Scritto da: Patrizia Luzi
in Diario (Esperienze)
È meglio cimentarsi nella scelta più difficile che accontentarsi della prima cosa che passa.
Composto venerdì 2 dicembre 2016
È meglio cimentarsi nella scelta più difficile che accontentarsi della prima cosa che passa.
Opinione: qualcosa che arriva da chi ti vuole bene e con amore e rispetto ti fa notare eventuali errori che puoi aver commesso. Qualcosa che anche se non concordante con il tuo pensiero è gradevole e da tenere in considerazione.
Consiglio: parole che giungono da chi con amore trova il modo di aprirti gli occhi e farti vedere quanto la strada da te scelta possa essere sbagliata. Sono veri e propri atti di affetto e protezione da valutare sempre attentamente.
Giudizio: è tutto ciò che viene sparato a zero senza conoscere né situazioni... né persone. Parole piene di superficialità verso coloro che probabilmente stanno un passo avanti. E parlano... parlano... pronunciando parole che; colui che le esprime può tranquillamente tenersi per sé e chi le riceve può tranquillamente e con serenità lasciarle nello stesso posto da dove sono derivate.
L'amore non è mai stata una cosa per tutti, una cosa semplice, un'abitudine che non tutti hanno, che non tutti si godono. L'amore non è per tutti, l'amore non può essere per tutti! Certe persone amano in modi così diversi dai nostri, vivono l'amore come se fosse un'abitudine semplice, come bere l'acqua. Ma l'amore non è questo; l'amore è una lotta continua, una guerra fra due cuori pieni di sentimenti a volte anche contrastanti. L'amore è fatto di diversità, di obblighi, di pianti, di urla, di alti e bassi. L'amore non è fatto per le persone che si stancano facilmente e non lottano mai per niente! L'amore è una cosa da scoprire ma devi essere pronto a scoprire una cosa così complicata e bella. L'amore sono io! Io che lotto per cosa ho, cosa voglio e cosa amo! Io che sorrido quando vendo mani che si tengono, cuori che si sussurrano amore, matrimoni che vanno avanti nonostante tutto e tutti. L'amore è vita, è gioia, è tutto. Magari sbaglio, sono giovane, 22 anni. Ma l'amore è questo. L'amore dev'essere apprezzato e tenuto al sicuro. L'amore è davvero tutto, non scordatevelo mai.
Ma io sono quella che si ribella a Orfeo perché ha lasciato la mano ad Euridice...
Quella che dice ad Arianna: corri avvolgi il filo rosso e bacia il tuo Teseo.
E adesso mi tocca discutere con Platone e il suo Simposio.
Dice che ognuno ha mezza mela esatta in giro per il mondo... ma se la mela perde pure l'altro seme?
Come può sentirsi completa... non può!
Le mancherà sempre qualcosa.
Socrate sorrise e mi guardò, come dire: te l'avevo detto?
Ma da ribelle quale sono rispondo, il seme non è perso io l'ho piantato e radicato con immenso amore io ho fede nel mio credo e ne raccoglierò i frutti... se questo non accadrà la mia fede mi sorreggerà.
Resto confuso da tutto questo. La realtà ti sconvolge, ti scuote, ti affascina per poi risputarti nella tua isola. Cerchi la strada per la tua umile vita, facendo i conti dove nulla è perso, ma perdendo la via che porta in cima. E con lo sguardo assente di chi come te mente, per cambiare maschera ogni volta che ti senti inerme.
Il mondo di fronte ai miei occhi appare deluso, sfiduciato... a tratti inferocito. Vedo spavalderia e prepotenza essere diventata normalità e chiamare "stupidi" o "deboli" coloro che ancora vantano una degna gentilezza. Vedo un mondo finto e privo di valori... fatto di corse all'ultimo respiro per le cose materiali e persone calpestate, ferite e bisognose lasciate in un angolo ignorate dal mondo intero. I miei occhi vedono cavalieri pronti a morire per finti re e donne umiliate, usate e anche uccise. Poi spostando il mio sguardo leggermente oltre, vedo un mondo fatto di persone all'apparenza piccole che avanza con grande dignità. Camminano unite, compatte, mano nella mano e portano alto uno striscione che dice: "noi non intendiamo cambiare"! Le vedo ferite, dispiaciute, con sguardi duri, ma fieri. Hanno lacerazioni del'anima ben leggibili nei loro occhi, gli è stato tolto tutto quasi, ma sono in piedi e ancora avanzano. Questa è la parte di mondo a cui appartengo, quella parte di mondo che sento mia... questa è la parte di mondo che ancora riesce a strapparmi un sorriso, una speranza e la voglia di lottare. Questa parte di mondo è fatta di quelle persone che non rinunceranno mai ai loro valori per una convenienza. Loro amano restare umili perché sanno che anche più lentamente, anche con fatica e a pezzi sapranno arrivare al traguardo e prendersi il posto che gli spetta! Perché questo mondo prima o poi deve tornare in mano ai "giusti"!
