Poesie che hanno partecipato al concorso #IORESTOACASAeSCRIVO

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Scritta da: Sara Zanon
Sono saltata dentro la tua musica, volevo fare esperienza di te, svolazzando tra i tuoi occhi liquidi.
Ho viaggiato profondamente, giocando fuori casa, correggendo la tua ansia, mentre ti dipingevi le ciglia davanti ad uno specchio
L'abitudine come un veleno ha agito sui nostri affrettati sentieri, mescolandosi al piacere.
Tu mi hai detto "non aspettarmi", perché non sarà mai il nostro tempo opportuno.
Hai carbonizzato i miei sogni in un secondo.
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    Scritta da: var

    Manifesto del nel frattempo

    Dall'armonia nella vita,
    all'armonia dell'arte
    per l'armonia nella vita...
    educarcisi.
    Educarcisi il pensiero.
    Educarcisi la scrittura.
    Attraversare la notte e giungere al mattino
    più lucidi con i tesori della notte.
    Dallo sbaglio da cui nasco sempre
    da quel buco che adesso mi permette di respirare
    io sono ancora qui
    a parlare
    come volete voi
    e
    come fa bene a me.
    Spiga serena dal vento violata
    spiga serena dal vento ospitata
    ad ondeggiare come m'insegna lui
    a morbidare come m'invoglia l'aria.
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      Scritta da: var

      La tartaruga

      Sono nata con una corazza
      sono nata lenta
      ma dicono sia pigra.
      Mi spaccò i guscio
      un'onda vibratica
      scalfì il mio carapace
      seguì la luna
      fuggì da quelle onde
      e lenta lenta
      trainai il mio corpo
      legato
      un fascio oscuro
      alle mie membra.
      Ma vivrò a lungo
      vivrò oltre cent'anni
      ho riparato il mio guscio
      con la creta.
      Mai mi vedrete
      nuda e agonizzante
      con terra e acqua
      ricostruirò la mia dimora.
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        Scritta da: Maria Romano

        Maschere bianche

        Torniamo ad amarci in un modo diverso
        senza baci, senza abbracci, senza sorrisi
        un amore limitato
        un amore diverso
        un amore mascherato
        che ha paura di fidarsi del solo sguardo
        ma, tentato nel concedersi, finisce per abbandonarsi...
        mostrando la più intima fragilità
        di un emozione rubata.
        Composta venerdì 10 aprile 2020
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          Scritta da: Isasunshine89

          Un pomeriggio di primavera

          In un pomeriggio di primavera tutto si risveglia.

          Ispira libertà.

          Sentire il calore del sole sulla pelle è come poter scegliere cosa fare o dove andare.

          In questo periodo però siamo solo osservatori.

          Ma la primavera arriva sempre,
          nonostante il freddo inverno e il gelo,
          e anche la nostra libertà tornerà.

          E quando usciremo saremo ancora più vogliosi di vivere.

          Apprezzeremo meglio ciò che abbiamo e non scorderemo mai che la libertà è da sempre un dono stupendo. Rinasceremo. Più forti.
          Composta sabato 11 aprile 2020
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            Scritta da: Fernando Sparnacci

            Positiva azione

            Anche se redivivo, positivo.
            Anche se rinchiuso, non per molto,
            vincente, contro un male d'epoca
            che presto verrà distolto, annientato,
            non dalla memoria, ma speriamo da questo mondo.
            Si può risalire la china, risalire questa malefica ondata.
            La partita non è conclusa, non è finita.
            Ci sarà un secondo tempo, per rifiorire
            con nuova vita.
            Possiamo risorgere, anche oggi,
            patendo, leggendo, resistendo,
            sperando e
            così vincendo,
            come dopo quindici round contro un pugile,
            che sì, invincibile, stendo.
            Composta sabato 11 aprile 2020
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              Scritta da: Fernando Sparnacci

              Nascere nuovamente

              Rinascere non vuol dire ripetere
              tutto ciò che prima c'è stato.
              Un duro colpo fu assestato,
              ma non si molla e si continua a sostenere
              ogni feroce battaglia, ogni avvisaglia vitale.
              Siamo uomini e donne con ferite, adesso;
              presto, diverranno cicatrici e onorificenze
              che non potremo dimenticare presto.
              Come germogli di questo presente
              riduciamo le distanze esistenziali,
              e puntiamo al ben comune, oltre le varie sfortune.
              E gli abbracci e i sorrisi futuri
              siano per noi tutti i prossimi nascituri.
              Composta sabato 11 aprile 2020
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