Seuprema beatitudine

...penombra del Siq.
Sto andando "fuori di testa" nell'ammirare la bellezza di questa splendida cattedrale di roccia. Mai viste pareti di pietre così levigate dalla natura. Per non parlare della loro policromia. Il rosa, l'azzurro, il verde, il bianco, il rosso sangue - non vivo - ma violaceo si alternano a strati dissimili. Sembrano fette di carne sovrapposte e venate da lucide nervature. È uno straordinario patrimonio artistico che unisce la naturale avvenenza all'opera umana.
Cerco di imprimere nella mente il fascino di questa città unica, collocata nella profondità spettacolare di questa ferita inferta da un lontano terremoto. Il terreno è dissestato e pietroso, le lussazioni, alle caviglie, sono facili.
Iscrizioni sulle pareti, piccole statue, edicole votive, una romana canalizzazione per l'acqua ci raccontano della sofferta sovrapposizione di antichi popoli. Maher continua a richiamare il gruppo che si sofferma per troppo tempo. Peccato avere le ore contate!
Mancano pochi minuti a mezzogiorno. Gli ultimi duecento metri li percorriamo di corsa. Arriviamo ansimanti all'ultima curva. Ci blocchiamo... urlando di meraviglia.
In fondo al piazzale erboso i raggi del sole scendono a picco sul Tempio del Tesoro, illuminandone l'incredibile facciata. Colonne, capitelli, fregi, nicchie, statue, frontoni ornati di bassorilievi si materializzano, lasciandoci shoccati.... [segue »]