Scritta da: Jean-Paul Malfatti
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Una reazione irata è peggiore della rabbia stessa. Dà vita all'odio, tramutandolo in tragedia.
Composta mercoledì 22 settembre 2010
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Una reazione irata è peggiore della rabbia stessa. Dà vita all'odio, tramutandolo in tragedia.
Se ti sorprendi a controllare, ripetutamente, le lancette dell'orologio, sperando che ad ogni tuo sguardo compiano un balzo in avanti, credimi: stai perdendo tempo.
Cosa mi ha davvero impressionato di facebook? Che esistono migliaia e migliaia di amicizie virtuali, persone che si "parlano" senza mai essersi viste, toccate. Questo forse accade perché quelle persone non sono felici del reale che hanno intorno, non sono felici di quello che vedono e toccano. Chissà, magari alla fine la vera amicizia è quella che ti rende felice, sia essa virtuale o reale...
Cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a se stessi.
Quando penso che l'amore non si vede ma si sente, quando penso che il dolore non si vede ma si sente, quando penso che la paura non si vede ma si sente, quando penso che la tristezza non si vede ma si sente, quando penso che la malinconia che ti assale non si vede ma si sente... vorrei sentirci un po' meno e vederci un po' più chiaro...
A volte
è là che svolazza
fra pensieri
quel senso d'amicizia,
è tocco gentile
su una gota,
quasi materno respiro
di un far coraggio,
ed io che mi rigiro
spesso in malinconie
trovo improvviso,
tra pieghe di labbra,
un sorriso,
e speciale diventa
allora anche il silenzio.
Credo che subire un torto sia paragonabile al morso di zanzara: la puntura arriva come un colpo basso, scorretto inaspettato e senza un motivo apparente. Ci risulta insopportabile, ma cerchiamo di non pensarci dicendoci che non ne vale la pena o c'è il rischio di farci del male gratuito. Alla fine però cediamo all'impulso e non riusciamo a smettere di rimuginarci sopra, come quando facciamo una croce sul pizzico e nonostante tutto iniziamo a grattarci con frenesia, e non ci fermiamo più, nemmeno se inizia ad uscire il sangue... certo, fa male... e tanto... tuttavia, ci sembra anche di sentirci meglio... come quando non vogliamo accettare l'evidenza e ci inventiamo una scusa, una spiegazione satura di bugie che ci fa sentire sollevati.
Sono un guerriero di luce, con ideali di luce che si infrangono su scogli di indifferenza...
Sentiva il bisogno di abbandonare il proprio peso sul corpo di qualcun altro, come se il contenuto della testa fosse improvvisamente diventato insostenibile per le sue gambe da sole.
Non credo a ciò che dici.
Mi fido di ciò che non dici perché in quei silenzi si nasconde la verità.