Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie personali)
Tramonto in città
Improvvisamente,
fra nuvole rosate,
fa capolino
un trasparente
spicchio di luna.
Ed è subito quiete.
Commenta
Improvvisamente,
fra nuvole rosate,
fa capolino
un trasparente
spicchio di luna.
Ed è subito quiete.
Improvvisa calura
mi sollecita
ad innaffiare
il mio giardino.
Ma in quello
del mio cuore
scorre copiosa
tua acqua di grazia.
Inondando di rugiada
di preghiera
il lungo percorso
di mia strada,
recito il Rosario.
Intorno sfrecciano
macchine veloci.
Ma al mio contemplare
rispondono solo
le rotonde fioriture
di margherite
bianche di candore.
I papaveri,
abbarbicati
alla bordura del marciapiede,
luccicano di rosso splendore.
In alto fremono di luce,
gli aghi argentati
dei pini secolari.
Mi sollevo un poco,
e con delicata carezza,
sfioro il ramo
pendente dei pini.
Mi scuote
brivido di piacere
perché l'albero
mi risponde
col suo verde linguaggio.
La montagna,
in bianca bellezza
si erge indomita.
Il cielo risponde
al suo splendore
con uno strano
miscuglio di colori.
Sullo sfondo celeste
ridono,
cantano
nastri di tenue rosa,
e di lieve arancio.
Contemplo
e canto il mio grazie
al "Gran Pittore".
Profumo di maggio
mi porta
alla tua presenza,
rosa bella del giardino
di Dio.
Inebriata e grata
ti guardo
come discepola,
amica e figlia.
Maria, madre cara,
grazie per il dono di gesù,
pane santo
della tua farina.