Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Un solo giorno di libertà

L'affannato rossore di un ragazzino
scoperto con altro;
le mani impudiche nascoste allo sguardo,
gli occhi scostati dall'amato Coraggio.
La paura incede nell'animo puro,
le membra ha rimosse dal corpo violato,
ma gli occhi piangono d'amore e vergogna.
Vergogna di uomo che trova l'amore
nel modo sbagliato:
dolore e piacere che uniti nel gioco
hanno offerto alla vita il primo risveglio.

Un atto marcato, bollato immorale,
che scelta difficile voleva fare!
A casa sconforto, pianti e ignoranza,
la vergogna monta e il redimersi avanza.

La felicità, agognata e sfiorata
sfuma nell'ombra di una scelta sbagliata,
il sonno ritorna, il pianto si placa,
ciò che resta è il ricordo di una gioia vietata.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)

    Le nuove fiere

    Quando ti assaporerò di fresco mia letizia?
    Ad ampi balzi riempi gli ambienti di salubre clima
    Gran vizio e malcostume, grande simbolo rapito
    Ho altri milioni di nomi nel caso
    Perdessi io la tua frode sbalordita; ma tu scongiura
    I turpi fauni osceni!
    Voglio darti enormi forze attive
    Come il movimento di protesta delle masse
    Affamate, dai tanti figli educati ad ingegnosi lavori.
    Gioventù bella e ricca di spirito,
    Ti compro ad elevati costi:
    Oh, voluminoso gruppo di corpi immutati!
    Finalmente fata brillante!
    Attendo una tua erudizione per laici questuati d'accidia,
    Sei arrivata gioia di cammino;
    Devo morire lucido mal gaudio,
    Voglio umiliarmi e sei partecipe e
    Capace.
    Ora in mezzo alla rivolta, in piedi sulle barricate
    Trascinato affogando nel caldo della folla
    Che sale - schiumoso flutto - non conoscendo le
    Trame monarchiche: segretamente vengono
    Asciugate con rosso ed ermellino le dighe
    Straripate dai cuori Hasciscin.
    Pulito e raffinato, saresti una luce fastidiosa
    Allora riesci in ode vitale a sembrare
    Veemente, omicidio dopo omicidio,
    Grandioso patto nascosto ed esempio di
    Gran nullità; i veli tessuti coprono
    Le mie vergognose nudità!
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Piove nella mia bocca - dedicata a Cecilia -

      Piove nella mia bocca
      dove si raccoglie il salto delle rane
      ed il morbido riflesso
      che ammicca l'acqua al sole.

      Gorgoglia il sangue nella mia gola
      con la voce della marea
      che parla alla luna
      e carezza la terra.

      Sulla pelle si rapprende la luce del giorno
      mentre i sogni se ne vanno in schiuma di birra
      e la notte gioca con le ore
      una partita senza fine
      in cui la posta altrui è il mio cuore.

      Prendo una paglia fra i tulipani
      ed a sorte con la sorte
      baratto immagini e parole
      con manciate di fango
      e polvere di corallo;

      si schiude la stagione nei miei occhi
      così che vedo unito al frutto
      l'occhio opaco dell'annegato,
      ed uno viene dalla radice
      e l'altro fasciato di piume
      galleggia cullato nel volo dei gabbiani.

      Si sgranano in sabbia le mie ossa
      mentre le vene si radicano nella carne fatta di terre
      e come petali dai rami
      si staccano parole dalle mie mani:
      il vento le porta mentre si mostrano e tacciono.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        Eccomi qui...

        Eccomi qui... un raggio di sole entra nella mia stanza...
        poi... uno scoppio di luci e colori
        ... allegria
        giorni di festa
        tutto il mondo ride con me
        di quell'allegria contagiosa...
        attimi che valgono una vita...
        l'amore
        calpestato... buttato... sporcato...
        Eccomi qui a danzare nel buio della solitudine ...
        con un ricordo nel cuore ...
        un grande... grandissimo amore.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Il mio amore per te

          Il mio amore per te era
          seguire i tuoi capelli al vento.

          Riuscire a catturare
          il tuo sguardo
          in mezzo a tanta gente
          e strapparti
          un malcelato sorriso.

          Camminarti a fianco
          senza trovare quelle parole
          che ti avrei voluto dire.

          Provare tristezza quando
          alla sera voltavi l'angolo
          per ritornare verso casa
          e sentire quanto lunga
          ed inutile fosse la notte.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)
            Prima amore, poi sofferenza
            Non voglio rimpiazzare nessuno
            ma non voglio neanche essere
            un'amica qualunque;

            mi piacerebbe essere importante
            per voi come voi siete per me;

            mi piacerebbe condividere un'amicizia magica,
            fuori dal comune,
            pazza e folle proprio come voi;

            soffro in silenzio
            ma prima o poi la mia
            sofferenza esploderà come
            un vulcano
            e sarà quel giorno che avrò
            la forza dire la verità:

            prima o poi vi dirò
            quanto voi mi abbiate dato
            e quanto vorrei darvi e ricevere
            all'infinito...

            mi avete dato prima amore
            E poi sofferenza;
            perché fate questo???
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)

              Viandante (nel cammino di fede)

              Tra cime di monti solenni,
              luci, ombre, profondi silenzi,
              muta s'eleva la prece
              a Colui che dal buio dei tempi
              dal cor, al labbro e le menti,
              tutto muove e tutto fece.

              Fermati ed ascolta viandante,
              senti ché vibra il tuo cuore
              non l'aere combatte con esso;
              ma scruta, attento al tuo Credo,
              l'alma tua che all'Eterno è l’accesso.

              Cammino non vedi si bello,
              che tornando all'albòr dello spirto,
              ma codardo spesso muovi all'invito
              di prostrarti lasciando il fardello,
              che alla Luce ti tiene lontan.

              Ora muovi sicuro, coraggio!
              non voltarti al buio trascorso,
              l'orizzonte pel viandante “pentito”
              già risplende d'un aere gioioso
              per il giorno “segnato” dal Saggio
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)
                In questa notte stellata tu dormi amore mio, mentre io qui alla finestra
                conto le stelle esprimendo desideri, cercando quelle parole
                che mi diano conforto.
                In questa notte stellata, ho udito una voce,
                che parlava d'amore... parole dolci sommesse
                che solo il cuore poteva sentire...
                sono sogni... che una musica culla
                nel cielo infinito, io ho provato
                a cantarla... e ho ritrovato te!
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