Scritta da: Mariacarmela Scotti

Quello che ho da darti

Quello che ho da offrirti
è un sogno senza fine,
una mano vuota,
per essere riempita,
un abbraccio senza colpe,
una parola senza voce.
Ho da offrirti un anima bianca,
un segreto di mille voci,
un giorno senza nostalgia,
un bacio senza pretese.
un risveglio di cieli
senza promesse,
fatto di nuvole
con mille forme
di versi non pensati.
E quello che ho da darti
è un cuscino senza nome
che aspetta il tuo ritorno.
Alessandro Ammendola
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    Scritta da: Mariacarmela Scotti

    Un amore così

    Lei si innamorò di ogni parola,
    punti e virgole che lui scriveva.
    Lo leggeva di giorno
    e lo sognava di notte.
    Si chiese come sarebbe stato
    stare accanto a lui,
    qual era la sua ispirazione,
    di come riusciva a superare il dolore,
    o di come viveva l'amore.
    Lei credeva d'essere innamorata,
    Perché di giorno amava
    leggere le sue lettere,
    e di notte abbracciava
    il desiderio di averlo accanto.
    Lei non era pazza,
    era semplicemente felice
    In un modo incomprensibile.
    Alessandro Ammendola
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      Scritta da: Mariacarmela Scotti

      Portami nei tuoi sogni

      Se mi porterai nei tuoi sogni,
      non lasciare che la paura
      ci spaventi con i suoi inganni,
      se verrò con te,
      portami sotto
      quel mantello di stelle,
      solo per accarezzare
      i dolori di cattive notti,
      se prometti che sarò li,
      pazientemente aspetterò,
      ancora una volta
      il tuo sorriso,
      i tuoi occhi,
      le tue mani,
      per continuare a vivere
      solo...
      nei tuoi sogni migliori.
      Alessandro Ammendola
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        Scritta da: Mariacarmela Scotti

        Scrivo

        Scrivo per coloro
        che amano vedere paesaggi tristi
        e per chi sappia trovare la bellezza
        nelle cose semplici;
        scrivo perché l'amore che volevo
        mi insegnò niente di più bello che amare,
        e questa è la maniera più decente che ho trovato
        per dirgli quanto felicità mi abbia dato.
        Scrivo perché ho il cuore fatto di gomitolo,
        e perché ho accantonato tempo fa la pigrizia;
        perché so che il tempo è appena iniziato,
        anche se molti dicono che
        mi rimane ancora poca strada da fare.
        Scrivo perché posso.
        Perché è il mio rifugio migliore;
        scrivo perché non dimentico mai quello che odio,
        e perché non odio quello che dimentico;
        scrivo perché mi sento vivo,
        e, soprattutto,
        scrivo per mostrare le cicatrici
        a chiunque abbia voglia di vederle.
        Alessandro Ammendola
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          Scritta da: Mariacarmela Scotti

          Scrivo poesie

          Scrivo poesie
          pensando a te,
          come il veggente
          che non vede la luce,
          ti scrivo, immerso
          nell'utopia che sono,
          circondato dalla geografia
          silenziosa della mia solitudine,
          ma all'improvviso un fulmine
          di realtà tocca il mio essere,
          trascinandomi in un labirinto
          di strade sbagliate,
          dove la pioggia poetica
          bagna ogni lettera,
          dove ogni singola parola
          e perché tu non sei qui.
          Alessandro Ammendola
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            Scritta da: Mariacarmela Scotti

            Il suono che il vento portava

            Era il suono del vento
            che portava tra i suoi fogli di seta,
            un canto muto e lontano.
            Era il suono del vento
            che accarezzava tutti quei giorni tristi.
            portando con quella soave melodia lontana,
            le anime a rinascere dal dolore
            è così si iniziò
            a scrivere le lettere,
            a poco a poco,
            raccogliendo ogni frase,
            come lo fanno gli uccelli
            che ricostruiscono i loro nidi
            dopo la tempesta,
            come fa la luna,
            che ogni notte
            invade delle nostre pupille,
            portandoci oltre le terre del rancore,
            tra nuove albe,
            e con un sole...
            che sembrava più gentile.
            Alessandro Ammendola
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              Scritta da: Mariacarmela Scotti

              Ti chiedo perdono

              Ti chiedo perdono
              per averti lasciata tutte le notti,
              con una manciata di ricordi
              e un abisso di lacrime.
              Ti chiedo mille volte scusa,
              per non essere sceso
              in piazza ad urlare
              il tuo nome
              fino all'ultimo respiro,
              ma più che altro,
              ti chiedo perdono
              per averti detto "arrivederci"
              quando io volevo solo dire "non andartene".
              Alessandro Ammendola
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