Un tizio entra in un negozio di animali per comprare un pappagallo. Il negoziante avverte che ne ha solo tre e molto costosi. Il primo costa 10 milioni ed è in grado di programmare un computer, il secondo costa 50 milioni e oltre che a programmare è in grado di progettare computer. Il terzo costa 100 milioni. Il tizio incuriosito chiede: "e questo cos'ha di speciale?". e il negoziante: "non so, ma gli altri due lo chiamano professore!"
Sul treno. Un signore è seduto nello scompartimento di un treno e tiene i piedi appoggiati sul sedile di fronte. Quando passa il controllore per timbrare i biglietti lo vede e gli dice: - Mi scusi ma lei anche a casa sua mette i piedi sulle sedie? - No... e lei anche a casa sua timbra i biglietti?
Frate John entrò nel Monastero del Silenzio ed il Superiore gli disse: - Fratello, questo è un monastero silenzioso. Tu qui sei il benvenuto. Puoi rimanerci finché vuoi, ma non devi parlare finché non te ne do io il permesso!
Frate John visse nel monastero un anno intero prima che il suo Superiore gli dicesse: - Fratello John, tu sei qui da un anno ormai. Ora puoi dire due parole! Frate John rispose: - Letto duro. - Mi dispiace sentirti dire ciò. - disse il Superiore - Ti daremo subito un letto migliore. L'anno seguente Frate John fu chiamato nuovamente dal Superiore: - Oggi puoi dire altre due parole, frate John. - Cibo freddo. Disse frate John e il Superiore gli assicurò che in futuro il cibo sarebbe stato migliore. Al suo terzo anniversario al monastero, il Superiore chiamò nuovamente frate John nel suo ufficio: - Puoi dire due parole, oggi. - Vado via. - disse Frate John. - È meglio. - commentò il superiore - Da quando sei qui non hai fatto altro che lamentarti!
Un giorno, uscendo dal ristorante, vedo un vigile che sta facendo una contravvenzione per divieto di sosta. Mi avvicino rapidamente e gli dico: "Senta, sono stato appena cinque minuti dal fornaio. Me la potrebbe annullare?" Il vigile mi ignora completamente e continua a scrivere. Allora gli urlo "Tutti uguali, voi vigili! Vi basta fare multe! Ci prendete una percentuale vero?" Allora il vigile comincia a scrivere un'altra multa perché manca il catarifrangente davanti. Esplodo: "Schifoso, sottoprodotto del genere umano, cane maledetto, impotente, analfabeta, emorroide ipertrofica..." Il vigile continua a scrivere multe. Do la stura a tutta la ricchezza del mio vocabolario e vado avanti per un quarto d'ora, mentre il vigile, serafico, infila una multa dopo l'altra sotto il tergicristallo. Alla fine smetto e il vigile se ne va. A questo punto mi dirigo verso la mia macchina, dall'altro lato della strada, mi siedo e aspetto di vedere la faccia del mio padrone quando uscirà anche lui dal ristorante e vedrà in che stato è la propria macchina...
Un giovane, bellissimo e timidissimo, va in farmacia a comprare dei presevacosi, si insomma quelle robe lì (forse la macchinetta non funzionava? Mah. Io ve la racconto come l'hanno raccontata a me). Sorpresa, non c'è un farmacista, ma una bella farmacista, per cui lui non riesce a dire che "Vorrei un pacchetto di... di... impermeabilini, ecco, vorrei degli impermeabilini". La farmacista, ragazza molto accorta, capisce tutto al volo e gli consegna quanto desiderato, aggiungendo "... e se agli impermeabilini vuole mettere un colletto di pelliccia, io stacco alle sei."
Un uomo riesce ad ottenere dalla moglie il permesso di uscire una sera con gli amici, a condizione di non bere troppo e di tornare assolutamente entro mezzanotte. L'uomo, inebriato dalla libertà insperata, eccede nei beveraggi e rientra a casa alle tre di notte. Quando apre la porta sente la moglie che si gira nel letto e contemporaneamente l'orologio a cucù suona le tre. Preso da improvvisa ispirazione, fa altri 9 "cucù" e tutto soddisfatto va a dormire in camera sua. La mattina dopo la moglie gli chiede a che ora fosse rientrato. "A mezzanotte, cara, come ti avevo promesso. Proprio quando sono entrato l'orologio a cucù ha cantato per 12 volte." "Hai ragione, l'ho sentito anch'io. A proposito, quell'orologio a cucù bisognerebbe portarlo a riparare: quando sei rientrato ha cantato per tre volte, poi ha detto "occazz... " poi ha cantato altre tre volte, poi ha fatto una scorreggia, poi ha cantato altre tre volte, poi ha fatto una risatina, ha cantato ancora tre volte, poi ha fatto qualcosa come "tiè... " e infine ho sentito te che andavi a letto."
Un contadino si rivolge all'agronomo perché ha un problema; le banane che produce vengono tutte dritte. - Lei mi deve aiutare, perché quando vado al mercato a venderle, la gente vedendole tutte dritte, pensano che siano modificate geneticamente, e nessuno le compra. L'agronomo si guarda in giro, prende un po' di terra per analizzarla e se ne va. Il giorno dopo va dal contadino e gli fa: - Lei vuole risolvere il problema? Bene! Cominci a togliere da lì quella pianta di fiche.
Nell'intervallo tra due numeri di acrobazia il presentatore propone un gioco per coinvolgere il pubblico. Si tratta di superare tre prove per vincere un 100 milioni: 1) bere in 1 minuto 20 grappini; 2) tagliare la criniera di un ferocissimo leone; 3) sodomizzare una vecchia di 80 anni. Si presenta il primo: crolla dopo 10 grappini, il secondo ha troppa paura del leone, e così via. Finché si presenta alla gara un aitante carabiniere di 20 anni, orgoglio dell'arma. In 30 secondi si scola i grappini. Poi, un po' barcollante, entra nella gabbia, che viene celata al pubblico da un enorme telone. Inizia così una lotta furibonda che il pubblico può solo intuire. Finché, dopo qualche minuto, il ruggito di resa del leone; poi il silenzio. Il tendone si alza, il carabiniere, uscendo dalla gabbia, tutto stracci, esclama: "e adesso dov'è la vecchia che la rapo a zero!".
Un signore anziano siede ad un tavolo di un bar, quando vede che in un tavolo affianco al suo c'è una signora (anche lei anziana) e si ricorda che l'ha già vista prima da qualche parte. Si alza dalla sua sedia e, molto educatamente, chiede alla sua vecchia conoscenza se può sedersi al suo tavolo. Quindi attacca discorso. Lui: "Come sta, signora, mi ricordo di lei" Lei: "Oh, buongiorno, come la vedo bene..." Lui: "Eh, già; tutto bene. Ma mi dica, ce l'ha ancora la casa di appuntamenti?" Lei: "Certo, la gestisco ancora, ma non è più come una volta. Mi ricordo quando veniva Benito. Sceglieva una ragazza, la portava in camera e poi molto discretamente se ne andava. E il giorno dopo arrivavano cioccolatini per tutte" Lui: "Ma veramente?" Lei: "Oh, si. E pensi che veniva anche De Gasperi. Veniva, sceglieva una ragazza, a volte due, saliva in camera e poi se ne andava senza farsi vedere. Un vero signore". Lui: "e il giorno dopo cioccolatini per tutti, immagino..." Lei: "No, fantastici fiori! Che uomo. E pensi che la settimana scorsa è venuto ***". Lui: "Ah sì? E dopo di lui, fiori per tutte!?" Lei: "No, no, lui era solo venuto a trovare la madre!"