Uno spazio meraviglioso in cui un tempo Virgilio produsse versi affascinanti e racconti suadenti. Nel mezzo parvenu, ma anche tanti apprezzatori della natura incontaminata e della compagnia di qualche cagnetto. Sulla panchina io con di fronte il magico tramonto... che ripenso che fino alla fine dei nostri giorni bisogna approfittare della vita e Amare.
E alla fine poi ci siamo persi: ognuno è salito sul suo vagone, che come monade è partito in direzione opposta all'altro. Ma voglio portare con me quel desiderio di innamoramento, quella emozione che ho provato credendo di aver trovato l'intesa perfetta... anche se non era vero. Mi piaceva sentirmi dire le parole perfette, la vita scorreva di nuovo nel mio cuore intorpidito. Voglio sperare ancora.
Un San Valentino stanco mi interroga su quanto sia necessario che io torni ad amare, e a ridere amando... e a credere ancora negli occhi di un altro. Gli anni passati riaffiorano attraverso i ricordi, e mi offrono una me spensierata e speranzosa; ma ora è necessario rendere realtà quelle congetture, quelle illusioni... tornare a vivere.
Cosa ti aspettavi da questo incontro fortuito? Sofferenze e solitudini che si incrociano non possono produrre che recriminazioni e rinfacci! Avrebbe dovuto essere tutto diverso ma si sa, non sono i dubbi ma le certezze a cementare i rapporti. E tu che hai trascorso i mesi a riempire il mio cuore ormai vuoto di amore e attenzioni autentiche, adesso lasci sprazzi di poesia affinché arrivino a chi ti legge per cercare un po' di conforto.