Scritta da: Vincenzo Patierno
in Poesie (Poesie d'amore)
Esiliato dal tuo sguardo in sogno lo incrociai;
capii che l'uno nell'altro vivranno
oltre il tempo di un'estate lontana.
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Esiliato dal tuo sguardo in sogno lo incrociai;
capii che l'uno nell'altro vivranno
oltre il tempo di un'estate lontana.
Ogni volta che due corpi si stringono
con la voglia di scoprirsi dentro e fuori,
si crea qualcosa di diverso da tutto il resto.
Un profumo unico, che rende dolci le paure
e vivi i desideri.
È il vostro profumo. Il tuo, il suo.
La vostra Primavera in ogni stagione.
Pervade le lenzuola e ti accompagna ovunque va.
Ti sconvolge i sensi e ti lacera di malinconia.
È come sentire l'amore nell'aria.
Vivi, ballando queste note,
questo mare e questo cielo.
Straccia ogni velo, mostra le doti.
Muovi il tuo corpo, libera
la mente, dai vita ad un armonia
che lenta ti porta via.
Vivi di questo momento la gioia.
Porta ovunque e sempre
il tuo amorevole riso.
Utilizza le attraenti virtù
e non fermarti, continua.
Sorvola le critiche
gelose, e scarica i logoranti
attacchi dall'anima.
Tu unico mistero del mio cuore.
Fuggi dalle malefiche voci
e riparati nelle tue passioni.
Ahimè, che triste ragiono
di questo solitario amore.
Ahimè, che non ebbi mai
dono più grande.
Ahimè, che straziato muoio.
Hai mai provato
ad entrare nell'infinito
di una persona,
immergerti nei suoi colori
come il pennello di un pittore,
bere acque di lacrime nascoste?
Hai mai provato ad uscire
dalla tua anima
per precipitare negli abissi
del cuore di un'altra persona?
Hai mai amato?
Quando mi sorridi
io divento quel qualcosa
che corre nelle vene
dal cuore al cervello
e viceversa.
Loro lo chiamano sangue
io Amore.
Tu giochi con la mia anima
come un bambino con l'aquilone.
Ora allenti, ora tiri,
mentre io sogno di volare.
Ti invento e ti reinvento
e poi non so più come
far passare le ore,
i minuti, i secondi
senza di te.
Il tuo per sempre
è il mio pensiero di oggi.
Il mio desiderio del domani
è la mia brama infinita.
Voli solo con l'ali dei tuoi raggi,
che sfiorano i terreni delle palpebre
e l'acque degli sguardi ancora aperti,
eppure Tu, col tuo viso d'uccello,
Luce, stai ferma, immobile.
Giriamo come pianeti
in un moto la cui fine
coincide con la partenza.
C'è chi spera in un meteorite
che gli sconvolga i piani.
E l'esistenza.