Poesie d'amore


Scritta da: G. De Felice
in Poesie (Poesie d'amore)
Fisso i tuoi occhietti vispi
Che spuntano
Sotto quella buffa cuffietta
Così tanto più grande di te
Col musino nascosto
Sotto la sciarpa
Per coprirti dal freddo
Un freddo che però
Hai dentro da troppo tempo
Siamo in stazione
E per l'ennesima volta
Il tuo treno non sarà il mio
Ancora una volta
Vuoi provarci da sola
Lasciandomi sulla banchina
Ad osservarti andare via
Chissà a quanti chilometri da me
Convinta come sempre
Che sia la scelta giusta
Convinta ancora una volta
Che i nostri destini
Non possano essere il nostro destino
E così ti abbraccio
(si fa così prima di un addio, no?)
E ti bacio sulla fronte
Anzi su quella buffa cuffietta.
Però so che quando la notte
Ti troverai sola con i tuoi pensieri
Le tue paure
Le tue contraddizioni
Sono certo che sorriderai
Stringerai a te quella buffa cuffietta
Su cui ti ho stretto la testa
Tra le mie mani
Una volta ancora, abbracciandoti
E quella cuffietta ti sembrerà
ancora più grande
Perché porterà con sé
Quello che ti ho ripetuto così tante volte

"Non aver paura, sarò sempre con te".
Composta giovedì 7 giugno 2018
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: G. De Felice
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Quanto è sciocco
    Chi crede che amare
    Sia difficile
    Qualcosa che preveda
    Imprese mirabolanti
    Gesti da palcoscenico
    Promesse da marinaio
    Amare per me
    È nei piccoli gesti
    Nelle piccole gentilezze quotidiane
    Di cui solo le anime leggere
    Sono capaci.
    Per esempio
    La ami
    Se lei in treno
    Si addormenta sulla tua spalla
    Perché sa di non avere
    Un posto più sicuro al mondo
    Su cui lasciarsi andare
    E tu anche col braccio
    In gangrena
    Non la sveglieresti
    Per nulla al mondo.
    Amarla significa trovarsi
    Alla cassa di un supermercato
    Mentre stai comprando
    Una busta di rucola
    Di corsa, di fretta
    Ma poi vedi un pacchetto
    Di liquirizie
    E pensi a quando lei
    Con quelle labbra
    Che hai sognato per una vita
    Morde quelle girelle di liquirizia
    E allora la fretta
    La gente intorno
    Tutto sparisce.
    Sei innamorato davvero
    Se ogni tuo pensiero
    Va a lei
    Come quando sei in auto
    E passano una canzone
    Che a te non piace
    Ma magari è la sua preferita
    E allora alzi il volume al massimo.
    Amarla significa
    Vivere con quella continua
    Pulsione
    Del volerle preparare qualche sorpresa
    Di ascoltarla sempre con
    Le orecchie spalancate
    Per carpire ogni piccolo
    Desiderio
    E farti in quattro
    O in quarantaquattro parti
    Pur di esaudirlo
    Ancora prima che lei
    Possa esprimerlo.
    Ecco,
    Di queste
    E di mille altre cose
    Apparentemente infinitesimali
    È fatto l'amore

    E io proverò a dartele tutte.
    Composta giovedì 7 giugno 2018
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: G. De Felice
      in Poesie (Poesie d'amore)
      C'è questa cosa, sai
      Che voglio uscire con te
      Tu penserai
      "Ecco, il solito
      che mi chiede di andare
      A prendere un caffè!"
      Non scherziamo
      Hai mai sentito di qualcuno
      che si sia innamorato in un bar?
      Tra gente distratta
      Che corre, stressata
      E che non capirebbe
      Quale magia si stesse
      Compiendo in quel momento?
      L'unico caffè che vorrei prendere
      Con te
      Sarebbe al mattino
      Svegliandomi al tuo fianco
      Lo andrei a preparare
      Dopo averti svegliata
      Con un bacio sulla guancia
      Mentre tu
      Piccola dormigliona
      Brontoleresti
      Chiedendo altri cinque minuti
      Sfoderando quel tuo broncino
      Così tenero
      Che sai ti permette di ottenere
      Qualsiasi cosa tu voglia
      Sarebbe capace di far finire
      Una guerra mondiale
      Di far amare i cani
      E i gatti
      Quel broncino lì
      Per questo
      Ti dico
      Esci con me
      Andiamo al mare
      Non importa se ci sarà
      Un'alba
      Oppure un tramonto sfuggente
      Perché sole e stelle
      Farebbero la gara
      A non volersi perdere
      Il posto in prima fila del nostro
      Spettacolo
      Vieni con me
      Prendi i tuoi occhiali da sole
      Chiudi in un cassetto
      Le tue paure
      Le tue delusioni
      I tuoi "perché mai dovrebbe essere
      diverso stavolta?"
      Che poi tireremo fuori
      E sconfiggeremo insieme
      Una ad una
      Ti sto scrivendo
      Qui e ora
      "Voglio portarti al mare"
      E tu ti imbarazzi
      Perché il tuo cuore,
      Che pulsa ancora così forte
      Da aprire il tuo sorriso
      Ad ogni battito,
      Sa bene che in realtà
      ti sto portando

