L'alunno M. Si cimenta nel lancio del peso scagliando l'alunno F. fuori dalla classe; dopo essere stato sospeso viene riammesso alle lezioni grazie ad un'amnistia per meriti sportivi.
Consiglio ai genitori dell'alunno M. di parlare con il proprio figlio in quanto dopo ripetuti richiami l'unica cosa che riesce ad esporre ad una qualsiasi domanda ed in giornate diverse è "me ne fotto".
In questa classe sembra di stare alla "Pupa e il secchione", perché l'alunna A. scambia una illustrazione di Ulisse per una foto di Berlusconi da giovane.
Ero al bar vicino alla scuola e ho trovato a prendere un caffè gli alunni Francesco U., N. B., N. V. e L. M. e quando gli ho chiesto perché non fossero a scuola visto che erano le 12:34 loro mi hanno risposto: "Pausa pranzo e poi lei chi è scusi?" Ho tentato di riportarli in classe ma hanno detto che se li portavo con la forza mi avrebbero scatenato contro i loro avvocati.
L'alunno Antonio C. viene sorpreso a dormire in classe. Al suo risveglio afferma di essere molto stanco e provato perché avrebbe passato la notte a prepare una torta per la sottoscritta e dice che me la porterà nel pomeriggio. Voglio proprio vedere.
Appena seduta gli alunni C. A. e W. A. mi hanno chiesto con apparente cortesia di potersi mettere ai lati della cattedra. Appena iniziato a spiegare ad ogni mia frase il resto degli alunni hanno dapprima riso poi battuto le mani e poi emesso un verso di stupore. A metà lezione ho potuto sequestrare tre fogli dalle mani dei sopraddetti alunni C. A. e W. A. sopra erano scritte rispettivamente le seguenti parole: risate; applausi; woow. Ai docenti che seguiranno la mia ora chiedo di non acconsentire alle apparenti innocue richieste degli alunni.
Dopo 20 minuti dall'inizio della lezione di italiano, l'alunno G. D di un'altra classe, si alza in piedi e urla volgarmente che l'italiano non gli piace e torna nella sua classe originale.