Scritto da: Fiorella Cappelli

Un Nastro Sciolto


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Vincent uscì di casa, attento a non fare rumore, per non svegliarla.
L'aveva sentita muoversi in cucina, all'alba, come era solita fare quando aveva trascorso la notte insonne. Vincent avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere cosa la tormentasse.
Aveva cercato più volte la sua confidenza in un gesto affettuoso, per carpirle quel segreto ma lei, durante il giorno era esperta a simulare bene, in presenza di suo figlio, quel malessere che si portava dentro, e che la notte le usciva fuori come una malattia a tormentarla, a sfinirla, tanto che, al chiarore del primo mattino, tornava a dormire fino a sera.

Il viale era colmo di variopinte foglie che il vento e la pioggia dei giorni precedenti, avevano strappato dai tralci di vite americana cosicché la macchina stentava ad avviarsi, Vincent era solito prenderla solo per recarsi al lago a pescare, viveva con sua madre da vent'anni e tutte le volte che ritornavano alla casa sul lago era la solita storia, lei dormiva per tutto il giorno, privandolo della sua compagnia e lui se ne andava solitario, a pescare.
Si era chiesto tante volte il perché di quel pellegrinaggio, a lui necessitava per distendersi e ritemprarsi da una pesante settimana ... [segue »]

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    Scritto da: Fiorella Cappelli
    Riferimento:
    Vincitore Premio Anguillara Sabazia Città D'arte 2004.

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