Scritta da: Rolando Attanasio
Io abito me stesso.
Composta mercoledì 3 dicembre 2014
Io abito me stesso.
Non ho bisogno di nessuno, ma non fino al punto di fare a meno degli altri.
Il poeta vive di tanta solitudine e un po' di speranza.
Le panchine vivono la solitudine, sognando un incontro.
Al cuore basta l'amore per non sentirsi solo.
La solitudine può portarti in alto.
Essere puntuali è essere soli, in compagnia del tempo.
La solitudine è una malattia e non può curare il male di esser stati o aver vissuto troppo per qualcuno, Dio altrimenti non avrebbe fatto distinzioni tra le specie viventi
dandoci cuore e sentimenti.
In questo nuovo mondo dove tutto è ormai digitale e la solitudine di massa avanza, tutto ci sembra normale, reale, anche l'amore virtuale.
I miei pensieri sono rose e sono spine che raccolgo lungo i viali di questa solitudine.