Un passeggero nel taxi tocca la spalla del tassista per chiedergli qualcosa. Il tassista fa un grido strepitoso, perde il controllo della vettura, manca per poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina. Ci sono un paio di secondi di silenzio totale, e poi il tassista dice: "la prego non lo faccia mai più. Mi ha spaventato a morte!" Il passeggero si scusa e dice: "non immaginavo che lei si sarebbe spaventato così semplicemente toccandole una spalla!" "Vabbè non è proprio colpa sua, ma oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista e sa, negli ultimi 25 anni guidavo un carro funebre".
Chuck Norris, quando gioca a calcio balilla, può frullare con gli omini. È infatti considerato "calcio rotante", e nessuno osa impedirglielo. Terminata la partita, frulla gli omini. Col frullatore. E se li beve. On the rocks.
L'alunno C. nel cercare di calciare un gesso alla compagna B. fa partire una scarpa che sfonda il vetro al di sopra della porta e si giustifica dicendo "questa classe cade a pezzi"!
Dopo la fine della lezione, l'alunno P. indossa il casco nero da moto di un compagno esce dalla classe ferma la bidella e le urla: "io sono il tuo vero padre!" Chiedo urgenti provvedimenti, visto che non è la prima volta che capitano simili avvenimenti.
G., durante l'ora di Economia Aziendale, esce dalla cartella e dalla carta stagnola un pollo alla brace e comincia a offrirlo a tutta la classe. Dopo il mio richiamo cerca di corrompermi offrendomi il pollo. L'alunno e il pollo non posso essere ammessi in classe se non accompagnati dai rispettivi genitori...
L'alunno M. B. è entrato in classe mascherato da sciamano indiano con una bambolina voodoo e dopo aver preso un capello a Francesco U. e N. C. ha incominciato a usare la bambolina contro di loro e gli alunni hanno fatto finta di essere colpiti dalla maledizione. Io non ho più parole per questa classe.
Oggi si è superato il limite! L'alunno F. C., non si sa come, è riuscito a salire sul tetto armato di megafono ed ha incominciato ad urlare, servendosi del megafono, "qui dentro c'è un morto! É stato ucciso dai professori". Poi ha iniziato ad urlare questo motto con cori da stadio: "Il morto ce l'ha corto, il morto ce l'ha corto, il morto ce l'ha corto!". Poi ha iniziato a ruttare come uno scaricatore di porto, attirando parecchia gente. Addirittura ha minacciato di buttarsi giù dal tetto. Abbiamo dovuto chiamare i carabinieri e la polizia. Chiedo espulsione dalla scuola e chiedo che l'alunno sia mandato in un riformatorio.