      ad innamorarti.
      Composta giovedì 7 giugno 2018
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: G. De Felice
        in Poesie (Poesie d'amore)
        Vedo un sacco di persone
        Che stanno insieme
        E si vantano di questi fidanzamenti
        Come se fossero stelline
        Da appuntare al petto
        Però poi
        Si tengono per mano
        Senza sapere cosa significhi
        Tenersi per mano
        Vanno in vacanza
        Magari al mare
        E non li vedi mai
        Passeggiare abbracciati al tramonto
        Ignorando quello che
        Il sole fa col mare
        Si danno la buonanotte
        Ma non sognano insieme
        Non si sognano
        A vicenda
        Allora mi chiedo che senso abbia
        Tutta questa apparenza
        Mi chiedo che senso abbia
        La necessità di farsi compiacere
        Accontentandosi
        Di svegliarsi ogni mattina
        Di fronte agli occhi sbagliati.
        Per quello io continuerò
        A cercarti
        A sognarti
        A scrivere di te
        Ad aspettarti
        (tu promettimi di conservare
        Qualche sorriso solo per me
        E di non arrossire
        Ai complimenti di chiunque)
        Perché so che quando le cose
        Saranno pronte

        Lo saremo anche noi.
        Composta giovedì 7 giugno 2018
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: G. De Felice
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Anche stanotte ti ho sognata
          Come al solito
          Eri bella da far impazzire
          Con la tua gonnellina bianca
          Una t-shirt che potrebbe essere
          La più banale del mondo
          Eccetto che addosso a te
          Quegli occhiali da sole
          Che ti fanno sembrare
          Una rockstar
          I tuoi capelli così biondi
          Come se il miele prendesse vita
          E quel sorriso così vivo
          Che profuma di caffè
          Appena svegli
          Io che ti guardavo come
          Se vedessi per la prima volta
          Un diamante
          E tu smorfiosetta
          (adoro quando fai così,
          perché esplode tutta la tua
          femminilità)
          Che mi ripetevi continuamente
          "Smettila di guardarmi così,
          non sono nulla di speciale"
          E invece sai di esserlo
          E invece sai che hai cambiato
          La vita ai miei occhi
          E invece sai
          Che anche se non vorrai
          Ti guarderò così

          Finché i miei occhi avranno vita.
          Composta giovedì 7 giugno 2018
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: G. De Felice
            in Poesie (Poesie d'amore)
            Ho deciso che ti rapirò
            Ma non come immagini
            Nessuna corda
            Nessuna gabbia
            Nessun carcere
            Nessun sequestro
            Voglio rapirti per
            Lasciarti libera
            Voglio rapirti per
            Farti riscoprire quanto sia bello
            Essere padroni solo di se stessi
            E poter decidere di fare
            Ciò che ti pare
            Ti rapirei così
            Di notte,
            Perché la notte è per
            gli innamorati,
            Per portarti in montagna
            A dormire in tenda al lago
            Ad esplorare un bosco
            O in canoa su un fiume
            E perché no
            A baciarci in riva al mare
            Con le labbra sporche
            Di gelato
            Stracciatella, cioccolata, fragola
            Scegli tu
            Per me cambia poco
            Perché alla fine
            L'unico gusto
            Che voglio godermi

            È il sapore delle tue labbra innamorate.
            Composta mercoledì 6 giugno 2018
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: G. De Felice
              in Poesie (Poesie d'amore)
              Come devo fare con te?
              "Non sono bella, smettila"
              E arrossisci
              E ti imbarazzi
              Hai ragione,
              non sei bella
              Tu brilli
              Tu cambi l'umore al mondo
              Tu sei quel giorno di maestrale
              Dopo anni di afa
              Che avevano reso una vita
              Insopportabile
              Tu con la tua ironia
              Tu con la tua gentilezza
              Tu con la tua voglia di vivere
              Contagiosa, che esplode come
              Se ogni giorno fosse capodanno
              E tu fossi tutti i fuochi d'artificio
              Tu con la tua eleganza
              Tu con i tuoi imbarazzi
              Tu che potresti avere chiunque
              E tu che ti annoi facilmente
              Perché quello che cerchi
              Quello che desideri
              È perdere la testa tu
              Per una volta
              Dopo averla fatta perdere al mondo
              No, tu hai ragione
              Non sei bella

