E adesso tiri dritta, non cerchi più i miei occhi tra la gente, provo a chiamarti ma muro ormai divide un cuore che non sente. Sogni cercati evadono dal fondo mio dell'anima, faccio di tutto per non farli andare via per trattenere questa favola che già sentivo mia. Mi faccio strada tra i dubbi e le domande rimaste in sospensione, ma non trovo risposte forse non c'è ragione. Socchiudo gli occhi e ascolto nel silenzio quel che resta di una splendida emozione.
Sfogliando con la mente le pagine della memoria voglio capire a che punto siamo in questa nostra storia
Scoprendo con soddisfazione poche pagine di sconfitte e molte di vittoria
Trovo le pagine che non abbiamo mai letto quelle dei consigli su come crescere i nostri figli
Lo so che esistono libri d'autori che spiegano come fare i genitori cosa dire cosa fare quali regole adottare quando si può parlare o quando devi tacere.
Ma che non ho mai avuto tempo di comprare.
Amore e ancora amore dato in ogni occasione nei gesti nel parlare nel doversi confrontare nei cambiamenti e nei modi di pensare e leggo negli occhi dei miei figli pagine d'amore
E sono assai felice per le donne che li sapranno catturare
Certo che fare il genitore è un duro... lavoro ma per fortuna ci sei tu non sono solo
Vieni con me vicino alla finestra guarda... stanno spiccando il volo.
Essenze pure di vitalità mine vaganti cariche di serenità orti dell'anima seminati con amore zolle di fantasia si riscaldano ai raggi del sole illese le parole che non conoscono dolore ombre festose danzano ascoltando vibrazioni chiusi gli accessi alle false sensazioni il cuore vive... grazie alle emozioni.
È affascinante la danza della notte quando con il suo lungo vestito scuro scende a ricoprir città e campagne cammina sopra i tetti lungo i vicoli le strade con fare silenzioso e intona dolci musiche... con le note del riposo
arriva lentamente tenendo sotto braccio il gelo e dietro se lascia una scia di nebbia come fosse un velo entra dalle finestre con la punta dei piedi e magica si muove nel suo dolce danzare quasi... non volesse disturbare
i suoi passi di danza rimbalzano nell'ovattato del dolce sentire e il giorno è li che aspetta... la guarda ma fa finta di dormire
burlone il gelo che rigido com'è non sa danzare chiede l'aiuto della nebbia ma lei non vede niente... e non lo può aiutare
allora ferma tutto... comincia a raccontare la sua solita favola le gocce d'acqua conoscono la storia e quando lui gli strizza l'occhio magicamente scendendo verso il basso formano tanti nasi di pinocchio
è affascinante il gioco della notte quando danzando si riabbottona il suo lungo vestito e porta via con se... quel velo di tremore
il giorno guarda e ride con amore... allarga le sue braccia rimette a posto i suoi colori
poi resta lì ad aspettare... sa che la notte deve ritornare lui ne è affascinato... la vorrebbe amare ma può solo guardare il suo magico modo... di danzare.