Seuprema beatitudine

...salita tra le pietre sparse su basamenti pericolanti.
Soffro di dolori alla schiena, non dovrei camminare in salita... "Ma quando potrò tornare in questo luogo prodigioso? Mai più! Voglio riuscire ad arrivare alla cima. Voglio, voglio e voglio.
Il gruppo degli italiani è già lontano, cammina spedito. Non riesco a tenere quel passo. Non importa, cammino come posso, ma lassù ci voglio arrivare a tutti i costi. Sono le due del pomeriggio, il sole è infuocato, ma l'altitudine mi benefica di un'aria frizzante che asciuga il copioso sudore del viso. Spesso inciampo, alcuni passaggi sono così dissestati che mi aiuto a salire aggrappandomi con le mani a pietre infisse nel terreno o a sporadici ciuffi d'erba ingiallita. Ogni tanto qualche turista straniero scende fischiettando, saltando qua e là su placche di terreno più stabile. La salita è talmente ripida che devo stare molto curva in avanti. A destra c'è uno strapiombo, non posso assolutamente guardarlo. Soffro di vertigini. Penso di essere arrivata a metà percorso ma... mi sento male. Il respiro è talmente affrettato che la gola mi brucia. Il cuore sta per scoppiare e le arterie della testa mi pulsano, percosse da un frenetico martello pneumatico.
La vista si ... [segue »]