Un uomo per caso

...ancora una volta la società migliore
di Orwelliana memoria, quella sempre prossima a venire.

Ma l'ilarità che le idiozie, istituzionalmente sparate a raffica, provocano nelle persone di senno è intrisa di rabbia ed è così che,
una parte dell'offeso popolo alla cui totalità, ebbene ricordarlo, in questa nostra ideale democrazia, viene negata per l'ennesima
volta il proprio diritto all'autodeterminazione, decide di scendere in piazza a manifestare (come di sua facoltà) e lo fa organizzandosi anche attraverso i social.

Il padrone plutacrate, a quel punto, s'indigna e, con un semplice clik, cancella questo Popolo dalla sua democratica rete perché esso
si è permesso di dissentire, forse solo a tutela di se stesso e del suo territorio, da quel pensiero unico al quale tutti oramai dobbiamo obbedire
ed ha manifestato contro l'imposto nuovo regime.

I social gettano finalmente l'ipocrita maschera e si rivelano in tutta la loro triste realtà, una realtà fatta solo di tecnologie studiate e messe a punto per il controllo
e la schedatura delle masse. Si trinceano dietro presunte manifestazioni di odio razziale e blindano i loro network dando il chiaro segnale che, chiunque vada contro
quanto stabilito dall'unico pensiero, verrà oscurato.

È così, la velata dittatura, prima silente, comincia a manifestarsi in tutta la ... [segue »]