Poesie personali


Scritta da: Andrea Vidili
in Poesie (Poesie personali)
Me ricordo quann' èro bambino,
Soltanto du scudi e c'havevo 'n tesoro.
Annavo de corsa da Giovannino
cò nella saccoccia quer mucchietto d'oro

Me sembraveno nun finì mai
e che ce potevo annà pure all'awahii

La verità è ch'èro pischello
e m'abbastava quarche giocarello.

Adesso de anni ne so passati
e li sordi nun me so mai abbbastati

no scudo, du scudi e du sacchi,
mezza piotta, na piotta e 'n testone.
Ma limortè, n'avrei voluti a pacchi
e 'nvece sur + bello m'hai fatto er bidone!

Addio lira, te saluto col rimpianto
de nun avette tenuto quasi mai accanto

ma d'avette troppo spesso 'nseguito
co l'unico risultato d'esseme ammattito

N'artro po m'aricoveraveno alla neuro
Speramo che le cose cambino co sto benedetto EURO
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    Scritta da: Francesca Nobili
    in Poesie (Poesie personali)
    Detesto il tuo cuore quando è di pietra
    detesto la cattivaria quasi premeditata
    che talvolta metti nei tuoi discorsi
    e nel tuo sguardo, che inclinato
    spegne nel tuo volto bellezza, sentimento,
    tenerezza e persino rispetto,
    così da sembrare impudicamente feroce,
    volutamente crudele e duro.
    Odio quei piccoli, scontati paletti
    di cui ti circondi quando mi ascolti
    senza un lampo, senza una luce e così
    io striscio, mi sciolgo in un lago di paura e
    detesto sempre più la legge dell'amore
    che mi ha resa così appassionata, innamorata
    e incapace di lottare per farmi capire da te
    mentre mi stai divorando...
    Mi domando scuotendo la testa quando mi amerai
    quando mi saprò far amare da te...
    E se il tuo amore non è nemmeno capace
    di guidarti in questo nostro percorso insieme,
    di minime distrazioni, il nostro essere
    uguali, la nostra sensibilità che misero amore avrò io...
    Sono una sciocca, nevrotica, che crede ancora
    ai sogni, ma vorrei solo essere amata...
    ... non più sola... sola...
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      Scritta da: Michele Pernozzoli
      in Poesie (Poesie personali)
      Lo specchio del gusto
      per l'età dell'acquario

      cinquant'anni nel duemila:
      con la penna e il pennello,
      per l'acquario che s'avanza,
      il degrado ho colorato.

      Il degrado provocato
      dall'accumulo dei danni:
      sembran pochi cinquant'anni,
      per travolgere il creato.

      Ho voluto denunciare
      malgoverni generati
      dall'insana cupidigia
      che attanaglia l'homo sapiens;

      nella brama di lasciare
      la sua impronta e il suo messaggio
      è riuscito a consacrare
      solamente le sue feci.

      Suggellate in gran rilievo,
      a tangibile memoria,
      son preziose, uniche eredi
      dell'inutile passaggio.
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        Scritta da: Michele Pernozzoli
        in Poesie (Poesie personali)

        Il nuovo Satyricon

        Mi presento ai miei Lettori:
        grande artista del pennello,
        con lo scritto impertinente
        vi disegno nuove scene,
        a riflettere vi induco.

        Cinquant’anni nel Duemila,
        stramberie ne ho fatte tante
        e altrettante creazioni:
        le sculture di cristallo
        e gioielli e quadri e storie,

        in cui tratto di erotismo,
        piedi, sesso e movimento.
        Ho dipinto le stagioni,
        onde azzurre, foglie e fiori,
        sogni, incubi, colori.

        Alla fine del millennio,
        quando vien l’Apocalisse
        io rivelerò il mistero
        della fine del buon gusto.

        Troppe forme repellenti
        L’esistenza hanno sfregiato:
        l’uomo è un servo non cosciente
        dell’obbrobrio che ha inventato.
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          Scritta da: Vincenzo Montanaro
          in Poesie (Poesie personali)

          Donato

          Ti appoggiavo la mia immagine negli occhi
          ancora prima che il tuo sguardo fosse qui
          e riconosciuto quell'azzurro che vedevo
          nel riflesso quando avevo la tua età

          un oceano di luce dentro mi mareggia
          nel vederti finalmente respirare.

          Esplodeva la mia mente in un dolore
          che a contenere tanta gioia non bastava
          e la mia testa chiedeva aiuto al cuore
          sobbalzante nell'ansimare del torace.

          Il mio prolungamento ed i miei giorni
          sono guancia a guancia in questo specchio
          riflessi incollati a chiudere il mio cerchio
          di esistenza e resistenza in questa vita.

          Per te sarò in quest'ora a darti mille dritte
          perché continui la mia vita nel tuo istante
          e come un dono di cristallo nelle mani
          ti terrò stando accorto non si infranga.

