Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie personali)
Far camminare un pensiero
non è dar vento ad un cero.
Illumina più la mente
una fiamma resistente
col fragore assente,
che un fuoco ambulante
che non conosce Zante.
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Far camminare un pensiero
non è dar vento ad un cero.
Illumina più la mente
una fiamma resistente
col fragore assente,
che un fuoco ambulante
che non conosce Zante.
Ci sono cuori molto simili ai fiori, dai tanti odori e dai mille colori. Ci sono cuori molto simili al mare, desiderosi di danzare e con tanta voglia di amare. Ci sono poi cuori simili al cielo e cuori simili ai bambini, grandi come un grattacielo e giocosi come i delfini. E infine ci sono cuori molto simili ai nostri, preziosi come gli ori e fedeli come i chiostri.
Ricordo ancora
quella palla
colorata,
sembrava quasi
un bicchiere d'aranciata.
Non vi era emporio
che non l'avesse sui muri,
in alto, bella ed in mostra
quasi fosse una magica giostra.
Era dentro una retina,
e non vi era bambino
che alla suo vedere
non versava lacrime
per poterla avere.
Non vi era altro gioco
che si desiderava,
a quei tempi
con poco ci si cibava.
Erano giorni davvero felici,
bastava una palla
e non una bici.
Attorno ad essa
accorrevano in tanti,
a costo della vita
la si difendeva come i fanti.
Riuniva intere vie e quartieri,
bastava tirarla su un cancello
e da lì a poco un capannello.
Era una grande amica,
e quando si era assieme
non vi era mai alcuna fatica.
Di tanto in tanto
ancora la sogno
E quando mi sveglio
ne avverto tutt'ora bisogno.
Madonnina del mio cuore
voluta qui dal Creatore
per dirci cos'è l'Amore
e per abbattere la notte
con il tuo gran chiarore,
Non lasciarci mai soli
ci perderemmo tra i Poli
Riscalda i nostri cuori
tramutandoli tutti in fiori
Cosicché possano profumare
e i mali giornalieri cacciare
Senza mai più cadere
e con sempre sulla bocca
solo tante e sincere preghiere.
Non vedevo l'ora
che arrivasse mattina
per correre a baciarti.
Non vi era altro modo
per far sbocciare
il giorno.