Le migliori poesie inserite da Giuseppe Catalfamo

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Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Ogni fine ha avuto un inizio, la mia fine come inizierà e che senso avrà se tra inizio e fine non si è assaggiato, gustato, assaporato il più possibile delle cose... Assaggiare, anche per poi sputare e vomitare, gustare sino al punto di odiare un sapore assaggiare controvoglia per la cultura del sapere, sperimentare sino a sentire il palato impastato di sangue... Conoscere per scegliere, per esser libero e talmente ricco dentro da conquistare un'umiltà interiore tanto forte da non essere prosopopeico e supponente... solo saggio.
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Canzoni e poesia. S. Rosso.

    Ma che ne sanno?
    Ho visto anche zingari felici, ma niente più.
    Ma dove andiamo dove vanno i ragazzi?
    Anche se fosse peggio bella è l'età
    domani è un altro giorno.
    Quello che mi resta?
    "La tana del sorcio" l'osteria del tempo perso libertà... e scusate se è poco.
    Odio chi... "miracolo italiano".
    Storia disonesta, non gioco più
    malati di Far West fiori del male.
    E allora senti cosa fò, vado via ragazza sola.
    Vado prendo l'America e torno.
    La nave và...
    a me mi piace vivere alla grande.
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      La vita.

      La vita è come la mano, a volte prende spesso dà.

      La vita è come il naso
      a volte intasato, spesso un prato arioso.

      La vita è come un capello
      a volte cadente, spesso fiorente pistillo.

      La vita è come le labbra
      a volte con l'herpes, spesso di baci ebbra.

      La vita è come il culo, a volte dà, spesso prende.
      Composta lunedì 5 luglio 2010
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Vorrei incontrarti

        Vorrei incontrarti; in un mondo parallelo, dove ogni essere parla un diverso idioma ma dove noi per qualche divina alchimia comprendiamo le nostre parole!
        Vorrei incontrarti; di notte, in una strada buia e ciottolosa, dove noi passeggiando persi nei nostri crucci, voltando il capo incrociamo i nostri occhi che per incanto brilleranno di comprensione e complicità!
        Vorrei incontrarti; in un sogno, dove non ci sono occhi, dove non ci sono corpi, dove non ci sono parole, ma noi ci ritroviamo fiutando il nostro odore!
        Vorrei incontrarti; nel passato, dove sono un condottiero che cavalcando il suo bianco destriero ti salva da angherie e soprusi, rendendoti la principessa del suo feudo!
        Vorrei incontrarti; nel futuro, noi, canuti e morenti, ma con lo sguardo brillante, per rimboccarsi le coperte come la prima volta che scoprimmo i nostri corpi e le lenzuola non riuscivano mai a coprirci!
        Vorrei incontrarti; ma, nascondendo il mio rassegnato pianto, fuggirei!
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo
          Congelato nello schermo il mio dire, non solo.
          Qualunque dire è sospeso fra la tua saccenza cosciente di verità
          assoluta e la parsimonia del tuo giudizio,
          dispensato come fosse beatificante assoluzione.

          Non vi sono verità nel mio dire,
          come non c'è verità nel tuo interpretare.
          Solo l'infantile voglia d'esser ascoltati col malcelato desiderio
          d'esser coccolati con l'indulgenza che si deve al bambino.
          O ancor più c'è l'illusione si possa esser immortali...
          ma sempre come bimbo inconsapevole che si può morire.
          Composta venerdì 16 ottobre 2009
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            Scritta da: Giuseppe Catalfamo

            Scrittore?

            Far l'amore con amore ed affrontare le tue 'attività' con amore
            è dell'esistenza la sensazione gratificante, sarà banale, per il cuore.

            Mai amata la transumanza, ma in un paese di poeti e scrittori
            pascolo nel gregge, con poesie, racconti, o meglio, pensieri.

            Scrivo per me, anche per te, per voi, sempre aperto, di getto,
            nella mia tana, anima scaldata da gioie furenti nel petto.

            Han detto che pagando i miei pensieri vivrebbero su bianche pagine.
            così però non è come far l'amore con sedicenti puttane?

            Non cerco sinonimi, poesia o gradimento lessicale,
            per affermare che amo la mia sega mentale.

            P.S.
            Per dovere di cronaca devo confessare
            la mia essenza genovese.
            Composta mercoledì 7 luglio 2010
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              Scritta da: Giuseppe Catalfamo

              Sentimenti pelosi

              Sentieri scoscesi.
              Respiro affannato.

              Sentimenti pelosi.
              Nudo, bagnato.

              Giorni dispersi.
              Manto intaccato.

              Nature morte, gli appesi.
              anima in trappola, celato.

              Bifronte i sorpresi.
              Per voi mai sono nato.

              Sentieri scoscesi,
              sentimenti pelosi,
              giorni dispersi,
              nature morte, gli appesi,
              bifronte i sorpresi.
              Respiro affannato,
              nudo, bagnato,
              manto intaccato,
              anima in trappola, celato.
              Per voi, non sono mai nato.
              Composta domenica 7 novembre 2010
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                Scritta da: Giuseppe Catalfamo

                Caro Lucio ti scrivo

                Genova "4 marzo 2012"

                "Caro Lucio Ti Scrivo", non ti sento molto lontano,
                ma come poterti ricordare in modo plausibile... e con "Quale Allegria"?

                "Un Uomo Come Me" che gioca nello scrivere
                è solo "Un Bambino Di Fumo" che ascoltando la tua melodia
                fra "Strade Su Strade" o "Treni A Vela"
                spesso si è chiesto... "Se Io Fossi Un Angelo"?

                Lo fossi Ti vorrei a fianco "La Sera Dei Miracoli"
                cogliendo una "Stella Di Mare"
                non percependo gli odori d "Anidride Solforosa"
                per rendere "Futura" anche "L'Ultima Luna".

                "Balla Balla, Ballerino" Lucio
                non so "Cosa Sarà"
                so che "L'Anno Che Verrà" ed oltre
                mordendo la vita come "Nuvolari"
                dovremo sempre stare "Attenti Al Lupo"
                ed all'ipocrisia che non ha confini "Com è Profondo Il Mare".

                "Ma Come Fanno I Marinai" avremo le Tue parole in ogni porto
                in ogni angolo di "Cielo"
                avremo un pianto di speranza in ogni "Piazza Grande".

                Buon compleanno Lucio... Infinite Grazie.
                Composta domenica 4 marzo 2012
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