Poesie d'amore


Scritta da: G. De Felice
in Poesie (Poesie d'amore)
Ogni giorno lotto
per diventare una persona migliore
per guardarmi la sera
allo specchio
e poter tenere la testa alta
fissandomi negli occhi
Senza dover abbassare lo sguardo
Però
Devo chiedermi scusa
Perché ci sono una marea di cose
Che non mi andranno mai giù
E mi rendono forse più debole
Sicuramente più umano
Non rispetto un genitore
Che mette al mondo un figlio
Per errore
Per risolvere delle sue questioni personali
O semplicemente per incoscienza
Per poi abbandonarlo
Senza il supporto e l'amore
Quotidiano
Ma non rispetto quei figli
Che sputano in faccia al sudore e al sangue
Di genitori che si venderebbero l'anima
Che si alzano al mattino presto
Che si spaccano la schiena e le mani
Per dar loro tutta la felicità
Che a loro è stata negata
Non rispetto chi alza le mani
Non rispetto chi prova a far valere le sue idee
Tentando di prevaricare sull'altro
Con la violenza
Con l'arroganza
Con il disprezzo
Non rispetto chi umilia gli amanti
Se l'amore non è quello che ha in testa
Talmente cieco da non vedere
Che spesso c'è molto più amore
In quel momento davanti ai suoi occhi
Non rispetto chi ti insegna a non sognare
Ad arrenderti, a gettare la spugna
Ai primi errori
Quando dovrebbe spronarti a insistere
Se non sei bravo nel fare una cosa
Perché se non insisti ma alzi le mani
Non diventerai mai bravo.
Non rispetto chi parla di pelle
E di colori
Non rispetto chi chiude gli occhi
Di fronte alle ingiustizie
Di fronte ai soprusi
Chi preferisce star zitto
Perché tanto "non sono fatti miei".
Non rispetto chi umilia una donna
Non posso
Non rispetto
chi spezza un cuore innamorato
chi abbandona un cane
O non fa la scarpetta col sugo
O lascia il cornicione della pizza
Insomma ho una lista lunga
Però devo chiedermi perdono
Ho detto una bugia
Non è vero che vorrei essere diverso
Sono felice di non rispettare queste persone
Sono felice di credere in una società diversa
Persone diverse
E allora se sogniamo di regalare
Qualcosa di migliore
Ai nostri figli
(per chi avrà la voglia vera
e la fortuna di averne)
Certe cose
E molte altre ancora

Non si possono rispettare.
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    Scritta da: G. De Felice
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Tu sei testarda
    E a me piacciono le sfide
    Tu credi che le parole
    Non siano tutte uguali
    Ma che siano tutti uguali
    Quelli che te le dicono.
    E così pensi di spaventarmi
    Pensi che ti dimenticherò
    Pensi che mi volterò
    E farò come tutti quelli uguali
    Che saltano di preda in preda
    Irrequieti
    Perché non ti guardano con gli occhi
    Dell'amore
    Ma con quelli della fame,
    Come guarderebbero una lasagna.
    Io invece ogni volta che ti vedo sorridere
    Penso solo a quante cose belle
    Esistano su questa terra
    Che potrebbero avere un senso
    Solo se divise tra di noi
    Penso a come insieme
    Le rose non avrebbero gli stessi colori di ieri
    Le farfalle volerebbero ancora più felici
    Il pane che esce da tutti i forni del mondo
    Profumerebbe ancora di più
    Perché sarebbe tutto per noi
    E quando arriverà quel giorno
    Il mio ultimo giorno
    Se qualcuno dovesse domandarmi
    "hai un ultimo desiderio?"
    Io
    Ti stringerei la mano ancora una volta
    Mi volterei verso di te
    Perdendomi ancora
    Ostinatamente
    Nel tuo sorriso dipinto per me
    E so già cosa risponderei
    "No, nessuno
    Perché io il mio unico desiderio
    L'ho già vissuto fino in fondo"
    E ti do una notizia
    Anche se abbassi gli occhi
    Imbarazzata perché lo sai già
    Quel desiderio

