Scritta da: Francesca V
in Frasi di Film » Commedia
Tutto passa... anche questo passerà.
dal film "Il matrimonio del mio migliore amico" di Paul J. Hogan
Tutto passa... anche questo passerà.
Patch: Piacere, sono Patch!
Mitch: Mitch Roman, George Town University. Ho ricevuto un'attestato per l'alto rendimento scolastico.
Patch: Mmm! Alle elementari ho ricevuto un pacchetto di caramelle per un coniglio che ho disegnato.
Sempre rassegnazione e sopportazione, sempre prudenza, e onore, e dovere... Elinor, dov'è il tuo cuore?
Bene lettori oggi abbiamo per voi un quiz ci sono 4 risposte quindi temperate le vostre matite e preparatevi a rispondere, pronti. Per iniziare una citazione: papà sei un idiota!
Bene concorenti questo mi è stato detto a causa di una queste infrazioni:
A. Scendere per la colazione indossando pigiama e calzini neri
B. Chiedere alla mia figlia maggiore se il ragazzo con cui parlava di fronte a scuola è il suo fidanzato
C. Confondere il nome di un cantante con quello di uno stilista
D. Entrare nella sua stanza.
Ok giù le matite. a dire il vero c'è un trucco: le risposte sono tutte esatte. Ora volete sapere quante volte ho chiamato mio padre idiota: zero. Perché? Perché lo temevo. in famiglia non esprimevamo i sentimenti personali. le conversazione più profonde vertevano sulla stagione dei Tiger. Ai miei figli non è mai stato impedito di parlare, non c'è sentimento che abbiano paura di esprimere, mai e poi mai, e mia moglie non mi ha mai detto che ho sbagliato: mai, mai e poi mai e lei ha sempre ragione.
Dovrei fare paura ai miei figli? Beh, la casa sarebbe silenziosa ed io potrei stare meno tempo in bagno. ma no, perché io so che se nessuno mi insulta, nessuno mi dice sei un idiota, sei ridicolo oppure ti odio nessuno mi dira: "papà ti voglio bene". E la certezza che mia moglie e i miei figli mi amano che mi consente di fare colazione in pigima e calzini neri tutte le mattine con loro.
Perché gli adulti non credono mai nei sogni che facevano da piccoli?
Perché se ne dimenticano?
- Giulio: Marco che ci fai qua?
- Marco: Papà io la amo!
- Giulio: Bene sono contento... ma chi?
- Marco: Ma come chi? Eva! Non me ne frega niente se sta con Alex e se aspetta un bambino da lui. Io la amo e glielo devo dire.
- Giulio: Certo.
[Gli appoggia una mano sulla fronte]
- Marco: Papà non ho la febbre!
- Giulio: Eh però.
- Tom: Il tuo week end?
- Sole: Veramente grandioso...
- Paul: Mi sfugge qualcosa...
- Tom: Ha detto veramente grandioso enfasi su grandioso vuol dire che l'ha passato facendo sesso sfrenato con uno rimorchiato in palestra!
- Sole: Mi mette a disagio l'idea di appartenere ad un altro.
- Tom: E se per caso ti dovessi innamorarti?
- Sole: L'amore non esiste... è pura invenzione.
- Elizabeth: Io ho bisogno di cose nuove, da quando avevo 15 anni non ho fatto altro che provare o piantare un fidanzato, non mi sono mai presa 2 settimane di respiro per occuparmi di me stessa...
- Delia: Vuoi andare via per un anno?
- Elizabeth: Ho sempre avuto una gran voglia di vivere e non ce l'ho più... Vado in Italia, poi in India e poi finirò l'anno a Bali...
- Sole Finn era una donna, statura normale 1.64, peso nella norma 54 kili, piede un po' al di sopra della norma 39 e mezzo.
[Sole Finn poteva essere considerata sotto ogni aspetto una ragazza come tante, solo che non lo era]
[Nell'annuario del suo liceo, anno scolastico 1998, Sole citava il verso di una canzone degli Ellen Sebastian, una band scozzese: "colora la mia vita con il caos dell'inquietudine" l'impennata delle vendite del loro album è un mistero sul quale i discografici si interrogano tutt'ora]
[L'assunzione di Sole da parte della gelateria Daily Frezee coincise con un inesplicabile 212 per cento di crescita del fatturato]
[Tutti gli appartamenti che prendeva in affitto lei, costavano mediamente il 9,2 per cento in meno rispetto al canone di mercato, e nel tragitto casa-lavoro lavoro-casa, totalizzava ogni giorno 18,4 occhiate lussuriose, qualità rara l'effetto Sole, ma che ogni maschio tra pubertà e adolescenza ha provato all'esplodere della primavera almeno una volta nella vita]
[Che Tom Andson potesse esserne colpito in una città con 400.000 uffici, 91.000 edifici commerciali e 3.800.000 abitanti lo si può spiegare soltanto in un modo: era destino]