Scritta da: Daniele Licciardo
in Poesie (Poesie generazionali)
Ma perché,
non riesco più a pensar altro...
ma da quanto,
mi sento così diverso...
ma come,
posso tener l'anima mia in pace...
... eppure non è male tutto ciò.
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Ma perché,
non riesco più a pensar altro...
ma da quanto,
mi sento così diverso...
ma come,
posso tener l'anima mia in pace...
... eppure non è male tutto ciò.
Essere soli non è bello,
la solitudine è uno dei mali meno sopportabili:
sentiamo come un vuoto dentro di noi,
e diventiamo tristi quando le persone che amiamo
non sono con noi.
La vicinanza di una persona amata
rallegra il nostro viso,
fa brillare i nostri occhi:
le sue preoccupazioni ci rendono
premurosi è disponibili;
la sua allegria diventa la nostra allegria.
Quando qualcuno si interessa a noi
e ci prende sul serio,
il mondo diventa più bello,
il sorriso fa risplendere il nostro volto:
e faremmo chissà che cosa per non deludere le sue aspettative.
È come se una fiamma si accendesse nel nostro cuore:
con questa fiamma vorremmo come incendiare il mondo
per riempirlo d'amore.
Senza l'amore nel mondo ci sono:
guerre, armi, fame, morte e miseria.
L'amore è il pilastro che non lascia
sprofondare il mondo,
è una forza immensa che può muovere l'universo.
L'amore è come il fiore di primavera
appena sbocciato:
è delicato, fresco, fragile è giovane.
E ci pare di sciuparlo
se dalla nostra bocca esce una parola
poco rispettosa,
se con un nostro atteggiamento compiamo
uno sgarbo...
anche se non voluto.
Ma il nostro amore fragile e delicato:
al tempo stesso è forte e prepotente
dentro di noi,
è come l'elettricità che muove i macchinari e illumina le città.
E come un telefax che trasmette i messaggi
alla velocità della luce arrivando a colpire
dove tu non immagini: cioè al cuore.
Non è però difficile rendersi conto
che questa immensa potenza
che è l'amore
e messa in un cuore troppo debole,
è affidata a mani troppo insicure
perché possa
esserci grande fermezza.
Sappiamo di possedere poche garanzie dentro di noi,
le quali non servono a dare stabilità
al nostro amore;
Amare è anche un grosso rischio...
Ma questo è un rischio che tutti noi corriamo volentieri.
Perché noi dell'amore non potremo farne a meno, altrimenti non potremo vivere
e ci troveremo... soli.
Diventeremo come una foglia verde
caduta anzitempo sul freddo terreno
di un mondo senza amore,
destinata, ad accartocciarsi ben presto,
su se stessa, priva di vita.
Il nostro amore è come un fuoco che riscalda
e brucia:
può anche provocare incendi
e perciò... distruggere.
Il nostro amore porta l'acqua che disseta
e fa rifiorire la vita,
ma può anche essere come un fiume in piena
che travolge e rovina la nostra esistenza,
ed è quella delle persone che pensiamo
d'amare maggiormente.
Sappiamo, però che tutto questo capita
quando il nostro amore si trasforma
da dono in possesso egoistico,
quando da generosa e gratuita disponibilità
si trasforma in arroganza e in prepotenza,
quando, in una parola cessa di essere un amore vero.
In realtà dovremo amare
con la pienezza dei nostri sentimenti,
con l'energia del nostro corpo,
con l'impegno della nostra libertà.
Il nostro amore deve essere:
come una sorgente di acqua fresca
che disseta noi e il mondo intero.
Penso...
a chi vive in una stanza.
Costretto lì per la vita,
Capacitandosi pure di esistere.
Penso...
a chi vive e basta,
Nella libertà di una vita,
Non capacitandosi di nulla!
Penso...
Che entrambi vivono,
Per il tempo di una vita,
In una stanza che le dà lo stesso senso.
Questa poesia è stata scritta da una ragazzina molto timida tanti anni fa... in realtà la mia prima poesia. Ve la propongo per avere il vostro pensiero... sono trascorsi tanti anni, ma io dentro mi sento ancora così!
Non l'ha mai vista nessuno,
nessuno si è accorto d'averla vicino.
Lei è pulita, non si trucca, non fuma,
non esce la sera in cerca di fortuna.