    Eri tu.
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      Scritta da: G. De Felice
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Mi devi scusare
      per il modo in cui ti guardo
      Mi devi scusare
      per tutte le volte
      In cui mi rendo ridicolo
      Pur di scambiare due parole con te
      (sì l'amore rende ridicoli)
      Mi devi scusare
      ogni volta che penso tu sia bellissima
      E non te lo dico
      Magari lasciando
      Che sia qualcun altro a dirtelo
      Mi devi scusare
      per tutte le volte in cui
      vorrei portarti via da qui
      lontanissimo da qui
      ovunque tu voglia
      a me non interessa neanche dove
      mi interesserebbe solo
      essere io e te.
      Ci confesseremmo finalmente
      I nostri vizi
      I nostri desideri
      Le nostre ferite
      Lontano da tutto e da tutti
      Sotto un cielo che sarebbe solo nostro,
      Di fronte ad un mare,
      Che bagnando i nostri piedi nudi
      E le nostre mani unite, strette
      Come sanno tenersi per mano
      Solo i bambini
      (loro sì che si amano davvero)
      Forse a quel punto
      Sì che ti direi
      Tutto quello che oggi non riesco
      a dirti
      Sarebbe tipo
      "Mi devi scusare ma
      voglio riempirti di gelato
      Quando sarai triste
      voglio svegliarti ogni mattina
      Con un bacio al sapore
      Di caffè
      Mentre tu borbotti
      Per dormire ancora cinque minuti
      Ma desiderando altri mille baci
      voglio baciarti tutte le notti
      prima di lasciarti andare
      Alle tue fantasie e ai tuoi sogni
      Ma non sulle labbra,
      Chissà quanti baci della buonanotte
      Hai ricevuto sulle labbra,
      Ma sulla fronte
      Perché non ci sia una sola notte
      In cui tu possa addormentarti
      Senza sentirti protetta e invulnerabile
      voglio vederti sognare
      una piccola noi
      una principessa che vivrebbe
      In mezzo a così tanto amore
      Da far impallidire il mondo
      Che avrà i tuoi occhi
      La tua dolcezza
      La tua capacità di ridere di tutto
      Di prendermi in giro
      Insegnandomi ad amare me stesso
      Come non ero in grado di fare prima
      voglio esserci quando festeggerai
      i tuoi successi
      Ma ancor di più
      Quando ci saranno momenti difficili
      E saprai non scoraggiarti
      Ma rimboccarti le maniche
      Con la consapevolezza
      Che affronteremo tutto insieme, sempre"
      Insomma sarebbe un discorso lungo
      Avrei così tante cose da dirti
      E ancora di più da darti
      Perciò
      Mi devi scusare amore mio,
      So che se fossi qui
      Mi avresti zittito dieci minuti fa
      Portandomi il tuo dito affusolato
      Sulle labbra
      E rubandomi un bacio
      Che varrebbe più di tutte le parole.
      Ti troverò,
      non dubitarne mai,
      Perché so che ovunque tu sia adesso
      Starai allenando quel sorriso
      A tutto ciò che ci attenderà

      perché sarà bellissimo
      perché sarai bellissima
      perché saremo bellissimi.
      Composta domenica 3 giugno 2018
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        Scritta da: G. De Felice
        in Poesie (Poesie d'amore)
        La prima volta che ti ho vista
        Mi sono stropicciato gli occhi
        Ma non come si stropicciano
        Di solito
        Almeno dieci minuti
        Avevi un'aria diversa da tutte le altre
        Avevi tutti gli sguardi addosso
        E la testa fra le nuvole
        E un sorriso negli occhi
        Che raccontava quanta vita
        Quanta voglia di "per sempre"
        Ti portassi dentro.
        Occhi di chi conserva quella purezza
        E quella sincerità
        Di cui sono capaci solo i bambini.
        Non ho avuto il coraggio di avvicinarti
        Non potrei invitarti fuori
        Perché resterei imbambolato
        E potrei sembrarti uno sciocco
        Così resto in disparte
        A guardarti da un angolino,
        Senza disturbare,
        Ad invidiare chi ha la fortuna di
        Addentrarsi in quegli occhi
        Di leggerti dentro
        Di sognare tutto ciò che sia possibile
        Sognare
        Perché la tua bellezza gentile
        Regala una sensazione di invincibilità,
        Ad impazzire perché ridi alle battute
        Di qualcun altro
        (dio quante volte lo sogno
        quel sorriso)
        E io da lontano,
        Senza riuscire ad invitarti a ballare
        E neanche a dividerci un caffè
        Figuriamoci la vita,
        Stringo tra le mie mani
        Un foglietto che ho scritto
        molto tempo fa
        E che stavo per consegnare
        Nelle mani sbagliate
        Nelle promesse sbagliate
        Nel cuore sbagliato
        Nella vita sbagliata
        Un biglietto che non ti darò mai
        E tu sorridi
        Perché forse lo sai

