Scritta da: Orazio Minnella
in Poesie (Poesie personali)
Mi sono svegliato talmente presto
che ho bussato alla porta del sole
per farlo alzare.
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Mi sono svegliato talmente presto
che ho bussato alla porta del sole
per farlo alzare.
Libero il mio pensiero
simile al volo di un gabbiano,
scandaglia il cielo e stende le sue ali al futuro.
Denudata la mia essenza al mare,
tra emozioni velate,
rivelo ad esso poesie con rime sospese,
sogni defraudati che ho stretto al petto
umiliati da speranze distorte
E dalla profonda remota notte,
nella dolce carezza della brezza
al centro della mia anima,
nella pienezza del mio essere
il respiro calmo dell'alba di un nuovo giorno.
Stringo nella mia mano
cuori che con il loro battito
mi fanno sentire viva, sono
cuori a me cari, cuori che
hanno illuminato i giorni
della mia vita, le loro voci
prendono forma, mentre i miei
ricordi ritornano nitidi.
La mia mano appoggiata delicatamente
su l'erba e foglie ingiallite stringe ad uno ad uno
quei cuori mentre una lacrima scende piano, piano
silenziosa sul mio volto. Oh... cuori a me cari che non
siete più qui con me, non fate più parte della vita, siete
leggeri come ali di farfalla. Oh... cuori vi ho chiamati in questo
giorno di sole su ad un prato verde mentre la mia mente saliva
sempre più su, in alto nel cielo, ora siete qui nella mia mano
cuori piccoli cuori, vi accarezzo ad uno ad uno, vi lascio il bacio
della vita.
Nudo
Gucci
crudo
Sushi
Illudo lussi
Serate torride
Camel morbide
ribalto le orbite
sono ospite
in queste ore torbide
se dentro dormono
dentro c'ho un organo
tiro su i pensieri con l'argano
neorealista come la Mangano
esprimo il dissenso per me stesso
da un eccesso al resto
da un processo al testo
che se sapessi quanto è spesso
eviterei di rendere tutto più complesso
colo
mascara
scolo
Niagara.
Oh mia amata terra
quanto ti adoro!
Sei unica, sei il mio dio.
Madre terra,
tanti benefici mi hai regalato,
ho avuto in cambio
una fortuna imponente.
Madre terra,
tanti bei campi possiedi,
li scuto tutti
come se stessi leggendo,
contemplo tutto felicemente.
Madre terra,
sono andato in vari posti,
ma nessuno mi ha mai colmato
come riesci a colmarmi tu.
Ho viaggiato dentro di te,
grazie alla forza del vento
che mi sospingeva
e ristorava la mia mente.
Quanto amo guardare l'aurora!
Quanto amo guardare il tramonto!
Quando dà il cambio alle stelle.
Null'altro potrà mai colmare di gioia
il mio cuore, solo la mia terra.
Sono in un mondo diverso,
i giorni volavano via
speditamente.
Non sono ancora morto,
continuerò in eterno
a vivere nella mia terra
che mi ha regalato tante avventure,
tanti dolori e tanta felicità,
mi ha donato un'altra vita.
Quando morirò,
nuovamente rinascerò
nella mia amata terra.
Quella notte,
forse quella maledetta notte
avrei potuto salvarti,
ma non ce l'ho fatta.
Colpa del sonno o dei sogni,
colpa della pigrizia
o della mente che a volte non ragiona.
Chissà chi ti ha uccisa,
chissà come sei morta,
può darsi che sia stato
un cane randagio
o la tua infausta malattia.
Hai sofferto e a volte hai gioito,
ti abbiamo amata come una figlia,
eri ammaliante.
I tuoi amici erano sempre al tuo fianco
e dividevano con te ogni bocconcino,
contemplarvi era una cosa indescrivibile.
Quel giorno il cielo era nero,
le nuvole coprivano le stelle e la luna,
ma una stella forse avrebbe potuto avvisarmi
del tragico evento che stava per accadere.
I ricordi, rimangono i ricordi,
non ti scorderò mai,
nemmeno tra mille anni,
la mia anima incontrerà la tua,
a presto piccolina mia.
Spensierato è il sole splendente,
è sempre attaccato al cielo posato
col suo sguardo felice e ardente,
ammira da lassù, incantato.
Immoto regna di mattina,
ci saluta con i suoi raggi,
scioglie la fredda brina
e sostenta tutti i paesaggi.
Lo ringraziano persino i fiori,
loro sono veri e unici amici,
loro sembrano mirabili cori
e dicono al sole che non ha nemici.
Quel volto così rotondo
è saturo di puro godimento,
danzano in quel girotondo
i volatili e il loro gradimento.
Sole, che ci realizzi nel lavoro,
nella magnificenza e nell'amore,
sei la stella più bella di colore oro,
colmi di gaiezza il nostro cuore.
Con gli occhi ti vezzeggerò in eterno,
contemplerò l'effigie del tuo viso,
sarai per sempre nel nostro interno,
per tutti noi sei il miglior paradiso.
Vorrei essere un gatto,
per correre libero senza pensieri,
per suscitare gaiezza
a chi mi contempla
grazie all'inestimabile tenerezza,
per amare i miei padroni
senza farglielo notare.
Vorrei essere un gatto,
per sfrecciare nei campi
come se stessi volando,
per non avere bisogno di vizi
e per avere la pelle colorata.
Un gatto non vive a lungo,
perché a lui conta essere libero,
e la libertà è ciò che serve
per vivere spensieratamente.
Come farei a sapere
che cosa è scritto
nel grande libro della vita
senza averlo mai aperto?
Chi non è mai stato
da molte persone castigato
non sa che vuol dire
essere rifiutato dagli altri,
o non essere uno di loro,
come scarto dei privilegiati,
con minime speranze,
come un fiore calpestato.
Chi odio nutre marcire fa il cuore
e la vita sa di godere
opprimendo sfortunati innocenti
che un po' di respiro chiedono.
Salve pallida luna,
compagna e amica
delle mie notti insonni.
Sei tu triste come me?
Tu vegli il Mondo di notte
come io veglio
il mio patire.
Come è diversa la gente,
chi sta bene di giorno
riposa bene la notte,
mentre chi soffre il dì
la notte non riposa.
Non c'è intervallo
né consolazione
nel mio soffrire che
fuggirei volentieri
se solo potessi.