Le migliori poesie di Giuseppe Catalfamo

Attendo sempre una nuova passione., nato sabato 6 ottobre 1962 a Genova (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Scrittore?

Far l'amore con amore ed affrontare le tue 'attività' con amore
è dell'esistenza la sensazione gratificante, sarà banale, per il cuore.

Mai amata la transumanza, ma in un paese di poeti e scrittori
pascolo nel gregge, con poesie, racconti, o meglio, pensieri.

Scrivo per me, anche per te, per voi, sempre aperto, di getto,
nella mia tana, anima scaldata da gioie furenti nel petto.

Han detto che pagando i miei pensieri vivrebbero su bianche pagine.
così però non è come far l'amore con sedicenti puttane?

Non cerco sinonimi, poesia o gradimento lessicale,
per affermare che amo la mia sega mentale.

P.S.
Per dovere di cronaca devo confessare
la mia essenza genovese.
Giuseppe Catalfamo
Composta mercoledì 7 luglio 2010
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Caro Lucio ti scrivo

    Genova "4 marzo 2012"

    "Caro Lucio Ti Scrivo", non ti sento molto lontano,
    ma come poterti ricordare in modo plausibile... e con "Quale Allegria"?

    "Un Uomo Come Me" che gioca nello scrivere
    è solo "Un Bambino Di Fumo" che ascoltando la tua melodia
    fra "Strade Su Strade" o "Treni A Vela"
    spesso si è chiesto... "Se Io Fossi Un Angelo"?

    Lo fossi Ti vorrei a fianco "La Sera Dei Miracoli"
    cogliendo una "Stella Di Mare"
    non percependo gli odori d "Anidride Solforosa"
    per rendere "Futura" anche "L'Ultima Luna".

    "Balla Balla, Ballerino" Lucio
    non so "Cosa Sarà"
    so che "L'Anno Che Verrà" ed oltre
    mordendo la vita come "Nuvolari"
    dovremo sempre stare "Attenti Al Lupo"
    ed all'ipocrisia che non ha confini "Com è Profondo Il Mare".

    "Ma Come Fanno I Marinai" avremo le Tue parole in ogni porto
    in ogni angolo di "Cielo"
    avremo un pianto di speranza in ogni "Piazza Grande".

    Buon compleanno Lucio... Infinite Grazie.
    Giuseppe Catalfamo
    Composta domenica 4 marzo 2012
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Ma chi... age?

      Quante cose dicevi di fare per me, amore mio.

      Dicevi che per ridurre la sensibilità "putanea"
      ti davi l'idrante' per aver la pelle morbida.
      Che per donarmi capelli fluidi allo sguardo usavi "Enea".
      Che pensavi a me accarezzandoti fino all'inguine mettendo i "collanti".
      Che ti piace quando guardo l'"autoreagente".
      Giocavi col riflesso dei tuoi occhi usando il "sorbetto".
      Che la "scoglionatura" era per omaggiarmi i tuoi seni.

      Amore, se vuoi far qualcosa per me vai a scuola d'italiano
      che dici un sacco di cazzate.
      Giuseppe Catalfamo
      Composta mercoledì 14 luglio 2010
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Vitaccia

        Un pianto.
        Lo schiaffo.
        Il sorriso.

        I profumi.
        Gli ardori.
        L'immortalità.

        Il primo bacio.
        La passione.
        Che uomo.

        L'incidente.
        L'amico.
        Che muore.

        La vendetta.
        Sul mondo.
        Le manette.

        L'aurora.
        L'amore.
        Mio figlio.

        L'amico tradisce.
        L'amore scompare.
        Un funerale.

        Avanti, combatti.
        Il tumore.
        Che muori.

        Il cono di luce.
        Se in fondo c'è Lui.
        Non lo voglio vedere.
        Giuseppe Catalfamo
        Composta lunedì 6 settembre 2010
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo

          Babbo Natale

          Una notte da Babbo Natale
          per poter dal camino entrare.

          Vedere quell'uomo che scalcia il suo cane
          e dello stronzo, per gioco, farne un tizzone

          Una notte da Babbo Natale
          per poter dal camino passare.

          La mano serpente sul bimbo fermare
          portarla col resto, nel camino, a bruciare

          Una notte da Babbo Natale
          per narrare un solo finale.

          Cuccioli e infanti accarezzati da bimbi
          Genitori ed anziani tornati un po' acerbi.

          Albeggiare sornione da Babbo Natale
          per poter nel caveau, della Banca d'Italia, entrare

          Sacchi riempire di soldi, monili e gioielli
          per lustrarmi la casa, non più con semplici orpelli.

          Va bhè che sò "babbo"
          è Natale, mi battezzo Gabibbo.
          Giuseppe Catalfamo
          Composta venerdì 17 dicembre 2010
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo

            Man machine

            Nuovo mattino, macchina uomo accende i fanali.
            Ottani di caffè, incontro a soliti voli.

            Stondate finestre per tanti son chiuse, climatizzato è l'uomo fiero.
            Imponenti altri, gomito al vento, intonano tronfi - Un italiano vero-

            Chi poggia posteriori ruote in claustrofobici uffici.
            Chi, ghignando, stantuffa pistoni arrugginiti.

            Tramonto, è finita, ascensore, garage, che bella è la vita.
            Altri milioni sfumano benza-Non esce un buco, Madonna che sfiga-

            Ecco ch'è sera, via l'abito d'auto, l'uomo "normale" vuol fare l'amore.
            I più integrati, ancorché consumati, aggiungono olio, si fan tamponare.
            Giuseppe Catalfamo
            Composta giovedì 4 marzo 1943
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              Scritta da: Giuseppe Catalfamo

              Oh,Capitano.

              Oh, Capitano, mio Capitano
              la nave fila sul mare tosco,
              ma tu non sei lontano
              dal tremendo scoglio fosco.

              Vicina la Costa si staglia.
              Nella notturna baldoria
              la festa è fuoco di paglia,
              come fugace è la gloria.

              Improvviso lo schianto fatale
              -calma signori, è un'avaria
              nessuna paura, l'ansia fa male! -
              Ma rapido il sogno và via.

              Il rumore dell'onda sovrasta
              nell'irreale terribile fuga
              il marino profumo di pasta
              il sapore prezioso d'acciuga.

              Oh Capitano mio Capitano
              dove sono le luci del porto?
              Sulle scialuppe si va piano piano...
              chi non sale è già quasi morto.

              Oh Capitano mio Capitano...
              Capitano...

              Capitano?
              Capitano?
              Capitano?
              CapitanOOOOHOO!
              Giuseppe Catalfamo
              Composta giovedì 5 aprile 2012
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