Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Mio perduto amore

Mio perduto amore,
muovi un passo verso di me
e il vento soffierà al contrario,
sì che le foglie morte non saranno più morte,
i frutti maturi non più caduti, ma còlti, afferrati in volo.
Mia nata di fine estate, chiudi gli occhi,
e lascia che le tue mani brancolino nel buio,
e che afferrino ciò che, alla prima sensazione di luce,
pùo sembrarti un segno di una strada da percorrere,
e lascia che esse lo seguano e,
se non ci sarò io sul tuo fatale sentiero,
sappi che sarai al sicuro, mentre io rimarrò qui,
nascosto nel buio, aspettando la tua mano mi sfiori.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    Amarti è piangerti,
    non c'è amore che non viva un pianto!
    ... amarti è guardarti,
    per perdermi nei tuoi occhi e non far più ritorno!
    ... amarti è sognarti,
    per stare con te anche nella fantasia!
    ... amarti è parlarti,
    per dirti in poche parole ciò che il cuore mi sussurra!
    ... amarti è toccarti,
    per capire se sei un sogno o realtà!
    ... amarti è baciarti,
    per essere catapultata in paradiso!
    ... amarti è onorarti,
    per i miracoli che hai fatto alla mia vita!
    ... amarti è fidarmi,
    per lasciarmi andare a occhi chiusi restando sempre a alta quota!
    ... amarti è tutto,
    tutto mi riconduce a te!
    ... amarti è viverti,
    per dare un senso alla mia vita!
    E per me amore mio amarti
    vuol dire infinito...
    ti amo con tutta me stessa.
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      Scritta da: Federico
      in Poesie (Poesie anonime)

      Messaggio di tenerezza

      Ho sognato che camminavo
      in riva al mare con il Signore
      e rivedevo sullo schermo del cielo
      tutti i giorni della mia vita passata.
      E per ogni giorno trascorso
      apparivano sulla sabbia due orme:
      le mie e quelle del Signore.
      Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
      proprio nei giorni
      più difficili della mia vita.
      Allora ho detto: "Signore
      io ho scelto di vivere con te
      e tu mi avevi promesso
      che saresti stato sempre con me.
      Perché mi hai lasciato solo
      proprio nei momenti più difficili? "
      E lui mi ha risposto:
      "Figlio, tu lo sai che io ti amo
      e non ti ho abbandonato mai:
      i giorni nei quali
      c'è soltanto un'orma sulla sabbia
      sono proprio quelli
      in cui ti ho portato in braccio".
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        Una Piuma

        Posando leggero, nel verde del mare,
        il bianco gabbiano ha perso una piuma;
        l'onda la porta, cullata, lambita,
        e il sole riflette quel bianco di neve.
        La vedo, posata sull'acqua, portata
        dal vento che increspa l'azzurro;
        l'afferro imperlata di mare
        e penso all'amore finito,
        ormai spento,
        allo strano silenzio
        che l'anima prova atterrita.
        E sento che parte di noi,
        cullata dal vento,
        portata dal mare,
        è come una piuma
        staccata dal corpo di un bianco gabbiano,
        che cerca soltanto un poco d'amore.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Sei...

          Sei bella come un fiore che profuma le mie giornate.
          Sei splendente come il sole che illumina lo scorrere dei miei giorni.
          Sei luminosa come la luna che illumina anche le più oscure notti.
          Sei leggiadra come una farfalla che pur sapendo la brevità della loro vita continuano a volare e a portare felicità dovunque essa vada.
          Sei laboriosa come un'ape che porta l'unica fonte vitale al centro dell'alveare.
          Sei come una stella cadente che mi fa esprimere desideri pieni di amore e speranza.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)
            Ti amo,
            come non posso dire,
            come non posso sussurrare alle tue labbra stanche.

            Come il momento in cui il sole tocca il mare
            per perdersi tra bagliori di riflessi purpurei.

            Come la silenziosa aria,
            che trasparente e rorida,
            tocca le fresche gemme degli alberi.

            Come il libero volo di un'aquila
            che sicura e placida
            domina la terra attraverso il cielo.

            Come la prima volta che i nostri sguardi
            hanno avuto accesso alle nostre menti.

