Le migliori poesie inserite da Giuseppe Catalfamo

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Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Congelato nello schermo il mio dire, non solo.
Qualunque dire è sospeso fra la tua saccenza cosciente di verità
assoluta e la parsimonia del tuo giudizio,
dispensato come fosse beatificante assoluzione.

Non vi sono verità nel mio dire,
come non c'è verità nel tuo interpretare.
Solo l'infantile voglia d'esser ascoltati col malcelato desiderio
d'esser coccolati con l'indulgenza che si deve al bambino.
O ancor più c'è l'illusione si possa esser immortali...
ma sempre come bimbo inconsapevole che si può morire.
Composta venerdì 16 ottobre 2009
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Sentimenti pelosi

    Sentieri scoscesi.
    Respiro affannato.

    Sentimenti pelosi.
    Nudo, bagnato.

    Giorni dispersi.
    Manto intaccato.

    Nature morte, gli appesi.
    anima in trappola, celato.

    Bifronte i sorpresi.
    Per voi mai sono nato.

    Sentieri scoscesi,
    sentimenti pelosi,
    giorni dispersi,
    nature morte, gli appesi,
    bifronte i sorpresi.
    Respiro affannato,
    nudo, bagnato,
    manto intaccato,
    anima in trappola, celato.
    Per voi, non sono mai nato.
    Composta domenica 7 novembre 2010
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Ma chi... age?

      Quante cose dicevi di fare per me, amore mio.

      Dicevi che per ridurre la sensibilità "putanea"
      ti davi l'idrante' per aver la pelle morbida.
      Che per donarmi capelli fluidi allo sguardo usavi "Enea".
      Che pensavi a me accarezzandoti fino all'inguine mettendo i "collanti".
      Che ti piace quando guardo l'"autoreagente".
      Giocavi col riflesso dei tuoi occhi usando il "sorbetto".
      Che la "scoglionatura" era per omaggiarmi i tuoi seni.

      Amore, se vuoi far qualcosa per me vai a scuola d'italiano
      che dici un sacco di cazzate.
      Composta mercoledì 14 luglio 2010
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Vitaccia

        Un pianto.
        Lo schiaffo.
        Il sorriso.

        I profumi.
        Gli ardori.
        L'immortalità.

        Il primo bacio.
        La passione.
        Che uomo.

        L'incidente.
        L'amico.
        Che muore.

        La vendetta.
        Sul mondo.
        Le manette.

        L'aurora.
        L'amore.
        Mio figlio.

        L'amico tradisce.
        L'amore scompare.
        Un funerale.

        Avanti, combatti.
        Il tumore.
        Che muori.

        Il cono di luce.
        Se in fondo c'è Lui.
        Non lo voglio vedere.
        Composta lunedì 6 settembre 2010
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo

          Babbo Natale

          Una notte da Babbo Natale
          per poter dal camino entrare.

          Vedere quell'uomo che scalcia il suo cane
          e dello stronzo, per gioco, farne un tizzone

          Una notte da Babbo Natale
          per poter dal camino passare.

          La mano serpente sul bimbo fermare
          portarla col resto, nel camino, a bruciare

          Una notte da Babbo Natale
          per narrare un solo finale.

          Cuccioli e infanti accarezzati da bimbi
          Genitori ed anziani tornati un po' acerbi.

          Albeggiare sornione da Babbo Natale
          per poter nel caveau, della Banca d'Italia, entrare

          Sacchi riempire di soldi, monili e gioielli
          per lustrarmi la casa, non più con semplici orpelli.

          Va bhè che sò "babbo"
          è Natale, mi battezzo Gabibbo.
          Composta venerdì 17 dicembre 2010
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo

            Società

            Vestito di colori esco dalla tela.

            Siedo al desco imbellettato nel salone
            commensali squali divorano il mio ardore.

            Come fosse consuetudine strappano denti dal sorriso
            comprendo l'esser fratello non compreso.

            Miro la tavolozza dei miei colori, tutti pastello
            ritirandomi nel quadro di nero dipingo un ombrello.
            Composta lunedì 16 novembre 2009
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