Scritta da: Silvia Nelli
A come "perdermi" ci hai pensato tu. A far si che io ti "dimentichi" ci penserà il tempo. A come "restare in piedi" ci penserò da sola.
Composta domenica 8 novembre 2015
A come "perdermi" ci hai pensato tu. A far si che io ti "dimentichi" ci penserà il tempo. A come "restare in piedi" ci penserò da sola.
Pieni di rancore viaggiano i cuori aridi di umanità. Non sanno leggere i battiti di altri cuori, non lasciano niente a chi ha bisogno. Fieri invece delle loro cicatrici battono cuori che hanno amato, anche invano e senza aspettarsi niente. Avranno lasciato "esempio" ed "esperienza" in ogni battito che hanno assaporato.
Quando arrivi in alto ci sarà chi gioisce con te, perché il bene che vi unisce è vero e sincero. E ci sarà chi farà carte false per farti cadere di nuovo. Nel primo caso condividi con persone importanti il tuo traguardo. Nel secondo caso sorridi comunque perché l'invidia è lo stato d'animo dei "poveri"!
Mi insinuo nei tuoi pensieri e non conta che tu lo voglia oppure no. Cammino piano, ma decisa perché conosco bene quel punto su cui mi devo appoggiare. È un punto che solo io sono stata capace di vedere ed è quel punto in cui hai nascosto agli occhi del mondo le cose più belle di te.
Hanno possibilità di danzare a lungo abbracciati tutte quelle persone che nelle diversità riescono a trovare un punto d'incontro. Quelle che nelle difficoltà si stringono ancor più forte. Quelle che non conta dove, come e quando, perché l'unica cosa che conta è con chi danzano. Perché nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore non lasceranno mai la presa.
Ci sono presenze che non possono essere sostituite. Riempiono, spiazzano, uccidono e resuscitano. Alimentano la forza, alleggeriscono il cuore e risanano l'equilibrio mentale. Un incontro che coinvolge ogni attimo del tuo quotidiano. Dalla buonanotte al buongiorno. Dal calore di un letto al semplice pensiero dei momenti in cui si è lontani.
Impariamo a rispettare. Impariamo ad amare chi ha scelto di starci vicino nel momento in cui ci cammina a fianco. Impariamo a dosare parole, menzogne e indifferenza verso chi per noi ha sempre avuto tempo, verità e attenzioni. Il "dopo" è un tempo ormai fuori luogo. Piangere, rimpiangere e rendersene conto dopo è imparare a capire cosa sia il "troppo tardi".
Quelle come me non sono cattive. È che chi ha una sola faccia non sa modificarla in base alla convenienza e all'occasione. Serena e sorridente di fronte a chi stima e diffidente e schifata di fronte a chi non approva. Nel primo caso resta e condivide, nel secondo si volta e ti saluta.
La mia felicità non dipenderà mai da coloro che l'hanno solo desiderata nella vita, ma da chi come me ha lottato per raggiungerla. La mia felicità sarà un insieme di attimi attraversati da dure battaglie affrontate insieme. La mia felicità sarà quel sorriso che nascerà sul mio volto, quando anche nei momenti più difficili incrocerò gli occhi tuoi. La mia felicità saranno le tue mani che non lasceranno le mie al primo errore, ma che sapranno stringerle più forte perché io possa tornare a dire: "sono felice".
Essere persone di valore è vantare di principi e concetti sani. Principi che non sono per tutti vissuti e visti allo stesso modo, ma hanno di base il rispetto. Un vero uomo lo fa l'intelligenza, il carattere e il saper proteggere e non ferire. La vera donna è colei che sa riconoscere certi uomini, che sa risparmiarsi per chi vale e sa tenere le sue "voglie" per un solo uomo. Essere persone che valgono è una cosa semplicissima, ma ci devi nascere perché certe cose le tieni nell'anima e non le impari.