            Ti amo quando posso toccare il tuo respiro
            che culla la mia notte.

            Quando ti avvicini alle persone sorridendo,
            timido e accogliente.

            Quando ti prendi gioco di me,
            scherzando sui miei difetti.

            Ti amo quando mi butti baci al telefono,
            per accorciare le distanze.

            Ti amo quando sei te stesso,
            sfuggente e inafferrabile come sabbia tra le dita.

            Quando hai paura dell'oggi,
            temendo il domani.

            Quando odi il mondo
            e brami la nebbiosa solitudine.

            Quando domini l'istinto per giocare con la tua razionalità,
            facendoti beffe delle tue emozioni.

            Quando cerchi la mia pelle nel buio della macchina
            i fari a illuminare il mondo.

            Ti amo perché non rinunci a te stesso.
            Perché sai farmi ridere, perché sai farmi arrabbiare,
            Consolare, ascoltare, abbracciare.
            Perché mi ascolti e sai farmi anche tacere.

            Perché sei parte del mio cammino,
            ovunque io vada e per quanto possiamo fuggire.
            Filo di seta che sa far cantare il mio cuore lasciandomi senza fiato
            sorpresa e stupita di quanto sia tenero il legame che ci unisce.

            Ti amo perché l'amore che ho dentro si rinnova e rigenera tutte le volte che posso donartelo.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)

              Cosa cerchi tu

              Cosa cerchi tu,
              nei tuoi occhi liquidi,
              nelle tue mani distanti.
              Cosa cerchi, il calore dei corpi,
              della gente schiva.
              Cosa cerchi tu, con il tuo sorriso
              che ripaga attimi di sconforto,
              che annienta un trito e stanco ricordo.
              Come me, cerchi...
              Il conforto di una stella limpida,
              che baratti la sua limpidezza con una notte fredda e lasciva...
              la sospirata pace di un momento,
              che rischiari il nostro silenzio con un piccolo divertimento...
              cosa cerchi, tu... sei forse come me.
              Che cerco, nonostate tutto... te.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)

                Pensavo a te

                Non potrò mai essere come ero
                perché tutto ciò che di bello avevo lo dato a te
                a te che andavi lontano

                non potrò mai baciare nessuno guardandolo negl'occhi
                dovrò chiuderli per guardare il tuo volto

                non potrò mai chiederti se ti e piaciuto
                perché le emozioni dovrò viverle da solo

                non potrò mai addormentarmi con te
                perché nel mio letto regna la solitudine

                non potrò mai raccontarti di me
                e di come voglio diventare
                perché sei troppo lontana per sentire

                allora dovrò portarti nel punto più buio del mio cuore
                per farti addormentare

                ma non posso nascondermi all'amore mi sentirei come la nuvola
                che oscura il tuo sole

                allora io aspetto resto fermo paralizzato
                dall'anima al cuore e prego dio che mi dia un altro tuo abbraccio in riva al mare
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie anonime)

                  Angeli persi

                  Il tempo cancella i ricordi
                  ma gli angeli chiusi nel mio
                  cuore, non potrà mai
                  cancellare,
                  l'amore è più forte di lui
                  e sfida il mio cuore rigonfio
                  d'amore per piccoli fiori
                  che amo.
                  Per loro farei ogni cosa
                  per loro darei la mia vita
                  li amo, li adoro, ma sono
                  lontani rinchiusi in un
                  guscio sbagliato,
                  dove il mondo per loro
                  è ristretto in un cerchio
                  limitato nel tempo e nello
                  spazio,
                  ali grandi e nere, limitano i
                  loro cuori e le loro menti,
                  sono fiori che soffrono,
                  perché non possono amare
                  le persone più care,
                  perché non possono godere
                  di parole dolci, di abbracci
                  teneri e affettuosi,
                  perché non possono ne
                  amare ne ricevere le gioie
                  che la vita gli aveva donato.
                  Perché privati dell'amore
                  paterno, l'amore dei nonni,
                  che sempre aspettano,
                  quei fiori, che forse più non
                  rivedranno, perché quelle
                  ali grandi e nere li hanno
                  portati via.
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