Scritta da: Patalogia Da Telefilm
Ho scelto di aver fede. Senza non sono niente.
Michael Scofield (Wentworth Miller)
dal film "Prison Break" di Serie TV
Ho scelto di aver fede. Senza non sono niente.
La fiducia è un bene fragile. Se la si guadagna, si gode di una libertà illimitata, ma una volta persa può risultare quasi impossibile riconquistarla. La verità è che, non sappiamo mai di chi poterci fidare. Anche chi ci vive accanto potrebbe tradirci, mentre gli estranei a volte ci vengono in aiuto.
Alla fine la maggior parte di noi, decide di fidarsi solo di se stessi; è il modo migliore per evitare cocenti delusioni.
- Leo: Diciassette anni? Hai diciassette anni?
- Veronica: Non vedo come la mia età sia rilevante in questa discussione.
- Leo: Beh, è perché non mi stai leggendo nel pensiero...
- Beth: la sera in cui ci siamo incontrati o incontrati di nuovo... che cosa indossavo?
- Mick: dei jeans, una camicetta e una giacca beige.
- Beth: e che scarpe avevo?
- Mick: eri a piedi nudi.
- Beth: come fai a ricordarlo?
- Mick: perché io ti amo.
- Marco: Eva, la bambina non è nata prematura.
- Eva: Che vuoi dire marco?
- Marco: Che è nostra figlia!
- Eva: Cosa? Cos...
[I due si abbracciano e si baciano]
- Infermiera: [Li interrompe portando la bimba e rivolgendosi alla piccola] Ehm... Eccola qui la tua mamma. Sì, la tua mamma.
- Eva: E il suo papà!
- Infermiera: Ah e allora ecco vostra figlia... e che cognome devo metterci?
- Eva E Marco: Cesaroni!
- Stefan: Damon per favore. Dopo tutti questi anni non potremmo farla finita?
- Damon: Ti ho promesso un'eternità di sofferenza, mantengo la mia parola.
- Stefan: Sta lontano da Elena.
- Bones: Le persone fanno scelte irrazionali e insensate.
- Booth: A volte si segue il cuore, non è un crimine.
Io ti amo. Tu sei tutto quello a cui penso, quello che sogno. Sei nelle mie viscere, nella mia gola. Io vorrei annegare in te, affogare nel tuo corpo.Commenta
- Owen: Non puoi giudicare una persona da un unico caso.
- Christina: Il paziente ha diritto di sapere chi è il suo chirurgo e non importa se per caso qualcuno si offende.
[...]
- Dottoressa Cambel: Cosa farebbe se all'improvviso andasse via la luce o se dovesse operare in un ospedale che non può permettersi un fluoroscopio. Come con la calcolatrice. Visto che c'è una macchina che fa i calcoli i bambini non dovrebbero imparare le basi dell'aritmetica?
- Christina: Se li aiutasse ad evitare degli errori come questo.
[...]
- Owen: Oggi sei stata una maestra con chi aveva bisogno di una lezione ma brutale con chi aveva bisogno di comprensione. Sei stata entrambe le cose, perché io non ci riesco?
- Christina: Non sono stata brutale e avevo ragione.
- Owen: Giusto. Sei esattamente come lei: caparbia, con idee precise, brava. Fra 40 anni dovrò strappare quel bisturi anche dalle tue mani.
- Christina: Dalle mie mani gelide di morta.
- Owen: Non hai capito il punto. Voglio starti vicino per i prossimi 40 anni.
Christina: Lui ha preso qualcosa da me. Mi ha portato via dei pezzetti di me. Un pezzetto alla volta. Pezzi così piccoli che non me ne sono neanche accorta. Voleva farmi essere qualcosa che non ero e mi sono trasformata in ciò che voleva. Un giorno ero io Christina Yang e all'improvviso ho mentito per lui e messo a rischio la mia carriera e ho acconsentito a sposarlo e a portare un anello e ad essere sua moglie. Finché non mi sono trovata là, con l'abito bianco, senza sopracciglia e Christina Yang non c'era più. E perfino allora lo avrei sposato, l'avrei fatto. Ho perso me stessa, per un periodo lunghissimo, e ora, che finalmente sono di nuovo me stessa, non posso. Io ti amo, ti amo più di quanto non amassi Burke, ti amo. E questo mi fa paura da morire, perché chiedendomi di ignorare la chiamata di Teddy ti sei preso un pezzo di me. E io te l'ho lasciato fare. E non deve mai più accadere.