Ho imparato a capire, a comprendere e anche a decidere. Poi è successo qualcosa che non mi aspettavo. Ho dovuto ascoltare delle sentenze di alcuni veri amici contro altri amici, ed ho cercato di consolarli dicendo loro di guardare sempre quanto sono infelici un certo tipo di persone. Quelle che parlano male di tutti e di tutto, e che cercano di uccidere le speranze. Questa consiglio è stato utile ai miei veri amici. Hanno capito che quel che dicevano erano le stesse cose per cui soffrivano. Era irritante, deprimente e insopportabile per loro la felicità di qualcun altro.
Ho avuto comprensione nei confronti di alcune persone e ci ho messa tutta me stessa e la mia buona volontà per capire il loro modo di pensare, di agire e di rapportarsi con il mondo e con me. Poi mano mano che il tempo passava capivo che poco avevo da spendere in tempo, energie e comprensione. I rapporti non vanno avanti se capisco, se ti dedico tempo e se sono presente... i rapporti durano quando ci capiamo e quando ci doniamo tempo e presenza.
A volte ti domandi il perché di molte cose, ma le risposte non ci sono, non le trovi e non arrivano. Ti domandi perché siamo costretti ad impiegare la maggior parte del nostro tempo a difenderci, a giustificarci e a spiegarci. Viviamo in uno stato perenne di diffidenza verso chi si avvicina, verso chi abbiamo di fronte. Parliamo, giudichiamo e spesso non capiamo. Per non perdere le persone, troppe volte le rincorriamo adeguandoci al "meglio" che ci viene concesso. Perché mi domando io!? Arriverà mai il giorno in cui incontreremo qualcuno con cui lasciarci andare completamente e in assoluta libertà. Qualcuno con cui essere noi stessi al cento per cento senza sentire il bisogno di difenderci per ogni pensiero, gesto o reazione. Qualcuno con cui poter piangere liberamente, ridere senza problemi e soprattutto qualcuno con cui poter esprimere il nostro pensiero, quello vero e sentito senza la paura delle conseguenze, di una reazione di troppo o di un giudizio affrettato. Perché se sei pulito e dall'altra parte c'è fiducia non può esserci aggressività, ma deve esserci comprensione. Qualcuno che si soffermi un attimo sulle nostre parole e guardi oltre e cerchi di capire attraverso di esse da dove sono derivate, senza sparar subito a zero, senza farti sentire stupido o sbagliato. Quel qualcuno che non pensa che il tuo pensiero sia frutto della tua stupidità o della manipolazione di qualcuno, ma che capisca a pieno o che almeno ci provi. Qualcuno che magari sia anche pronto a mettersi in discussione perché potrebbe esserne il responsabile. È più facile scaricare le colpe altrove, trovare pretesti e non assumersi le responsabilità dei propri errori. Sono in troppi ormai ad essere convinti di essere dei "santi" in balia del loro finto "paradiso"! Ricordiamo a tutti che i più "grandi uomini" e le più "grandi donne" la prima cosa che hanno imparato a fare è scendere di uno scalino, sedersi al tuo fianco e ascoltare...
Che bel film è l'universo? Tutto così caoticamente messo perfettamente al suo posto. Che capolavoro di sceneggiatura è la vita? Tutto così lasciato a l'interpretazione di ognuno di noi. E quanti attori. Un grande cinema stracolmo di chi si domanda "cosa accadrà?" Ma non c'è sorpresa, delusione, soddisfazione, se non accompagnata da tanta suspence! Mentre ci si avvicina al finale di ogni cosa, esattamente come in un film.