Poesie personali


Scritta da: Roberto Di Nardo
in Poesie (Poesie personali)
Amore.
Cercato e perduto,
favole sfiorate,
strade abbandonate.
Sentito e vissuto.

Esistere,
costretti alle emozioni,
legati a sensazioni,
difetti da studiare,
virtù da incatenare.

Giudizio.
Sguardi riflessi alla mente,
specchi confusi alla gente,
dentro di nudo cucito,
stesso diverso vestito.

Vorrei...
Due ali, e nient'altro dal mondo,
per spingermi forte a volare
lontano, il più oscuro profondo,
potermi fermare a guardare.
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    Scritta da: Roberto Di Nardo
    in Poesie (Poesie personali)

    Dormi, piccolo fiore

    Hai parole per dire che il sangue,
    non è solo di dove sei nato,
    che le patrie a cui devi rispetto,
    non han padri di un solo colore,
    perché storia è tantissimo tempo,
    e a memoria non puoi ricordare,
    perché terra è potuta esser vista,
    fin dai primi occhi aperti a guardare.

    Poi d'un tratto ti senti a mancare
    d'altro pezzo che avevi nel cuore,
    e i discorsi, e le testimonianze,
    perdon ogni sapore di senso.
    Perché in fondo poi quello che importa
    sono gli occhi guardarti felici,
    son parole di madri che incontri
    fino a quando continui la vita.

    Sai, c'è un piccolo fiore cresciuto
    dei cui semi ti sei innamorato
    nel suo campo ti ha sempre ospitato
    e famiglia ti ha considerato.
    Lo sapevi, sarebbe appassito
    liberando ogni petalo al vento
    ne hai raccolto una goccia, un frammento,
    seppur vuoto ti resterà in petto.

    Dormi adesso che vita è passata
    tra cent'anni in un solo ricordo,
    dormi come si dorme nei sogni
    quando in mezzo a chi ami ritorni.
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      Scritta da: Roberto Di Nardo
      in Poesie (Poesie personali)

      Tra le mie braccia

      Sei morta tra le mie braccia, speranza.
      Ti ho vista per l'ultima volta felice, abbracciarti all'amore.
      Ti ho persa nel sangue per strada.
      Avvolta malata in coperta sudario.
      Tra lacrime e baci ormai senza respiro.
      Sei morta.

      Quando hai scritto, lasciato nel petto del tuo testamento.
      E del tempo hai mostrato ogni limite considerato.
      Era un giorno che aveva nel cuore ogni sogno incarnato.
      Dei tuoi passi è rimasto il miraggio.
      Fra i tuoi passi è caduto il coraggio.

      Eri tra le mie braccia,
      e sei morta, per l'ultima volta.
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        Scritta da: Martina Boselli
        in Poesie (Poesie personali)
        Aveva gli occhi pieni
        Di delusioni
        Di bugie
        Di promesse sprecate

        Aveva gli occhi di chi
        Ha versato
        Lacrime amare
        Per troppo tempo
        E le aveva terminate tutte

        Aveva gli occhi di chi
        Non riusciva
        Più a fidarsi
        A trovare un motivo
        Per poter andare avanti
        Eppure
        Con quegli stessi occhi
        Sapeva guardare l'immenso
        E sapeva crederci fino in fondo

        Aveva gli occhi di chi
        Ha finito tutte le lacrime
        E si lasciava allagare dentro
        In silenzio
        Senza far rumore
        Senza dar fastidio
        Eppure
        Sapeva regalare nuovi orizzonti
        Nuovi porti sicuri
        Nuovi tramonti
        A chi le si avvicinava

        Aveva gli occhi di chi
        Ha guardato a lungo
        Un posto dal quale qualcuno
        Avrebbe dovuto far ritorno
        Ma non è tornato

        Aveva gli occhi di chi
        Attendeva disperatamente amore
        E amore non ha mai ricevuto

        Aveva gli occhi persi
        Di chi credeva in qualcosa
        E così me ne innamorai perdutamente.
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          Scritta da: criscri
          in Poesie (Poesie personali)

          Di virginal manto

          Di virginal manto diadema a me si porge
          soave qual sol ch'ancor acerbo sorge
          tra ali di supremi porticati e alberatura fiera
          il santuario ch'alla devozion esorta sincera.
          parmense conca che di beltà comprime 'l fiato
          se' tu maestosa chiesa di Fontanellato
          e meni in candor e spirito celestiale
          l'alma fin verso la rocca di san Vitale.
          di parmigian dimora e succulento culatello
          di borghi se' regina ch'il guardo schiude al bello.
          lieve s'adagia pur se d'austerità severa
          su te 'l fresco vestito della sera
          in cui Maria troneggia protettrice sanza fine
          di quest'esister che tra fior viaggia e spine.
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