Scritta da: Taurio Luigi soli
Il potere dell'arroganza politica non può niente contro la forza della folla.
Composta martedì 22 luglio 2014
Il potere dell'arroganza politica non può niente contro la forza della folla.
L'umanità più che di amore e di giustizia, cose che non basteranno mai, necessita impellentemente di autocritica.
Ma che società è questa dove nessuno sa più essere fedele, dove si grida amore a tutti, dove l'amore non è un dono prezioso ma un regalino da dare a più persone. Troppo facile avere chi ci soddisfa il corpo, chi la mente e chi sta al nostro fianco, io questo non lo chiamo amore, ma solo egoismo e ipocrisia.
Volevo solo dire che, in mondo fatto di pecore, non importa quanto tu valga, la gente seguirà solo la massa.
Ingiustizia sociale è anche questa: se dici con onestà "mi sento male", o becchi una bella indifferenza o ti rispondono: "no, non è vero." E, se ti metti a tacere abbastanza volte, puoi o stancarti di difendere i tuoi diritti e cedere o interiorizzare che sei veramente inferiore ad altro.
Il successo di qualsiasi popolo è dovuto all'unità e il sostegno di tutta la loro nazione, una nazione che non ha l'unità e sostegno sarà per sempre sotto il dominio dei suoi nemici.
La convivenza è quell'indumento che ti copre di adeguatezza e necessità. Un abbigliamento che non è stato fatta sulla tua precisa misura, per cui rimane sempre una parte che è non è del tutto confortevole, ma la si porta addosso e si cerca di rispettare l'indicazione di quella taglia.
E per adesso è tutto nelle mani di noi giovani, possiamo cambiare il mondo. Possiamo eliminare o almeno dividere il dolore e moltiplicare la gioia.
Mentre i lavoratori onesti si ammazzano per versare i loro contributi allo stato, lo stato dà anch'esso il suo contributo ai lavoratori: contribuisce a far loro la pelle, ad incenerire i loro sogni e i loro esigui risparmi, ed è anche lungimirante, trova cioè il modo per garantire ai pensionati un futuro di merda.
Mi guardo attorno e vedo vite che guardano altre vite, senza sapere vivere, anime che si rassegnano a sopravvivere, manichini in balia della società, poche teste che ragionano, pochi volti senza maschera, troppa staticità sulle cose, troppa assuefazione. Vorrei resettare tutto e ripartire, solo da un punto fermo: l'amore.