Ma ha un desiderio nel suo cuore
che spera di riempir presto d'amore.
È timida e poi rossa diventa
se qualcuno le dice: sei stupenda!
Ma sa bene che anche per lei
arriverà quel giorno, non tarderà ormai.
Così sogna con la mente e col cuore
a quel suo grande giovane amore.
Sogna un ragazzo dolce e carino,
e a un tratto arrossisce un pochino
pensando a quando riceverà il primo fiore
perché scoprirà finalmente l'amore!
Viaggio d'estate, viaggio d'inverno Viaggio nel cuore.
Nella profondità dei nostri occhi si cela l'intensità del nostro amore
Due cuori all'unisono verso un unica meta
Dalla mezza alle quattro sei il mio unico sorriso
Quando spunti dal bianco è tutta una gioia per me.
Nasce dal cuore, la voce dell'amore che scandisce i minuti le ore gli attimi della nostra storia infinita
Ci amiamo.
Porta nel tuo cuore
un sorriso
Porta nel tuo cuore
un raggio di sole
Conserva nel tuo cuore
la speranza
Conserva nel tuo cuore
l'amore
Rivivi nel sogno
la passione
Rivivi nel sogno
le dolci carezze
Apri gli occhi
al nuovo giorno
Fatti baciare dall'olezzo
del mattino
Inebriati al profumo
della primavera
Corri nel bosco a piedi nudi
bagnato di rugiada
Ascolta il dolce cinguettio
degli uccelli
Libera la mente
dai desideri nascosti
Donati a colui che da te
attinge la gioia di vivere.
Se chiudo gli occhi
e cerco di immaginare un grande affetto,
vedo te...
tu che mi sorridi
e che con i tuoi occhi trasparenti
mi privi di altri pensieri...
in questo momento mi sfuggono leggere
le tre dolcissime parole ti voglio bene!
Io stamattina volevo dirti che tu sei bella, bellissima, e il tuo pensiero mi riempie di te.
La tua bellezza mi inonda partendo dalla punta delle dita dei piedi attraversando tutto il mio corpo arrivando fin sopra la punta dei capelli,
anche di quelli che non ho,
mi entra dentro nel cervello, facendomi impazzire di gioia;
poi fuoriesce da esso e muore dolcemente sulla bocca.
La tua bellezza muore sulla mia bocca
ed ha il tuo nome.
Ed io rimango lì...
inebetito...
con la tua bellezza sulle mie labbra umide...
con la punta della lingua le accarezzo,
accarezzo la tua bellezza,
sento il suo sapore,
sono felice
e sento dentro me un cuore che batte forte.
Quei battiti son tutti tuoi, e in quei momenti non sai quante volte ho pensato di correr da te per vederti e abbracciarti e baciarti dolcemente.
Magari solo per cinque minuti.
E poi tornar qui, in mezzo agli agresti, a respirar puzza di merda e continuare la vita di tutti i giorni lasciandosi scivolar via i repentini svalvolamenti di un cervello leso dall'alcol e dalle droghe leggere.
Questa mattina, guardavo in alto il cielo azzurro e mi chiedevo
quanto è alto il cielo,
posso afferrare le nuvole?
Provavo a spiegarmelo, continuavo, ma non riuscivo.
Sapevo che per quanto salissi in alto
non lo avrei toccato mai.
Come dare un valore all'immenso?
Noi due in automobile, spesso tu ti voltavi... mi guardavi
e con gli occhi pieni di ansia e di tristezza mi hai chiesto:
Mi Vuoi Ancora Bene?
Rimanevo in silenzio... chiudevo gli occhi
e guardavo le tue labbra ancora
tremanti per il dubbio.
Non avevo parole... ma avevo la risposta.
Eri come un bimbo che rivede la madre
temendo che l'avesse abbandonato per sempre.
D'improvviso il tuo viso si è colorato di un sorriso,... grande
ed io intrecciando le nostre mani ti ho risposto.
Ho capito finalmente quanto è alto il cielo, l'ho appena toccato con la mia mano!
Ti dedico un volo
quello che è già aperto...
e quello che vorrei fare...
e quello non di un migratore, senza la ricerca della
giusta stagione.
Ti dedico un volo
senza un fisso orizzonte, ma mille e oltre
orizzonti... e terre per riposare...
ti dedico un volo, quello di ali libere
ovunque nella loro
sincronia.