Le migliori poesie inserite da Gianluca Cristadoro

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Scritta da: Gianluca Cristadoro

Io e il nulla

Talora il nulla mi pervade, riempiendo di leggerezza le mie intenzioni.
Ne assaporo l'inebriante densità, il vacuo respiro di vita, la forza ispiratrice che sola corrobora la volontà e spinge all'azione.
Io e il nulla ci capiamo al volo, come due vecchi amici che si confidano segreti inauditi.
Il nulla mi attraversa senza far rumore, si sofferma, soltanto, per elargire un sorriso che regala speranza e che sa di eternità.
Composta mercoledì 22 ottobre 2014
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Il mondo dei bambini

    Bello è il mondo dei bambini
    che sian tristi o sian felici
    che sian soli o con gli amici.

    Bello è il cuore dei bambini
    che sian stanchi o sempre in piedi
    tu li guardi e poi ti chiedi
    se sian angeli o creature,
    satanelli o anime pure.

    Bello è il mondo dei bambini
    che abbian voglia di studiare
    o con gli occhi lì a sognare.

    Bello è il volto del bambino
    quando impara a far di conto
    o ti implora a notte tarda
    di rileggere un racconto.

    Belli gli occhi del bambino
    tu lo guardi e poi ti siedi
    niente affanni, né rimedi
    potrai mai trovare ai dubbi
    sia di oggi che di ieri.

    Poi la testa china levi
    e lo sguardo volgi avanti
    coi ricordi un po' all'indietro
    gli sorridi e con lui canti.
    Composta venerdì 10 ottobre 2014
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Fila-Strocca

      Filastrocca che non dice niente
      pensata apposta per tutta la gente
      che grida e che sbuffa
      ch'azzanna e s'azzuffa.

      Filastrocca che niente sa dire
      a tutta la gente che vuole partire
      che piange e che finge
      che falsi sorrisi sul volto dipinge

      Filastrocca di senso priva
      che già se ne va non appen'arriva.
      Composta venerdì 4 gennaio 2019
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        La befana nella botte

        La befana vien di notte
        senza scopa, in una botte
        per non farsi più vedere
        mentre beve un buon bicchiere
        ed i bimbi dormon quieti
        a Milano, Foggia e Chieti.

        Ma nel rotolarsi allegra
        nella botte d'uva negra
        una calza le s'impiglia
        ed un filo s'attorciglia.

        A rimedio del disastro
        senza vasi d'alabastro
        per riporre i dolci doni,
        solo per bambini buoni,
        Il cappello sgangherato,
        come sempre malandato,
        poggia presso al caminetto.

        Sembra un piano assai perfetto.

        Ma allorquando lo riempie
        stan per torcersi le tempie
        che i dolcetti giù pè i buchi
        scivolando come bruchi
        a finire dentro al fuoco
        vanno dritti a poco a poco.

        Una fiamma dolce s'alza,
        un profumo senza calza...
        Né dolcetti e né carbone
        per cattivi o bimbe buone.

        La befana va di notte
        senza calza e senza botte
        né cappello alla romana.
        Che disastrò sta befana!
        Composta venerdì 4 gennaio 2019
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