Scritta da: Sannino Michele
Amo stare solo, e odio vivere restando da solo. Il sentirmi solo è pace per la mia anima. Ma è una sofferenza continua per il mio cuore.
Composta mercoledì 17 dicembre 2014
Amo stare solo, e odio vivere restando da solo. Il sentirmi solo è pace per la mia anima. Ma è una sofferenza continua per il mio cuore.
Piccole gocce di solitudine formano oceani immensi sui quali dover navigare. Solo i più fortunati li solcano su yacht superaccessoriati. Tutti gli altri, salpano su piccole e modeste imbarcazioni.
È la mancanza delle piccole cose che causa grandi vuoti nell'anima.
Si sente troppo freddo quando si è soli.
Capiamo di essere soli solo quando siamo di fronte a persone sbagliate, perché queste persone sono peggio della solitudine, non ti comprendono, non ascoltano i tuoi bisogni, sono vicine con il corpo ma lontane con l'anima.
La vera solitudine è quando diventi invisibile tra la gente che ti cammina accanto.
La solitudine è un mondo molto sensibile. Volontariamente ci vestiamo in una dimensione diversa. Quasi senza far rumore, perché la solitudine questo ci chiede: un rispettoso silenzio per ascoltare o perderci nei pensieri a dispetto di tutto l'assordante rumore e dei quotidiani tormenti che ci circondano. Ogni tanto fa bene staccare la spina e vestirsi "elegantemente" di solitudine.
La solitudine ti getta a terra il morale, ma cerca di trovare il lato positivo: ti aiuta a diventare più forte e più sicuro di prima.
Un cuore che ti accarezza interrompe la solitudine dell'anima.
La paura della solitudine genera più coppie del coraggio dell'amore.