Le migliori poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

9 marzo

Eravamo io e te,
su quel promontorio,
sembrava quasi aiutarmi il mare,
con il suo lento andare. Dirti, parlarti di me di te,
di quel noi che stava prendendo forma.
Piano il buio che sopraggiungeva,
le stelle giocavano a nascondino con noi,
ma non mi andava di giocare con loro,
tu lo sai perché?
Perché stringerti forte nel treno del ritorno,
era molto meglio che guardare tutte le stelle.
Abbracciarti forte, poi quei baci e le mani che si sfioravano, che si lasciavano.
Dovevi andar via...
quel sapore di amore che si era scolpito gia nel cuore,
quando ti dissi: sì sarà per sempre!
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Se fossi qui...

    Se fossi qui,
    cosa farei lo sai solo tu.
    Potresti immaginarlo sai,
    se sfogli un nostro incontro.
    ti chiederei di smetter di respirare aria
    e di respirare amore...
    saremmo lì ad un passo da un sogno
    sull'incontrarsi di confini e di onde.
    La tua bocca sulla mia,
    un sole che brucia in un tramonto,
    le mie mani nelle tue,
    un fiume che sfocia in un mare,
    apro le mie braccia,
    una pietra scagliata lontano,
    il tuo cuore che si spalanca,
    un cielo d'agosto chiuso in una stanza.
    Dita sulle labbra,
    mentre il tuo sapore sà di mare...
    ti amo come non sapevo neanche di saper amare.
    Composta mercoledì 18 agosto 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      - 21/08 –

      Sul tuo petto,
      odo l'ardere di un vita
      che vien vissuta
      sul delizioso andirivieni
      di un mare di passione.
      L'amore è una condizione transitoria
      della follia,
      ma noi siam sinceri quando
      ci promettiamo una lacrima di gioia,
      quando giuriamo che il sole
      albeggierà di notte solo per noi.
      Il tuo cuore vaga nella mia anima
      volendo appagare la sua fame d'amore,
      mentre si realizza il mio desiderio:
      non volerò più da solo.
      Composta lunedì 30 agosto 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Riff di vita

        La vita ha un proprio corpo,
        un proprio suono.
        Tuttavia le note delle canzoni
        si incastonano all'anima,
        si legano agli attimi
        e li guidano nella loro incolore solitudine.
        Si diffonde il respiro del cantante
        che urla il suo dolore
        ed io piango per lui,
        piango per me.
        Dolce è la musica che pretese non ha,
        lei si compiace
        nell'essere delizia degli uomini
        almeno da "un sempre".
        Composta domenica 13 febbraio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          L'Italia

          Figlia, madre e donna,
          illegittima, gravida e vedova
          cornice squallida che sminuisce una tela antica.

          La sento recitar in dialetto, comprare in inglese
          ed andar giù di lingua con lo stolto imperatore.
          In bilico sulla corda di un mandolino,
          suona goffamente una canzone imparata in chiesa.

          Io amo l'Italia!
          odio il suo retaggio morale,
          il suo atteggiarsi a "vergine"
          nascondendo la sua vera anima,
          nascondendo uno spartito di sangue e burocrazia.
          Composta martedì 5 aprile 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            La mezzanotte mi sorprese...

            La mezzanotte mi sorprese
            in una rivelazione solitaria,
            la mezzanotte mi sorprese
            quando era ancora ingenuo e puro.
            Lasciatemi sotto questo cielo,
            lasciatemi creder che il sole non muoia mai
            ma si faccia spazio nella notte
            attraverso delle piccole crepe
            che gli stolti chiaman stelle.
            Composta martedì 5 aprile 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Nelle foto vedi spegnersi l'adolescenza...

              Nelle foto vedi spegnersi l'adolescenza,
              lo specchio non contempla la nostalgia
              di occhi non più vivi e di un viso ormai segnato.
              La felicità si avvicina ai neofiti,
              si allontana da chi ripercorrere in eterno
              l'emozione di un momento.
              Inizio ad odiare la primavera,
              la parola "rinascita",
              a me sconosciuta, lontana, da sempre ineffabile.
              Ed io che son nato per seguire l'anima ed il cuore
              mi ficco le mani in tasca,
              scrollo le spalle e penso
              "tutta la vita che non ho vissuto
              dove è andata a finire?"
              Composta martedì 27 settembre 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Dopo aver dimenticato...

                Dopo aver dimenticato
                anche l'ultimo volto dei miei angeli
                vorrei partire per bruciarmi
                e bruciare... bruciare... bruciare.
                Come il sole vorrei spegnermi
                per poi risorgere imparando ad amar
                anche il silenzio.
                Ricercare con fare affannato la felicità,
                capire il senso profondo delle mie azioni,
                di quelle che ho fatto, di quelle che non ho mai compiuto,
                di tutte quelle che ho solo sognato.
                Composta martedì 27 settembre 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Lasciami tornare indietro

                  Lasciami tornare indietro
                  nello spazio di un sentimento rinnegato,
                  nello spazio di un "ti amo raramente",
                  sperimento quando è difficile far battere
                  un cuore di pietra, come quello che ho dentro me.
                  E seguo ancora i miei sogni
                  come i pipistrelli le zanzare,
                  affamato, vivo, perso
                  tu che eri come l'america per me,
                  sempre da scoprire,
                  mentre io in questo inconsolabile temporale
                  che ci bagna oltre la pelle
                  vedo cambiare ancora una volta
                  la direzione del tuo sguardo.
                  Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    From the Dark Side

                    Nel lato oscuro della mia testa
                    viaggio solo come cane sciolto,
                    vento freddo,
                    non arriverò a domani
                    la distanza resta una concezione astratta,
                    se ho te vicino.
                    Notte ancora,
                    lei bisbiglia "non andare",
                    ma continua a dormire.
                    I gemelli del male mi chiamano
                    "davvero un bel viaggio" urlano,
                    balliamo per ciò che ricordiamo
                    ridiamo per cio che abbiamo catturato.
                    Nel vento di un giorno che ho dimenticato
                    rimaniamo qui ma lontani,
                    la luna nel cielo e tu che all'orecchio
                    mi dici: "vai via, ti prego".
                    Composta lunedì 30 giugno 2014
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