        "Ti vuoi mettere con me?"
        Composta domenica 3 giugno 2018
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          Scritta da: G. De Felice
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Quando ti ho conosciuta
          Da subito ti ho messo in guardia
          Attenta, ti dicevo
          Sono pieno di ferite
          Sanguino ovunque
          E dove il cuore ha iniziato a
          Cicatrizzare
          Sono rimasti visibili i segni
          I lividi
          Ho il dovere di spaventarti
          Ho il dovere di dirti che non sarà facile
          E la paura che ho
          Di sporcare anche un'anima gentile
          Come la tua
          Per colpe non tue
          Non mie
          Ed è lì che ho capito
          Perché mentre io farfugliavo
          Tutte queste scuse
          Per la paura di rischiare,
          Tu sorridendo, non guardavi in basso
          Ma mi fissavi
          Dritto negli occhi
          In un modo in cui ti guardano
          Solo le persone che conoscono
          Il significato di parole pesanti come
          "Fidati di me"
          "Sistemeremo tutto"
          "Brontola quanto vuoi,
          io non ti abbandonerò"
          E aprendoti in quel sorriso luminoso
          Che dio solo sa
          Perché tu voglia regalarlo a me
          Mi hai detto "Tranquillo
          sai, a scuola ero molto brava
          Mi chiamavano sempre alla lavagna
          Per correggere quello che gli altri
          Sbagliavano"
          E lo dicevi
          Ridendo del mio scetticismo
          Delle mie mille remore
          Delle mille volte in cui ho creduto
          Alle parole sbagliate
          Alle promesse mancate
          Ai sogni svenduti al primo che
          Passava di lì,
          Sbriciolati alla prima folata di vento.
          Ed è lì che ho capito che con
          La fantasia di una bambina
          Avevi il cancellino già pronto
          In mano
          Per metterti all'opera
          E colorare daccapo
          La mia lavagna,
          Cioè la mia vita intera,
          Con tutti i gessetti colorati
          (dio quanti colori,
          non credevo neanche
          ne esistessero così tanti)
          Custoditi nel tuo cuore,
          Sussurrandomi con una dolcezza
          Di cui sarebbe capace solo
          Una farfalla, che vive immersa
          Nei suoi colori

          "Accomodati, amore mio
          non immagini, cosa ci aspetta."
          Composta domenica 3 giugno 2018
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            Scritta da: G. De Felice
            in Poesie (Poesie d'amore)
            È diverso tempo
            Che mi chiedo
            Cosa sia l'amore
            Cosa significhi essere innamorati
            Dopo aver capito
            Quante volte mi sia sbagliato
            Quante volte mi sia ingannato
            Su persone, momenti, emozioni
            Con le mie stesse mani
            E allora credo
            Che amare sia
            La stessa cosa che sentirsi amati
            Significa guardare un tramonto
            E ricordare quel tramonto quella volta, con lei
            Significa ascoltare una canzone
            E sentire che parla di lei
            Significa trovarsi in una metropolitana
            Affollata, dall'altra parte del mondo
            E cercare i suoi occhi
            Che nessun'altra potrà avere mai
            Significa sapere di avere
            Il tuo posto nel mondo
            E casa vostra che ti aspetta
            Perché saprai che ogni notte
            Che ci sia luna piena,
            Un miliardo di stelle
            O una bufera con la pioggia
            che picchia furiosa,
            Fossi anche lontano diecimila
            o trecentomila chilometri,
            Quando lei appoggerà la testa sul tuo cuscino
            Indossando quella tua maglietta
            Brutta e sgualcita
            Ma tua
            Sentita il tuo odore risalirle lungo la schiena
            E mentre sorriderà chiudendo gli occhi
            Saprà sussurrarti anche da così lontano

            "Torna presto da me,
            Torna per restare,
            Io non andrò da nessuna parte
            Senza di noi".
            Composta domenica 3 giugno 2018
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              Scritta da: G. De Felice
              in Poesie (Poesie d'amore)
              Chissà perché
              Chissà perché ci ostiniamo
              A perdere la testa per le persone sbagliate
              Quelle lontane anni luce
              Da ciò che siamo
              Quelle che hanno se stessi
              Avanti a tutto
              E che difficilmente
              Sapranno mai
              Cosa significhi
              Dedicare se stessi alla felicità
              Di un'altra persona
              Della persona che si sceglie
              Di avere accanto.
              Guarda che scegliere è un compito
              Ingrato
              Non dovresti mai farlo
              Se poi non hai intenzione
              Di farla impazzire
              Di realizzare ogni suo desiderio
              Di non darle il tempo di desiderare nulla
              Perché tu l'hai già realizzato.
              Però noi ci intestardiamo
              Vogliamo vedere ciò che gli altri
              Non sono
              Siamo incapaci di ammettere
              Di poter sbagliare
              Di poterci innamorare
              Di persone egocentriche
              Che ci consumeranno
              Che succhieranno via ogni nostra
              Energia
              Dignità
              Briciolo di umanità
              E che quando si saranno stancate
              Del giocattolo
              Come il più borioso
              Dei bambini viziati
              Ti butteranno via
              E a te non resterà che raccogliere i cocci
              Chiedendoti perché
              Quando io ti guardavo
              In quel modo

