Attonita mi fermo in spazio di mio tempo, mentre incerta ondeggia la medaglia di mia vita, non più sostenuta da saldo sigillo di fede. Ecco in una faccia sono spenti i colori della gioia. Nell'altra, invece, trionfa l'insidiosa polvere dei miei ostinati perché. Confusa mi scuoto, incerta mi alzo, vinco, riparto ancora e salgo scale di mia chiesa. Mi ascolta cuore sacerdotale che mi riconduce, in oasi di speranza e paterno mi riconsegna, intatta in suo splendore, la medaglia di mia vita che riluce di tutti i suoi colori: il bianco della pace, l'azzurro della gioia, il rosso dell'amore.
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