Poesie personali


Scritta da: Iris Vignola
in Poesie (Poesie personali)

La grotta dell'angelo

Moltitudine di anime,
nella vasta grotta,
ascoltano,
in silenzio,
la parola del Signore
e pregano.
Lo sguardo sorvola
tutt'intorno,
nella sacralità del luogo,
mentre l'emozione
cattura la gola
e gocce salate,
trasparenti,
luccicanti
come cristalli,
sgorgano
dagli angoli degli occhi,
scivolando giù,
lungo le guance,
inarrestabili.
Le mani si congiungono
per una silenziosa preghiera,
intanto che la mente corre,
a ritroso nel tempo,
immaginando il toro,
immobile,
nel rifugio precario
e la freccia scagliata
dalla mano infuriata,
tornata,
come un boomerang,
a colpire il mandante,
in quella grotta
tra le tante,
in una zona impervia
e incontaminata.
Ancora pura.
La grotta
prescelta dall'Angelo,
consacrata
dalla Sua stessa presenza
eterea,
celestiale,
paradisiaca.
La grotta in cui Michele,
Arcangelo di Luce,
Agguerrito Capo
delle Guarnigioni Angeliche,
Intrepido Vincitore
di orde di angeli del male,
ha salvato l'animale
ed è apparso,
Messaggero proveniente
dalla Dimensione Divina,
su quest'angolo di mondo,
a dare prova di sé
e del Suo Mondo,
Eterno,
Perfetto,
Immutabile.
I miei piedi
calcano la terra
che hai calcato
Tu
e, per questo,
il mio cuore esulta.
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    Scritta da: Iris Vignola
    in Poesie (Poesie personali)

    La danza dei colori

    Grigio assoluto, nel nascente mattino...
    Tenebra oscura, nel pieno del giorno...
    Di neutro colore, il mondo mio si è appropriato,
    rispecchiante le spente tinte
    di cui si pregna il mesto silenzio...
    Tetra spirale, carpente lo spirito avvilito,
    già, da mera solitudine, circuito...
    Ma... per incanto... di colori, un'esplosione,
    intorno e dentro me...
    nello scoprire il tuo sorriso
    che, d'improvviso,
    da spira carceriera, mi ha strappata,
    disgregatasi all'istante, magicamente.
    L'avvolgente magia, che nasce dall'amore,
    che colora la mia vita
    e fa risplendere, per me, il sole...
    di oro, splendente, infervorante la Terra
    che gli si concede,
    sua anima gemella...
    Di conseguenza, il verde dei prati, accende,
    come, dei fiori, i pigmenti
    e, dell'acqua marina, il blu turchino,
    sottratto al cielo, in un saccheggio continuo.
    Rosso passione colora le mie labbra,
    quando, alle tue, si avvicinano,
    in un bacio divino
    che, la nostra anima, trascina in volo
    sull'iridescente arcobaleno,
    dove, la danza dei colori ci attira,
    dai policromatici toni, di cui ci inebriamo,
    attendendo la notte
    e lo spuntare della luna...
    che, giunta, imperturbabile, ci scruta,
    forse fingendo,
    visto che pare sorriderci...
    quando ci inonda d'argento.
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      Scritta da: Iris Vignola
      in Poesie (Poesie personali)

