Un Nastro Sciolto
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...qui a giocare quando lui non c'è ma a volte lui viene e mi parla del lago e degli gnomi del bosco, dice che dobbiamo restare qui quando mi racconta le favole perché nessun altro deve sentirle. Quando siamo qui lui mi accarezza e giochiamo ma poi mi fa tanto male io vorrei andare via ma lui mi lega con il nastro e mi dice di stare buona, dice che è un gioco segreto di cui non devo parlare con nessuno ma io voglio dirlo a te, perché tu sei mio amico, vero? Io torno qui perché lui ora è morto è scivolato nel lago, portato a fondo dai suoi scarponi pesanti, è morto e non può più farmi male ora. –
Vincent era rimasto sulla soglia, impietrito da quelle parole, non aveva il coraggio di avvicinarsi a quella bambina, forse stava solo immaginando tutto, forse era finito dentro un incubo... avanzò verso di lei, ora poteva vederne gli occhi nocciola, l'abbracciò forte... - stai tranquilla, calmati, di me non devi aver paura, vieni, usciamo da qui, ti riaccompagno. – disse prendendole delicatamente la mano.
Uscirono dalla capanna e un suono improvviso di antifurto, assordante in quel silenzio, vibrò nell'aria. – ... [segue »]
dal libro "I racconti del lago" di AA. VV.
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