Sara avrebbe voluto scappare da se stessa, o meglio dal suo corpo stanco che non riusciva a seguire la velocità del pensiero. Oppure avrebbe desiderato riuscire a spegnere la mente, almeno per un po'. Naturalmente nessuna delle due cose le era possibile e, a tratti, immaginava che la sua mente ed il suo corpo non avrebbero mai fatto pace. Pace, era la parola chiave; praticamente una chimera. Ma, quando si soffermava ad osservare il suo gatto che dormiva beatamente, incurante di qualsiasi altra cosa, si convinceva che la pace doveva esistere! Certo, lo invidiava, ma sapeva anche che se fosse riuscita ad imparare da lui, la sua vita sarebbe stata più semplice. Allora, solo allora, riusciva a sorridere.
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