      Acqua

      Acqua...
      ... Da natia sorgente, sgorghi,
      fra anfratti di roccia scalfiti,
      scrosci...
      Di artico fluido, ti vesti...
      spandendo invitanti fruscii,
      che, ad argentine e antiche risa,
      di giubilanti pargoli,
      riporti...
      Verso te... inchinata...
      ... Invoco...
      per grazia...
      Riempi l'immacolate mani,
      che devastante dolor, mai arrecarono,
      racchiuse, or ora,
      come caldo, concavo scrigno
      e compiaci
      l'assetata mia bocca,
      di voluttuosi baci, anelante,
      che, di te, si sollazza...
      ... Fitta cascata, irrompi,
      tra rocce e sassi, tuffasi,
      come vitale fonte,
      con zampillante balzo,
      in suggestiva pozza,
      da leggiadre ninfe, abitata,
      che, tu medesima, hai plasmato...
      Di cristallino manto, ti vesti...
      Ignuda... a te, protesa...
      ... Invoco...
      per grazia...
      Purifica, con salubre dolcezza,
      il languido mio corpo,
      come, pietosa,
      laveresti via mortal peccato,
      se, di Divino Assenso,
      fossi rivestita
      e carezzane l'infuocate membra,
      d'ardente desiderio, possedute,
      cosicché spegnerne il tormento,
      come spegneresti fuoco,
      divampante...
      ... Turchese mare, ti riveli,
      tra cielo e Terra,
      pulsante e vivo,
      di salina e amara linfa intriso,
      seppur, con carisma, generato.
      Nel tuo sconfinato impero,
      che, ognor dominante,
      invincibile, si erge...
      di bramante trionfo, ti vesti...
      Sconfitta... a te, arrendevole...
      ... Invoco...
      per grazia...
      Conducimi con te,
      per il sommerso spazio,
      tra varia e variopinta fauna,
      vermigli coralli e, di alghe, distese,
      onde, alla chimerica Atlantide, approdare,
      di aitanti fauni e lusinghiere sirene,
      segrete parvenze, scoprire,
      acciocché, dallo straziante vivere,
      sull'effimera terra,
      fattosi, anzitempo, mesto sopravvivere,
      fuggire e cercar rifugio.
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        Scritta da: Enrico D.
        in Poesie (Poesie personali)

        Dove nascono le Comete?

        Dove nascono le Comete?
        Dell'Universo profondo osservatrici
        ciclano in tondo, non hanno mete
        s'allontanano e ritornano, cacciatrici.

        Un po' di sé donano al passaggio
        tutti ad osservarle quando vicine
        indifferenti continuano il lungo viaggio
        ma un giorno sarà pure per loro la fine.

        Uguali un po' diverse salutano dall'alto
        tra le stelle fioche esse si stagliano
        mirarle dovresti per compiere il salto.

        Di meraviglia per sempre ci abbagliano
        con onirici sogni dal color cobalto
        che tutte le certezze, invero, scarmigliano.
        Composta sabato 7 agosto 2010
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          Scritta da: Enrico D.
          in Poesie (Poesie personali)

          Caffè

          Caffè.

          Scusa per un appuntamento
          te ne stai lì immobile, per un momento.
          Ascolti mille parole, mille sogni,
          assecondi tanti amori, tanti bisogni.
          Scuro e pure trasparente
          trasformi in reale l'apparente.

          Caffè.

          Rispecchi due volti
          che si affaccian capovolti.
          Svanisci in fretta,
          qualcun altro ti aspetta.

          Caffè.

          Compagno di solitudine
          dolce o amaro ossequio all'abitudine.
          Composta sabato 15 ottobre 2011
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            Scritta da: Enrico D.
            in Poesie (Poesie personali)

            Anamorfosi

            Numeri come lettere, parole come formule
            oscillazioni schizofreniche
            poesie come leggi della natura.
            Eternità nello stile.
            Strutture nei contenuti.
            Unità nella duplicità.
            Significati come forma.
            Anamorfosi, privilegio del punto di vista,
            Amore, privilegio di un cuore.
            Odio e rigetto come attrazione.
            Eternità nel cervello.
            Razionalità rifugio stanco della follia.
            Architetture sublimi e forme geometriche
            morbidi corpi che sospirano.
            L'indicibile si compie in ogni attimo divenente
            L'incommensurabile accompagna il divenire,
            memoria obliante come una linea retta piegata.
            Bellezza passeggera e virtù spezzata.
            Composta giovedì 17 novembre 2011
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              Scritta da: Enrico D.
              in Poesie (Poesie personali)

              Fantasmatiche rappresentazioni

              La fosca differenza tra reale e non reale,
              si reincarna eternamente in circostanze infinite,
              in amor prende sembianze d'un fatto sleale
              tanto da torcer l'anima e logorar le vite.

              Vi è un fantasma, se non più d'uno,
              che spunta di tanto in tanto e fa paura
              talvolta è bramato, talvolta inopportuno
              anch'esso sottoposto all'egida della censura.

              Il palco è pronto per ospitar gli attori,
              non meno di tre ne prevede il copione,
              bisogna recitar gli impossibili amori!
              Ma chi è il terzo che prende all'azione?