              Tu facevi finta di non vedere.
              Composta domenica 3 giugno 2018
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                Scritta da: G. De Felice
                in Poesie (Poesie d'amore)
                Stanotte sono andato al mare
                C'erano i lettini chiusi
                Gli ombrelloni in fila
                Quasi come fossero sull'attenti
                E un silenzio irreale
                Torno sempre al mare
                Quando mi sento perso
                Quando mi sento solo
                Quando non capisco più
                il senso di tutta la cattiveria
                L'ipocrisia
                I compromessi
                Le bugie
                Quando non so dove sei
                E non so se stai sorridendo
                O ancora peggio
                A chi stai sorridendo
                Però le onde sanno accarezzarmi
                Perché il mare sembra conoscerti
                Conosce sempre le parole giuste
                Da sussurrarmi
                E non c'è parola più dolce
                Per me

                Del tuo nome.
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                  Scritta da: G. De Felice
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  C'era la luna piena
                  C'era la musica
                  C'erano tutte le stelle
                  O almeno credo ci fossero
                  Perché tu le oscuravi tutte
                  Ma non credo si sarebbero perse
                  Questo nostro spettacolo
                  unico al mondo
                  Tu bellissima
                  Io senza parole
                  Tu con tutti gli occhi addosso
                  Anche delle stelle
                  Io geloso anche dei loro sguardi
                  Era tutto pronto
                  Tutto sembrava portare a questa notte
                  Eppure
                  Ci è mancato il coraggio.

                  Cioè tutto.
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                    Scritta da: G. De Felice
                    in Poesie (Poesie d'amore)
                    La prima volta
                    Che ti ho vista
                    Ho avuto subito la sensazione
                    Che fosse in realtà
                    Un "c'era una volta"
                    Sarà il tuo modo di sorridere
                    Che regala bellezza a chi hai intorno
                    Saranno quei capelli
                    Quel biondo così intenso e vivo
                    Da far sembrare che cascate d'oro
                    Ti scorrano sulle spalle
                    Saranno quegli occhi
                    Così azzurri e malinconici
                    Che solo un oceano in tempesta
                    Può avere
                    Sarà quel tuo modo di sentirti unica
                    E sola
                    Condannata dalla tua bellezza
                    Come se capissi di essere un girasole
                    In mezzo ad un campo di ortiche
                    Sarà quel tuo modo di essere
                    Così elegante
                    Coi tuoi modi d'altri tempi
                    A far sì che tu sembri uscita
                    Da mille e una favole diverse
                    E sei Raperonzolo
                    rinchiusa in una torre
                    Di paure, dubbi, incertezze
                    Che però non smette di cantare
                    Affinché il suo principe possa trovarla
                    E salvarla
                    E sei Aurora
                    Che per quante volte tu
                    Possa pungerti con un arcolaio
                    E cadere in un sonno
                    Che non ti permette di capire
                    La meschinità e la pochezza
                    Di chi ti circonda
                    Prima o poi riuscirai ad aprire gli occhi
                    Quando arriveranno le labbra giuste
                    E sei Belle
                    Che cerca disperatamente
                    Di trovare del bello
                    In qualsiasi persona
                    Che non smette di credere
                    Di poter cambiare il mondo
                    Con la sua delicatezza
                    E la sua bellezza
                    Che fanno arrossire anche
                    Le rose
                    (Le rose quando ti vedono
                    Si ingelosiscono moltissimo)
                    Forse non sei nessuna di loro
                    O forse sei più di tutte messe insieme
                    Tu sei come quando
                    Si incontra Parigi per la prima volta
                    Nella vita
                    Coi suoi colori, i suoi profumi
                    I suoi misteri
                    La sua capacità
                    Di non somigliare a nessun'altra
                    Al mondo
                    Come Parigi,
                    Tu puoi essere soltanto amata
                    Perché forse non sarà mai possibile
                    Svelarti fino in fondo
                    Capirti fino in fondo
                    Ma una cosa è certa,

                    chi se la scorda più Parigi?
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