Scritto da: Cleonice Parisi

Una Stella di giorno


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...la nostra ricchezza.

Un giorno dopo tanto dolore mi ritrovai nel silenzio, nessuna voce più mi parlava nessuna più mi consigliava ed allora tendendo l’orecchio mi accorsi di lei, della mia vera voce interiore, la mia saggezza, era l’unica che non voleva possedermi ma che tendeva a farmi crescere nella luce dell’amore, consigliandomi, e lasciando al mio essere il tempo di maturare. Le chiesi di aiutarmi a comprendere perché quell’uomo era maestro, forse perché nel passato aveva insegnato? ma lei disse di no, allora insegna ora? E lei rispose di si, e cosa può insegnare in quelle condizioni, le chiesi, ma lei disse: “osserva”.

Quel mattino non andai a lavoro, e decisi di passare la giornata nell’osservare il vecchio, lo attesi, giunse con passo stanco, s’inginocchiò al solito posto col capo chino ed ebbe inizio la sua battaglia per un tozzo di pane, mi si strinse il cuore, e tra le lacrime mi chiesi dove fosse finita la dignità a cui ogni uomo ha diritto. Avrei voluto prenderlo per mano per fargliene dono, ma era cosa assai ardua, la dignità non puoi trovarla in un piatto di pasta ne in un bicchier d’acqua, essa non si trova sotto un tetto ... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    Premio di Benemerito Culturale sezione Narrativa 5^ Ed. Premio Letterario Int. Tra le parole e L'infinito.

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