              Sei la più bella del mondo.
              Composta mercoledì 6 giugno 2018
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: G. De Felice
                in Poesie (Poesie d'amore)
                Libera
                Così ti immagino un giorno
                Libera da tutte le paure
                Dalle inferriate
                Che la tua mente
                Ti sta imponendo
                E che ti sei costruita da sola
                Intrappolata
                In una gabbia dorata
                Fatta di finte sicurezze
                Tante insoddisfazioni
                Sicuramente nessuno scampo.
                Eppure tu sei più di così
                Eppure tu eri più di così
                Come hai permesso
                Che altre persone
                Scegliessero per te
                La tua vita?
                Come hai potuto zittire
                Così a lungo
                Il tuo orgoglio
                La tua dignità
                Lasciando che persone
                Senza cuore
                Le calpestassero
                Più e più volte
                Mentre tu raggomitolata
                In un angolo
                Nei tuoi silenzi
                Morivi dentro?
                Quanto ancora?
                So che vivere lamentandosi
                È più semplice
                Portare sulle spalle
                Quello zaino di frustrazioni
                Ti fa sentire sempre in credito
                Come se meritassi
                Aspettassi eternamente
                qualcosa dall'alto
                O all'improvviso
                Che possa cambiare tutto.
                Eppure,
                amore mio,
                Non è così che funziona
                Non è questa la vita
                Soprattutto
                Non è questa la condanna
                A cui devi rassegnarti.
                So che hai la testa
                Il carattere
                Il cuore
                Per reagire
                E per tornare ad essere padrona
                Di te stessa
                Dei tuoi desideri
                Dei tuoi sogni
                Perché so che in fondo lo sogni,
                Anche se ti racconti il contrario,
                So che sogni di nuovo baci
                di chi impazzisce per te,
                So che sogni abbracci
                di chi non vorrebbe altro
                che vederti serena
                E far parte della tua serenità,
                So che sogni di poter tornare a sognare
                E di riprovare
                L'ebbrezza adrenalica
                Di condividere gioie, sogni ed ambizioni.
                Io, dal mio angolino
                Continuo a guardarti mentre appassisci
                Mentre ti rovini con le tue mani
                E cerco di non rinunciare
                Perché non posso arrendermi
                All'idea
                Che tu nella vita
                Possa circondarti solo di
                persone senza scrupoli
                egocentrici capaci di usarti
                come trofeo.
                Ne uscirai,
                ti rialzerai
                E tornerai a respirare
                Dopo una lunga apnea
                Però il gioco è nelle tue mani,
                La tua vita è solo nelle tue mani
                Per cui ruggisci

                Piccola leonessa.
                Composta mercoledì 6 giugno 2018
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: G. De Felice
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  Quella notte afosa
                  di pieno giugno
                  a millecinquecento chilometri
                  di speranze
                  di "sai una volta che follia ho fatto?"
                  io ti aspettavo
                  ti ho aspettato così a lungo
                  tu non arrivasti
                  poi d'improvviso
                  sembrava stesse cambiando tutto
                  come l'esplosione di un arcobaleno
                  Dopo una bufera violenta
                  Ridemmo tanto
                  Ci imbarazzammo anche di più
                  Poi
                  dormimmo insieme
                  (dio l'odore di te,
                  lo avrei portato dentro per anni)
                  non ebbi il coraggio di toccarti
                  restando imbambolato a guardarti
                  Come fossi un'opera d'arte
                  come se rischiassi quasi di
                  Sgualcirti
                  E di sgualcire tutto ciò che dentro
                  Mi faceva sussultare,
                  Così restai sveglio
                  Per non perdere neanche un tuo respiro
                  E c'era Madrid
                  E c'erano così tante stelle
                  E c'era così tanta magia
                  In quell'incontro
                  sembrava tutto pronto
                  per essere protagonisti
                  di quel "c'era una volta"
                  da raccontare un giorno
                  tra sorrisi e imbarazzi
                  E invece noi
                  fummo così bravi

                  A perderci, per sempre.
                  Composta martedì 5 giugno 2018
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: G. De Felice
                    in Poesie (Poesie d'amore)
                    Quando scrivo di te
                    Te ne accorgi sempre
                    Sai che anche se non riesco
                    A dirti
                    Quanto impazzisca
                    Per i tuoi occhi
                    Per quel sorriso
                    Che avrebbe fatto impallidire
                    Anche i più grandi pittori
                    Incapaci di replicare su tela
                    Una bellezza così genuina
                    Senza sporcarla
                    Tu che te ne accorgi
                    Tu che sai il modo in cui ti guardo
                    Il modo in cui ti penso
                    Chissà se arrossisci
                    Quando ti capita di guardare il cielo
                    Chissà se qualche volta
                    Leggendoti nei miei versi
                    Riesco a strapparti uno di quei
                    Fragorosi sorrisi
                    Che mi piace pensare
                    Siano per me almeno una volta
                    Chissà se prima o poi
                    Te lo dirò
                    Ma in fondo penso che anche
                    Giacomo
                    amava Silvia
                    E non riuscì mai a dirglielo
                    Anche Dante
                    Non aveva il coraggio di avvicinare
                    Beatrice
                    Di guardarla negli occhi
                    Né di sfiorarle la pelle
                    Men che mai quelle labbra rosso vivo
                    Eppure l'amava

                    dio, se l'amava.
                    Vota la poesia: Commenta