Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

Non basterebbe una stagione...

Non basterebbe una stagione per spiegarti
l'emozione che provo nel guardarti.
Tenendo aperte le finestra dell'anima
sentii entrare
quel profumo che aspettavo da un po'.
Come un giorno d'estate
che non aspetta altro che spogliarsi,
rimanendo nudo e vero,
come un amore che
nato in inverno non ha più paura di niente.
Composta giovedì 29 luglio 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Rigore

    Soffro, sudo, maledico le mie gambe,
    ho lo sguardo velato
    di chi sogna da una vita
    questo istante...
    cerco tutta la forza, quella
    nata nel rosso del cemento,
    quella di una tesa mano polverosa.
    Una magnifica luce
    rischiara i miei sensi...
    gli occhi sono fatti per mentire,
    ma non questa volta.
    Non ci posso ancora credere.
    Composta giovedì 29 luglio 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Il sogno è un alberto cavo...

      Il sogno è un albero cavo
      che mi ospita
      ogni qual volta gli occhi,
      neri come nuvole,
      lascian scivolar via la mia vita.
      La visione onirica è un desiderio
      detto in punta di labbra ad un angelo,
      è uno sconcio pensiero
      raccontato ad una prostituta.
      Flebili battiti di cuore
      e rughe profonde;
      rivelan sempre sinceri disegni
      di bambini singhiozzanti.
      Composta sabato 23 ottobre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        C'è un luogo lì nell'anima...

        C'è un luogo lì nell'anima
        dove adagiato, con i piedi penzoloni,
        guardi gl'attimi scorrer veloci
        come asfalto nero di periferia.
        Lì, seduto tra i ricordi
        il dolore si agita a mezz'aria
        sembra una falena ferita,
        non può più volare
        ma questo non la ferma,
        continua a dimenarsi.

        Il re del mondo è cieco
        non dissimile dall'amore,
        vive suonando il violino,
        incompreso come pochi
        e vivo come pochi.
        Indolente la notte s'alza
        nel deserto dei miei dubbi,
        sprofondo nelle illusioni e nelle paure
        di una vita vissuta sempre dimenticando
        quanta gioia c'è
        nel prender per mano un angelo.
        Composta giovedì 20 gennaio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          No Title #1

          Brillante pioggia
          illuminò le rughe
          di quel salice dalla pelle spessa.
          Ritto nella sua vetusta anima
          implorava pietà,
          si sporse in un impeto d'amore
          supplicando Dio di non portargli via
          il suo ultimo pezzo di vita,
          di non far piangere
          il suo vecchio cuore.
          Cadde distrutto nel portico
          ma si tirò su in primavera
          in tempo per raccontar la storia
          dell'aquila che maestosa volo via
          aprendo le sue possenti ali.
          Composta mercoledì 16 marzo 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Sorpresa e turbamento si radicarono in te...

            Sorpresa e turbamento si radicarono in te
            mentre scioglievo il mio ultimo segreto:
            "un cuore debole ed un fil di fiato
            sono miei compagni fedeli".

            Chiamarla vita non mi fa sentire meglio,
            chiamarla morte sarebbe prematuro,
            spendo giorni interi
            a perder diottrie sopra un libro.

            Sfiorò il tuo orecchio questo battito di vita,
            lambirono in modo sensuale i tuoi occhi
            le mie enormi iridi,
            mentre m'abbandonava il vital respiro.

            Lettura più bella non conobbi
            al di fuori di quegli attimi,
            al di fuori della mia vita
            vissuta tutta d'un fiato.
            Composta sabato 26 marzo 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              La biro rotolò dalle mani del poeta...

              La biro rotolò dalle mani del poeta,
              prima d'abbandonarsi al sonno
              disegnava anelli di gioia blu
              che avvolgevano una bugia vestita d'amore.
              Cangiante luce, in una fredda mattina,
              lo rendeva ancor prigioniero
              del suo onirico mondo,
              svegliatosi del tutto
              non poté far altro che guardare
              il suo sogno frantumarsi
              come mille e mille specchi.
              Ma questo non lo scoraggiò
              nel suo incessante desiderare
              un mondo migliore.
              Composta giovedì 9 giugno 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                C'è qualcosa di ancestrale in questa notte

                C'è qualcosa di ancestrale in questa notte
                come un esplosione latente di vita
                che non riesco a cogliere.
                Sarà il cantilenante
                gracidar di rane,
                il ronzare dei pensieri
                o il pesante respiro delle nuvole?

                Questa è una di quelle notti in cui
                i desideri si infrangono
                lanciati a folle velocità,
                da noi sognatori,
                contro il muro della realtà
                ma essi non muoiono, sono vivi
                in una lenta agonia.

                Questa è una di quelle notti
                o forse no...
                Composta mercoledì 27 luglio 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Le lacrime sono gemelli solitari

                  Romantiche lacrime
                  continuano a fissare in me
                  ricordi, paure, bugie.
                  I fieri fulmini son sentenze
                  senza appello agli occhi del bambino
                  che in preda alla tristezza
                  cerca qualcuno che lo rincuori.
                  "È vero che non potrà
                  piovere per sempre?"
                  ed io mi cingo il viso
                  mentre la mia innocenza
                  si perde, si perde, si perde.
                  Composta mercoledì 27 luglio 2011
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    Si muove lento lo sguardo...

                    Si muove lento lo sguardo,
                    ancora più lenta la testa,
                    sfili un altro ricordo dalla tua anima,
                    ne sento già nell'aria l'odore.
                    Una foto sbiadita che sa di già visto,
                    profonda malinconia,
                    riavvolgi quel pensiero che parla di noi
                    che come carta in una macchina da scrivere,
                    lettera su lettera, riscrivi il tuo futuro.
                    Il mio inferno è per il cuore,
                    il paradiso per la pelle,
                    ma tu sei alla disperata ricerca
                    di un purgatorio per la tua anima.
                    Composta domenica 13 gennaio 2013
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