Un Nastro Sciolto
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...d'epoca...
- Hei, perché non parli con me? –
- -Si, ciao, scusa... ti stavo osservando, ma non hai freddo ad andare in giro così? -
- No, non ho freddo, mi dici cosa fai? –
- Sto pescando, non lo vedi? -
- Che cos'è pescando? -
- Non sai cosa significhi pescare? Prendo i pesci, i pesci che sono nel lago, con questa che si chiama canna da pesca –
- E prendi solo pesci? -
- No, veramente, no, quando tiro su l'amo a volte pesco anche altre cose, un barattolo vuoto, ad esempio e una volta ho pescato anche un vecchio e pesante scarpone. Ma tu, dimmi, perché ti sei allontanata dal gruppo? Non è meglio che torni dai tuoi? Forse ti stanno cercando... -
- Si, vado, ciao! -
- Aspetta... -
Non fece in tempo, Vincent la vide sparire tra il fogliame giallo e rosso e dopo un po' riapparire, come un miraggio, dall'altro lato del lago, vicino ad un gruppo di persone, con la manina alzata in segno di saluto.
- Ciaooo... - Le urlò, come se avesse potuto sentirlo.
"Che strana ragazzina, proprio strana" disse tra sé e sé nel mentre che raccoglieva il nastro azzurro e lo faceva scivolare, distratto, nella ... [segue »]
dal libro "I racconti del lago" di AA. VV.
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