Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie d'amore)
Smarrita.
Tu che ti allontani
ed io che finisco
smarrita dentro
ad uno sguardo
senza più occhi,
mentre il cuore,
incastrato
tra i silenzi,
batte ogni
lacrima.
Composta giovedì 31 agosto 2017
Tu che ti allontani
ed io che finisco
smarrita dentro
ad uno sguardo
senza più occhi,
mentre il cuore,
incastrato
tra i silenzi,
batte ogni
lacrima.
Brividi impercettibili,
di suoni morbidi,
che ti scorron sulla schiena,
elettrizzandola.
Brividi che ti colgon all'improvviso,
facendoti socchiuder gli occhi,
arrestando il battito del cuore,
per un attimo.
Brividi decisamente intensi,
sebbene sia un istante,
facendo sussultare il corpo,
e il tuo respiro dolcemente.
Brividi di terrore,
che in un secondo nascono,
da paure inconsce,
o da visioni che spaventano.
Brividi di grande gioia,
che ti assalgono,
assaporando il dolce sapore,
di due labbra che si sfiorano.
Brividi inspiegabili,
ti colpiscono,
regalandoti per un secondo,
un emozione intensa.
"Mi è nata una rosa nel cuore" disse la Terra
mentre la osservava incredula e assorta.
Le sbocciò all'improvviso
quando sembrava che tutto appassisse,
persino la sua prodiga mano,
ora inafferabile, fragile e tremula.
"Mi è nata una rosa nel cuore"
ripetè la Terra
mentre cercava di capirne il motivo
ed annaspava tra nebbie autunnali
come un viandante che cerca la strada.
"Mi è nata una rosa nel cuore"
mormorò la Terra al Cielo,
con la sua voce
ormai flebile e stanca.
E il Cielo comprese
che quella rosa era sbocciata
perché la Terra di lui s'era innamorata.
Così il Cielo
versò se stesso in quella rosa
che si tinse di albe e di tramonti,
e di quell'Amore
che rende tutto immortale,
persino la Terra,
con la sua caduca mano,
fra le fitte nebbie
di un gelido autunno.
L'Energia che ti consuma l'anima.
Riscalda il cuore.
Incendia la Passione.
Scotta chi è innamorato.
Brucia il desiderio.
Squaglia la timidezza.
Fonde i corpi.
Fuoco!
Non importa quanto ti impegni
Il conto lo perdi
I baci sono tanti
Il primo stupendo
E gli altri mille volte meglio.
Sei pura
Come il male
D'altri tempi la tua figura
Come viaggio indago in valle
Ti scopro mi prendo cura
T'appoggi; stomaco colmo di farfalle
Ti muovi con la tua lenta andatura
Ascolto i tuoi brividi sulla pelle
Son folle sei folle in questa nostra avventura.
Colorato splendente autunno,
Foglie che cadono,
Svolazzano, volteggiano, corrono,
Cosa faranno, dove andranno?
Non appartengono a nulla,
E allora perché vanno,
Come in fuga o ricerca di qualcosa,
Come un cuore solo,
Fra tutte quelle foglie il tuo.
Così solo, così vero,
Così ingenuo, così sincero.
Parole mute mi dici,
In silenzio parli,
E quasi tutto sento.
Sorridi e nient'altro,
Mi guardi e nient'altro,
Ti guardo, capisco,
Ma nulla hai detto.
Ora la tua voce sento davvero,
Sono certo è la tua voce.
Il caso non è per caso in questo caso.
Proprio lei davanti agli occhi,
Proprio lei ascolto,
Dea compositrice di musica,
Pittrice nel ritratto dell'amore.
Mi rivolgo dolcemente a te,
Ma mai al tuo pari.
Una foglia si appoggia
Lieve sul tuo petto.
Questi tuoi occhi fanno luce nel mio cuore,
E delle tue labbra ne amo pazzamente il sapore,
Un po' come i bambini adorano i regali,
Un po' come uno spiraglio di luce dopo tanta oscurità,
Io adesso sono qua, ed io ti amo, questa è la verità,
Nella notte ci si ritrova,
Tra sogni e desideri io cerco te
E adesso sei qui con me, non desidero altro che te.
Tu come l'alba.
La tua presenza,
la sua attesa che fa battere il cuore quando si sta per mostrare.
La tua pazienza,
le onde del mare che si fermano di colpo per ammirarne la sua bellezza.
I tuoi occhi,
la meraviglia dei suoi colori che donano luce al nuovo giorno.
Il tuo cuore,
la vastità del mare che le fa da culla.
Il tuo sorriso,
il brivido di quel vento gelido che dolce attraversa il corpo quando lei non c'è più.
Il nostro verso a questo canto
La forza di andare avanti lottando.
Non se senti anche te queste sensazioni
Ma appena penso che qualcosa tra di noi svanisca
Sento che mi aumentano le pulsazioni
È come stare nel fondo ma non senti che raschia
Ho come l'impressione che per salvarmi mi servano più operazioni.
Quanta angoscia
penso a quando eravamo solo io e te
ed è come se il mondo sparisca
Quanta ansia
sperando che svanisca
Stavolta fai tu da apri pista
Parliamoci però, stavolta, senza mista.
Allenami la mente come un culturista
Parlami come fai te
Lo sai il perché
no non diventare ROSSA
E non me lo scorderei mai quel 23
Quella mattina il tuo sguardo mi ha scavato le ossa
avevo paura come quando prendi la scossa.
Mi domandavi il perché ero uscito prima
Aspetta mi serve un altra rima.
Mi guardavi come se avessi un'aureola in cima
Ti avvicinasti con aria stupita
e mi chiedevo cosa avevo combinato
poi tiri fuori una paglia e ti eri zittita
e io lessi concentrato
la tua faccia ora era abbellita
sorridevi forse un po' in imbarazzo
Ma lo sai che quando sorridi io non ci capisco un cazzo
Alla tua domanda scritta sulla paglia
non ci pensai nemmeno un secondo
Cosa ti aspettavi da un vagabondo
un massaggio
Perché volevi un assaggio
Potevi desiderare un abbraccio
perché giuro su questo mondo
una persona come te, lo dico con coraggio,
Non esiste in questo postaccio.