Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Religione)
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
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Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l'opera dei sei giorni non fosse esistita.
I princìpi sociali del cristianesimo predicano la viltà, il disprezzo di sè, l'abiezione, la soggezione, l'umiltà, in breve, tutte le qualità della canaglia, e il proletariato, che non si vuole lasciar trattare come canaglia, ha molto più bisogno del suo coraggio, della sua coscienza di sè, del suo orgoglio, e della sua indipendenza, che del suo pane.
La fede che non dubita non è fede.
Ci vuole coraggio morale per soffrire, coraggio religioso per godere.
Dopo essere venuto a contatto con un uomo religioso, sento sempre il bisogno di lavarmi le mani.
La differenza fra il teorico della fede e il credente è grande quanto quella fra lo psichiatra e il matto.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Dio è migliore di quel che sembra, la Creazione non gli rende giustizia.
L'amore per Dio e per il prossimo sono inseparabili, sono le due facce di un'unica medaglia: vissuti insieme sono la vera forza del credente.