L'alunno L. B., non avendo svolto per cinque mesi i compiti di grammatica, si rifiuta di dare il libretto alla professoressa e scappa dall'aula facendosi rincorrere dalla professoressa di italiano. Venne fermato dalla dirigente nel cortile della scuola.
La docente della classe affianco alla nostra interrompe la lezione affermando che non sembra di essere nell'ora di latino, ma ad Amici di Maria De Filippi e che la disturbiamo cantando e ballando.
L'alunno M. B. dopo una interrogazione di Biologia da 3, dice di essere disonorato e con l'aiuto dell'alunno Francesco U. pratica l'Harakiri. Invio in presidenza gli alunni suddetti.
L'allievo D. I. ha incastrato minuziosamente un petardo (precisamente un Magnum) dentro l'apertura di un rubinetto in bagno, facendolo esplodere, provocando gravi danni al sistema idrico ed elettrico della scuola, e che rimarrà chiusa per giorni due. Inoltre i bagni saranno inaccessibili per il resto dell'anno scolastico. In più è stato riscontrato un danno fisico al bidello. Dopo l'accaduto si chiede l'espulsione dell'alunno D. I. dai servizi che offre questa scuola e in più un risarcimento danni pari a € 2200. Firmato: Il consiglio d'istituto.
Esco per andare al bagno, al mio ritorno trovo gli alunni R., W. e B. che dalla finestra lanciano corpi contundenti verso i passanti che transitano nel marciapiede. All'arrivo delle forze dell'ordine (perché c'erano persone ferite), gli alunni non contenti iniziano come animali a fare cori non idonei verso gli agenti provocando una felicità collettiva di tutto l'istituto. Chiedo la radiazione di questi psicopatici.