Poesie d'Autore


Scritta da: Giorgio De Luca
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il treno delle dieci e ventisei (nell'oscuro mondo del pianeta droga)

E ti rivedo lì,
ferma al binario numero sei
della vecchia stazione.

Aspetti il treno delle dieci e ventisei
in partenza per destinazione ignota
sotto la fioca luce di un lampione.

Crudele terra, il sapore nascondi
del bocciolo ferito.

È quasi mattina,
aspetti il buio svanire...

Accarezzi l'alba tra siepi di biancospino
nel giardino profumato della vita.
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    Scritta da: Giorgio De Luca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Rumori

    Rumori di treni deragliati
    nel ventre arroventato del metro.

    Rumori di topi intrappolati
    nei laidi sotterranei della Milano by night.

    Rumori di voci metalliche,
    di band organizzate in... effetti speciali!

    Rumori di guerrieri punk
    coi piercing sul naso,
    teste rapate con spranghe uncinate.

    Rumori di catene a piazza San Babila,
    di vetrine infrante, sirene impazzite.

    Rumori...

    rumori di morte!
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      Scritta da: Giorgio De Luca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Autunni di silenzi (a New York)

      Arcobaleno nero
      sui grattacieli
      di New York.

      Uccelli d'acciaio
      sui fumosi camini
      della cinquantaseiesima strada.

      Luci spente nella mente,
      immagini confuse
      su schermo nero.

      Autunni di silenzi,
      tempeste di vento
      nei giorni senza voce.

      Ancora è lontano
      il ritorno della Primavera
      a New York.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Passeggiando in un giardino di pensieri e parole...

        La mia prima volta è incominciata così,
        un giorno come tutti, non lontano da qui,
        quando passeggiando, tra le vie polverose,
        sono stato attratto da un profumo di rose.

        Sbalordita la mia mente, da non poter capire,
        come nel deserto della vita, un fior possa attecchire,
        e con l'intento di dar sfogo alla mia curiosità,
        ho voluto passeggiare un po' qua ed un po' la!

        Ricordo il mio stupore, attraversata la collina,
        tutto era speciale, niente come prima,
        un mondo differente, un giardino sotto il cielo,
        un brivido dopo l'altro, in un mondo parallelo.

        Tanta l'emozione, da restare senza fiato,
        per l'attimo infinito che di gioia mi ha riempito,
        e non ho resistito, a piantar subito un fiore,
        tornando il giorno dopo, per vedere il suo splendore.

        Da allora ogni volta che ripercorro quel sentiero,
        ancora mi emoziono, e lo faccio per davvero,
        perché questo giardino è sempre più arricchito
        di Pensieri e di Parole, che ogni ospite ha inserito.

        Oggi anche tu nel deserto della vita,
        ti trovi a respirare il profumo di un poeta,
        e la carezza di una piuma, sta sfiorando la tua pelle,
        mentre porterà l'amore, anche nel cuore più ribelle.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Vecchio

          Cos'è che chiami vecchio
          forse la patina che il tempo, l'esperienza
          hanno incollato sul tuo viso.
          Cos'è che vuol dire
          forse che non puoi più capire
          ti fai pregare per un sorriso
          o fai finta, per non rispondere e dormire.
          Vecchio è chi legge il giornale
          facendo finta di non vedere, ascoltare senza parlare
          finalmente essere accudito
          quando ancora sai bene di poterlo fare....
          La tua è solo un ulteriore prova
          se ancora qualcuno ti sopporta.
          Vecchio è chi è già morto nel cuore
          chi non prova ne gioia né dolore
          vecchio è quello che non vuol sentire
          che non vuol sapere
          mentre qualcuno la mano ti tende
          ringrazialo perché ti vuole bene.
          Vecchio sei quando dentro te non c'è più amore
          l'età non è un alibi per avere ragione
          quel bambino che è in te si sente in prigione
          ed allora viene fuori con tutta la sua forza
          e cerca di rivalersi di farsi notare
          con tutta la voglia che ancora ha
          bisogna con tutta la pazienza capirlo
          ti chiede disperatamente... amore.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sei già un ometto

            Ricordo ancora quella mattina
            che la tua mamma tornò sui suoi passi
            a scuola non riusciva a stare e giunse prima.
            Negli occhi aveva una nuova luce
            già in quei giorni mi era sembrata strana
            ma come ogni presagio
            quella notizia mi giunse come prece
            Io che desideravo ancora essere mamma
            già diventavo nonna...
            Il cuore mi premeva dentro
            Il respiro non veniva fuori
            la mia preoccupazione era
            che ancora giovani non erano preparati
            a fare i genitori.
            Pensavo dentro me, un po' egoista, che la vita
            mi aveva fatto un grande regalo
            e già l'amavo.
            Quell'esserino che non conoscevo
            già lo immaginavo...
            In quel momento ho avuto voglia di gridare
            ma quello che sentivo a chi potevo confidare
            troppo forte quel sentimento
            che mi premeva dentro
            mi son sentita un poco in colpa
            potevo dirgli no!
            Ma guardando te che ormai sei un ometto
            penso proprio che benissimo ho fatto.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Tua sarò

              T'amo giurerò
              ma scioglimi da queste catene
              strette fino a soffocare
              non ti lascerò, tu vivimi tutta
              ed ogni mio silenzio
              varrà più di mille parole.
              Fammi respirare
              prova a tenere il sole tra le mani
              ti guarda e t'ama ma non lo puoi toccare.
              Scaldami ed accarezzami
              come solo tu sai fare
              ma poi lasciami andare
              quando avrò bisogno di pensare
              e quando il tuo desiderio chiamerà
              Io ci sarò.
              Non farmi affogare
              nel tuo mare d'amore,
              t'amo giurerò
              e quando la tua mano sfiorerà la mia
              ogni volta che tu lo vorrai
              io tua sarò.
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                Scritta da: Antonino Gatto
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Volare...

                Solo col fruscio del vento,
                immerso nei miei pensieri,
                chiudo gli occhi per un momento,
                pensando al mondo, come fosse ieri.

                Penso agli aquiloni di quando ero bambino,
                le foglie dell'autunno, il volo dei gabbiani,
                e sempre ricorrente, quel sogno cherubino,
                di spiccare il volo, aprendo le mie mani.

                Forse per questo, nasce la mia passione,
                forse per l'incubo, che proprio non sopporto,
                che mi fa vivere come in prigione,
                trattenuto a terra, dal peso del mio corpo.

                Ecco perché quando spunta il sole,
                come un colibrì vibra il mio pensiero,
                e prima ancora che io mi alzo in volo,
                vedo le mie nuvole, vedo già il mio cielo.

                Fino a che il vento sfiora la mia pelle,
                mentre mi distacco dalla madre terra,
                e sento già i brividi sento già le stelle,
                sfuma il mio tormento, con la sua zavorra.

                Questa è la mia gioia, è la mia passione,
                inseguire l'orizzonte, dove si perde il sole,
                vibrare nel vento come un aquilone,
                lasciando la mia terra senza alcun rancore...
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