Esperienze

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Come è facile dire: "io amo la vita". È facile amarla quando è tutta rose e fiori. Quando siamo pieni di speranze. Le difficoltà da superare nella vita non sono altro che gradini per arrivare in cima di una montagna. Io non ho avuto bisogno di compatirmi perché mi sono toccate, ma superarle, e diventare ogni giorno più forte. La vera vittoria sta nel rubare alla vita un attimo di felicità e poter dire: anch'io ho vissuto. Conserviamoci i momenti felici nel cuore e accettiamo le sfide della vita cercando di vincerle, per il problema successivo c'è l'esperienza di quello precedente. In questo mondo pazzo, l'unica cosa bella da fare è sognare con il cuore e con l'anima.

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Si ha coraggio quando diventi cosciente delle tue responsabilità in determinate azioni compiute. E una volta capito, non cerchi di cambiare ma semplicemente di migliorare.

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La mia vita è stata scritta da un pessimista che non si ama, con qualche svista assurda e comica nella trama.
Dovrei leggere i miei errori ad alta voce per dargli forma, forse capirei dove passare con la gomma, ma certe volte è tutto scritto con una penna, quindi non credo serva se non a sporcare il foglio.

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Butto cinque euro sopra quel banco e dico: perfavore un gratta e vinci. Mi guarda stupita e felice la signora. Mi rifila quello in alto a destra, accenno una smorfia, la saluto, buone feste, arrivederci. Sono a casa gratto, e rigratto, esulto. Ritorno dalla bella signora, gli faccio l'occhiolino, prego dice, ed io, sono venuto a riscuotere.

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Ricorderai i tuoi errori più grandi facendone tesoro, mentre cercherai di disperderli nel dolce e ostile vento del passato. Guarderai avanti cercando di non voltarti, ma ci sarà sempre un eco che prima o poi tornerà indietro. Lotterai per ottenere ciò che vuoi, ciò che hai dentro e che forzerà la porta per uscire, a volte lo farà in punta di piedi, altre con prepotenza. Sorriderai, sorriderai dei tuoi momenti felici, anche se saranno pochi, saranno quelli che porterai sempre dentro di te e che costeggeranno le vie strette e buie che incontrerai.

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Nella vita ho imparato che la cosa migliore da fare è di lasciare che le cose non siano propriamente perfette.

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In tutta la mia vita non ho mai pensato a ciò che avevo, ma in ciò che ero, poiché nessuno possiede nulla. Se non la propria anima, un cuore, e se stessi. E se si hanno queste tre cose, si possiede praticamente tutto.

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Come quando eravamo bambine, che i fuochi d'artificio sembravano vere e proprie magie; nelle stelle, invece, erano racchiusi i nostri sogni e indossare una corona di plastica, ci faceva sentire delle regine. Avere i primi spicci da parte ti faceva sentire grande, fumare la prima sigaretta coraggiosa, fare l'alba ti faceva sentire matura. Ora, eccoti qua, Donna.

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La mia anima è come un veliero che galleggia su un mare, che nasconde nella sua profondità i misteri e segreti della vita. Un mare che, influenzato dalle circostanze, riposa come un vecchio addormentato, o si altera e si infrange su le scogliere come una belva che caccia i suoi artigli. A volte mi sento di combattere come il capitano Achab contro un avversario più grande di me e corro il rischio che la mia vela, come il mio cuore, si spezzi, e rimanga vittima in una lotta alla quale non mi sento preparato. Cresco ogni giorno con le sfide che mi propongono le onde e mi sento sempre più pronto a difendere le mie convinzioni e le mie decisioni. L'amore e la certezza che sotto quella belva c'è il mare più calmo e limpido che mi posso imaginare, mi da la forza di credere in me stesso.

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Perché ho questo tempo? Perché ora? In questa epoca? Quello è il momento della consapevolezza, quando in tutto il frastuono del caos esterno, ti domandi: "perché sto vivendo? Perché ora? Perché questo discorso consapevole con me stesso?". Allora diventi consapevole, consapevole di essere vivo, consapevole di aver riconosciuto quell'io che ti fa sentire unico; ti sei finalmente accorto di te stesso. E domandi a te stesso perché, perché la vita sia capitata proprio a te. Allora comincia il profondo viaggio della consapevolezza, dell'uomo che di fronte all'universo si rende conto della magnificenza della vita, della magnificenza di essere vivo ora, qui, in questo corpo.