          I battiti di ciglia sulle gemme a coprire
          sono petali soffici di rosa
          dove un languido avvenire
          flebilmente si riposa.
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            Scritta da: Michele Pernozzoli
            in Poesie (Poesie personali)
            BUON COMPLEANNO:
            DONNA PATRIZIA!

            Un anniversario di grande importanza
            Un giorno che porta una lieta scadenza
            Un numero sacro a una dea: la Fortuna
            Il tredici luglio la data è vicina.

            Son dodici lustri, con gloria vissuti,
            Che il tredici luglio saran festeggiati,
            Del pieno successo a coronamento:
            Sessanta son gli anni, glorioso l’evento.

            Da vera regina, la diva Patrizia
            Il frutto raccoglie di tanta perizia
            Che stima ed onore le han procurato
            Da parte di ogni governo assennato.

            La mia ammirazione e il profondo rispetto
            Esalti di questa giornata l’effetto:
            Che Donna Patrizia continui sicura
            Tra grandi successi la vita futura.
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              Scritta da: Michele Pernozzoli
              in Poesie (Poesie personali)
              BALLATELLA AUGURALE
              In onore di MADONNA PATRIZIA
              13 luglio 2000

              Il tredici luglio, accade ogni anno
              Ritorna una festa di compleanno
              A questa scadenza ognuno s’affretti
              È il genetliaco di Donna Bitetti

              Da stirpe Patrizia, Patrizia Munzi,
              Nasceva dei lampi di guerra agli annunzi
              Ma intanto la splendida luna caprese
              Illuminava di ricche sorprese
              Le candide forme di prima puerizia,
              Di cui fu dotata la bella Patrizia

              Ed ora, ch’è donna di scettro e comando
              E di successi che danno vanto,
              possa godere d’ogni fortuna:
              Questo è l’augurio che a Lei ci accomuna.
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                Scritta da: Michele Pernozzoli
                in Poesie (Poesie personali)
                Buon Compleanno!
                13 luglio 2004

                Patrizia…. ricordi?
                Abbiamo brindato
                Nel caldo di un luglio
                Davvero infuocato

                Un anno è trascorso
                Da quella serata
                Che con entusiasmo
                Ti fu dedicata

                Ondeggia lucente sul mio caminetto
                Un vaso prezioso a ricordo perfetto
                Delle ore felici passate in salotto
                Tra un calice fresco e un gambero ghiotto

                Ormai ci separa una lunga distanza
                Ma vince il pensiero su la lontananza
                E ancora il mio verso
                Ti pensa e s’appresta
                A farti gli auguri per questa tua festa
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                  Scritta da: Michele Pernozzoli
                  in Poesie (Poesie personali)
                  CABALA VINCENTE
                  Compleanno di Patrizia
                  13 luglio 2003

                  Di Patrizia è il compleanno
                  Che vogliamo festeggiare
                  E per farlo piú apprezzare
                  Calcoliamo anno per anno

                  L’amatissima Patrizia
                  Ci fa perdere la testa:
                  Io sto proprio dando i numeri
                  Or che arriva la sua festa

                  1, 9, 4, 2: questo fu l’anno fatale.
                  Un, tre (13); 7: il giorno e il mese,
                  Quando avvenne il dí natale

                  Solo l’ora resta incerta,
                  Ma sul giorno non mi sbaglio,
                  Fu di lunedì l’evento
                  E non prendo alcun abbaglio.

                  Ed i giorni, oh mirabilia,
                  Son piú di 22 mila.
                  Se vuoi il numero preciso,
                  Che alla cifra ti appropinqui,
                  Prova a leggere deciso:
                  2, poi 6, e infine 5 (22. 265).

                  Vuoi saper le settimane?
                  T’accontento, è presto detto:
                  3 poi 1, 7 e 2
                  Ed il calcolo è perfetto (3. 172).

                  Tutto questo accanimento
                  Sulla numerologia
                  Porta al riconoscimento
                  Della bella astrologia
                  Di Patrizia:

                  Sono cifre fortunate
                  Perché a lei sono legate.

                  Non ci serve dunque il lotto
                  Non ci serve la roulette
                  La schedina di Patrizia
                  È per tutti una dovizia.

                  Per poterla festeggiare
                  Non ci resta che brindare
                  Augurandole contenti
                  Infiniti dí vincenti.
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                    Scritta da: Michele Pernozzoli
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Acrostico di Patrizia

                    Per quelli che hanno un cuore
                    Bitetti ispira amore
                    Augusta nelle mansioni
                    Cortese e ferma nelle decisioni
                    Indefettibile nel suo comando
                    Tenace e provvida … governando
                    Tutti riuniti per i commiati
                    Inconsciamente disorientati
                    Restiamo infine trasecolati
                    E nonostante la riluttanza
                    Impegni incombono di grande importanza
                    Patrizia affronta la traversata
                    Trinacria infatti l’ha reclamata
                    Zagare bianche e fior di gelsomino
                    Ti allieteranno lungo il cammino
                    Evocando tra brezze profumate
                    Intensi momenti di mille giornate
                    Intanto noi tutti che sí ti apprezziamo
                    A Donna Patrizia commossi brindiamo!
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