Acqua... ... Da natia sorgente, sgorghi, fra anfratti di roccia scalfiti, scrosci... Di artico fluido, ti vesti... spandendo invitanti fruscii, che, ad argentine e antiche risa, di giubilanti pargoli, riporti... Verso te... inchinata... ... Invoco... per grazia... Riempi l'immacolate mani, che devastante dolor, mai arrecarono, racchiuse, or ora, come caldo, concavo scrigno e compiaci l'assetata mia bocca, di voluttuosi baci, anelante, che, di te, si sollazza... ... Fitta cascata, irrompi, tra rocce e sassi, tuffasi, come vitale fonte, con zampillante balzo, in suggestiva pozza, da leggiadre ninfe, abitata, che, tu medesima, hai plasmato... Di cristallino manto, ti vesti... Ignuda... a te, protesa... ... Invoco... per grazia... Purifica, con salubre dolcezza, il languido mio corpo, come, pietosa, laveresti via mortal peccato, se, di Divino Assenso, fossi rivestita e carezzane l'infuocate membra, d'ardente desiderio, possedute, cosicché spegnerne il tormento, come spegneresti fuoco, divampante... ... Turchese mare, ti riveli, tra cielo e Terra, pulsante e vivo, di salina e amara linfa intriso, seppur, con carisma, generato. Nel tuo sconfinato impero, che, ognor dominante, invincibile, si erge... di bramante trionfo, ti vesti... Sconfitta... a te, arrendevole... ... Invoco... per grazia... Conducimi con te, per il sommerso spazio, tra varia e variopinta fauna, vermigli coralli e, di alghe, distese, onde, alla chimerica Atlantide, approdare, di aitanti fauni e lusinghiere sirene, segrete parvenze, scoprire, acciocché, dallo straziante vivere, sull'effimera terra, fattosi, anzitempo, mesto sopravvivere, fuggire e cercar rifugio.
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