Io non vivo per farmi amare né per farmi ricordare, io vivo perché esistere solo non mi basta. Vivo per quello che sono e non per piacere, vivo per amare e se non mi amano pazienza. Vivo perché la vita va vissuta anche quando non ci piace, e poi alla fine se abbiamo lasciato qualcosa di bello in qualcuno, vivere non sarà stato inutile.
Se sono uscita dalla vita di alcune persone è perché volevo che queste stessero fuori dalla mia, sono una solitaria per scelta, diffidente al massimo difficile che conceda la mia attenzione, non vivo di pettegolezzi e degli affari degli altri, non mi interesso, cerco di vivere la mia vita silenziosamente senza fare rumore. Ho sempre vissuto con il concetto "vivi e lascia viver", difficilmente mi arrabbio ma quando questo accade è meglio starmi alla larga, poi quando mi passa capisco che dare tanta importanza a chi non merita, non ne vale la pena. Quindi continuo per la mia strada, sperando che nessuno mi rompa le scatole.
Sono nata selvaggia, vivo da folle e morirò ribelle.
È facile entrare nel letto di un uomo, molte donne lo fanno di continuo. Più complicato è entrargli nella testa, difficile nel cuore, ma quella è un altra storia.
In fondo gli uomini sono dei bambini, non smettono mai di giocare. Per quello giocano ad amare.
Con il tempo si dimentica cosa voglia dire sentirsi stretti tra le braccia con il respiro che ti scalda il collo e ti accende i sensi. Con il tempo non ricordi come ci si senta, finché due braccia non ti stringono forte e capisci quanto tempo tu abbia perso.
Quante volte ho detto "basta da domani non ci penso più", per poi pensarci ancora di più.
Amarsi, amarsi a parole, amarsi con i fatti, amarsi con i pensieri. Ma amarsi con il cuore è tutt'altra storia.
Andateci piano con le parole, rischiate di scontrarvi con i fatti.
Le persone sono tutte disponibili a parole quando ti offrono una mano, peccato che quando gliela chiedi non la trovi mai.