Scritta da: C. De Padua Visconti
Con la persona che ami anche il silenzio è poesia.
Composta giovedì 11 giugno 2015
Con la persona che ami anche il silenzio è poesia.
La religione, come la patente, va maturata dopo il diciottesimo anno di vita.
La vita è dura ed io, come antidoto, mi cibo di sogni e mi disseto di speranze.
Pensate cosa accade quando ci si abbraccia: i cuori si sfiorano in un caloroso amplesso, le braccia stringono i corpi in una sorta di morsa d'amore, ed infine voltiamo le spalle al mondo con i suoi problemi per rallegrarci e fortificarci in un amore vicendevole.
Non vergognatevi di usare le labbra per baciare in pubblico, c'è da vergognarsi a usare la bocca per pettegolare in privato.
I ricordi naufragano sempre nella culla delle nostre radici. La terra dove siamo nati e cresciuti spesso richiama la nostra anima e se non possiamo raggiungerla col corpo, le emozioni passate ravvisano al nostro "io" i luoghi dove abbiamo lasciato le nostre indelebili tracce.
Perché se incontrarsi è stata magia, invecchiare insieme sarà una favola.
Una vita senza amore è come un corpo senza anima.
Avrei voluto esternare in quegli attimi brevi tutto il mio dolore, fatto di parole non dette, di abbracci mancati, di baci rimandati, di coccole, sospiri, invece mi limitai a stringerti per abbracciarti e lasciarti sul petto il mio cuore, la mia vita, la mia gioia, tutto quello che aveva stravolto. La mia vita era fatta di te ed era giusto riporla nella tua anima, perché la lontananza avrebbe svuotato il meglio di me e ti avrebbe seguito ovunque.
Vorrei che tu fossi puntuale nella realtà così come lo sei magicamente nei sogni.