              La funesta messa in scena è iniziata
              con un triangolo perfetto pronto a danzare
              condotto dall'anima erma e mai espiata
              che, candida, è tutta intenta sull'altare.

              "Ti voglio con tutta me stessa"
              parte in prima la seconda attrice,
              "decido io!", Ammonisce l'anima indefessa,
              "sono qui e attendo o mia nutrice".

              "Bene, hai capito chi qui comanda"
              ribatte Lei con fare ardito
              verso quel fantasma che tutto asseconda
              e bieco attende lo spietato rito.

              "Adesso potete iniziare la recitazione.
              Annettine la carne senza sconforto
              e, mi raccomando, fallo con determinazione
              affinché le venga il fiato corto"

              "Aspetta diabolica conduttrice
              non voglio partecipare più alla finzione
              cosa credi che sono una meretrice?"
              fu subitanea la reazione.

              "Mia dolce e ingenua fanciulla
              pensi che partecipi ad una farsa?
              Non voglio io che la tua psiche si trastulla
              lungi da me quest'accusa così scarsa".

              Le luci si affievoliscono come prescritto,
              tutt'intorno si silenzia e si ingrigisce
              mentre la storia continua per diritto
              tra amor vero e amor che ferisce.

              "Continua così mio prode cavaliere
              custodisci la mia materia, difendimi con la spada!
              Afferra le mie criniere
              e non desistere finché il tutto accada!".

              Un tremendo bagliore all'improvviso
              come un sussulto che tutto inonda
              illumina la scena di chi ha deciso
              la lieta fine invereconda.

              "Andate via! Intrepidi imbonitori
              che sia questa l'ultima rappresentazione
              prometto: non avrò altri amatori!
              che possa andar, la mia anima, alla dannazione".

              "Vieni qui fantasma che ora sei in pericolo,
              abbandoniamo in fretta quest'arena
              siedi che adesso inizia il vero spettacolo!
              Assistiamo silenti alla vita che si inscena".
              Composta giovedì 17 novembre 2011
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                Scritta da: Andrea Ferrari
                in Poesie (Poesie personali)

                Persone meravigliose

                Attimi di tempo,
                leggeri come foglie sfidano la vita.

                Profumo di primavera che invade il gelido inverno.

                Al loro passaggio, tremolanti incertezze mutano in soave melodia.

                Eterna speranza, incancellabile poesia.
                Vincono la vita.

                Angeli mandati dal cielo,
                persone meravigliose.
                Composta mercoledì 19 novembre 2014
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                  Scritta da: Ida Bastano
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Carezze marine

                  E quando
                  l'anima inquieta
                  diventa straniera a se stessa
                  torno al mare
                  come alla lontana casa paterna
                  e ritrovo il compagno di sempre,
                  regno incantato
                  che non conosce radici.
                  Fiduciosa immergo lo sguardo
                  nel nudo volo
                  delle sue onde eterne
                  che donano ai sensi
                  l'ascolto del suo libero canto
                  fedele custode
                  di sogni e paure.
                  E ritrovo l'Amore
                  tra gli audaci flutti,
                  tempio selvaggio
                  delle tempeste del cuore.
                  Premiata l'attesa
                  giunge
                  lento e soave
                  il caldo respiro del suo petto
                  che culla
                  e addormenta antiche domande.
                  E l'onda
                  parla la lingua del cuore
                  che docile si placa
                  nel suo rinnovarsi infinito.
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                    Scritta da: Pasquale Laurenza
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Speranza di vita

                    Il cuore in frantumi,
                    anelo
                    spazi immensi,
                    fiordi di acqua cristallina,
                    rigoglii argentei di torrenti montani,
                    praterie di fiori.
                    Ci allontana la vita
                    da noi stessi,
                    cancella i sogni dell'anima,
                    consegna alla mente acri realtà
                    di immensa solitudine.
                    Intanto passa il tempo,
                    neve si posa su di me,
                    lento muore il corpo e la mente;
                    la speranza no,
                    rimane in me, viva e selvaggia.
                    Anelo
                    terre lontane, spazi immensi,
                    luci di albe e tramonti dorati.
                    Speranze di vita.
                    Composta martedì 25 novembre 2014
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